Eh già! domani ci sarò anch'io su Yanez, il nuovo inserto satirico di Pubblico il giornale di Luca Telese.

"Ogni lunedì imperversiamo ogni settimana dentro Pubblico, e per ben otto pagine, chiamandoci Yanez, non solo per eroi.

Siamo inserto di satira, di stranezza, di documentazione della stranezza e non tentiamo la rincorsa del sublime, perché quello appartiene a Scajola e alle sue case a sua insaputa.
Oggi come ieri. Noi siamo sulle tracce del non eroe che possiamo declinare come ci va: la satira come pare a noi, fatta da chi pare a noi e perché pare a noi.
Non veneriamo maestri della satira e un po’ sghignazziamo di quelli che si dichiarano tali e che lo fanno scrivere sui biglietti da visita, per farlo capi’ anche a chi non se n’era accorto.
Noi veneriamo l’umanità, quella sana. Perché quando un giorno ti trovi a vedere un tizio che porta a passeggio il figlioletto e che di fronte a una macchina che gli inchioda a un centimetro, prende il bambino, lo solleva per un braccio e dice “lo vedi, questo? Se non era mio, te lo tiravo!” ecco, quando vedi questo, capisci che il genio è in circolazione, è dappertutto.
E qui parte lo spottone, perché il lunedì che si fa? Ci sono i postumi della domenica, i prodromi della settimana. C’è il disorientamento per una parola come prodromi. Al massimo, a Pasqua, c’è il lunedì dell’Angelo, per gli amanti del settore. Ma per il resto, se no, che si fa di lunedì oltre a cercare parcheggio? E allora noi saremo lì, di lunedì, in edicola.

Al centro di Pubblico ma dopo lo sport che oltre a rivestire un ruolo importante, in questo Paese, rivestirà anche noi. Il calembour è ignobile ma ci piaceva chiudere in bruttezza. L’avevamo detto, no? che non siamo sempre eroi."

Roberto Corradi