sabato 31 marzo 2012

Skortesien




venerdì 30 marzo 2012

Thacthermont



sabato 24 marzo 2012

Lady di palle



venerdì 23 marzo 2012

Pausa





grazie roma 2012

dimmi che è chi è
che me fa campà sta vita
così pièna de probblèmi
ci ha imbromutati tutti quanti
nun ruisciamo più andà avanti
abbiam perso la fiducia
nella forza della gente
forse han perso l'anima
e non senton l'ingiustizia
di tornare a lavorare
anche senza le tutele
che ci eravamo conquistate
e se qualcuno dice povero
viene subito additato
come gufo o menagramo
che cerca sol di portar sfiga
nella nostra bellla vita
nun me manca proprio niènte
lavoro ho un mutuo fin che campo
nun me manca proprio niènte
ho la tv via cavo e flat internet a contratto
e se mi mancan dei canali
per connettermi col mondo
compro anche la parabola
la punto dritta sul satellite
che quando poi verrà spostato
dalla pioggia di meteore
andrò sicuro in paranoia
senza aver niente da bedere
non so neanche più scopare
faccio solo sesso orale
e mi aiuto col ditale
quando non ho meglio da fare
tipo guardare la tv
e connettermi alla rete
dalla macchina o l'ufficio
son connesso con un mondo
a cui non frega più di me
e nemmeno a me di te
mi connetto con il mondo
per sfuggire alla realtà
che mi trovo proprio qua
e m'immagino di stare
come fosse carnevale
in un ballo mascherato
dove tutti sembran belli
ricchi santi e intelligenti
mentre invece sono qua
che traviso la realtà
imbottendomi di fanta
fanta calcio e fantascienza
qundo penso a quel che ero
quel che eri e quel che era
tutto il resto della gente
quando era intelligente
eravamo intellligenti
guardavamo dritto gli occhi
ogni politico corrotto
e provavamo di proporre
almen di stare a casa
e arrestar la produzione
in quelle parti di nazione
dove ancora brandivamo
la bandiera del lavoro
così piena dei diritti
che ci avete ormai rubato
e avevamo anche lottato
per opporci allo schiavismo
come ai tempi di radici
le nostre genti lavoravan
trascinando una catena
senza prendere il salario
oggi di catene non ne abbiamo
ma comunque ci troviamo
nella stessa situazione
di mantenere una nazione
che non ricambia in nessun modo
tutto quello che facciamo
e allora io sono 10 anni
dic a tutt solo 'na còsa
la mattina state a letto
anzichè andare a lavorare
e rischiare di ammazzare
il collega più imbranato
non si è accorto stato
di sicurezza degli impianti
che si muore lavorando
e ci tolgono anche l'inail
cosicchè se ti fai male
sono solo cazzi tuoi
se non sei assicurato
finirai dentro a un fossato
senza neanche il funerale
costa troppo e il nostro stato
ormai è dentro a quel fossato
morto senza un funerale
e "senza tocco di campa
a a a a ani
.... .... .... ..... ..... ..... .... ..... .....
cunzatimi cunzatimi lu me lettoca di li vermi su manciatu tuttusi nun lu scuntu cca lume peccatulu scuntu allautra vita a chiantu ruttu"*


yo!!!

*da vitti na crozza

Christian Rizzi

Invito a cena con segretario




giovedì 22 marzo 2012

mercoledì 21 marzo 2012

La firma



martedì 20 marzo 2012

L'arRAIffone



lunedì 19 marzo 2012

domenica 18 marzo 2012

Concorso umoristico Palatifini Cartoons 2012

Opera dal titolo "autoritratto" selezionata dalla giuria tra le cento opere che sono entrate a far parte della mostra e del catalogo "Palatifini" per la SEZIONE PALATIFINI
Il concorso ha ricevuto complessivamente 300 opere, presentate da 168 autori provenienti da 49 diversi paesi del mondo. La giuria ne ha selezionato 100 e tra queste i 10 finalisti, con menzione della giuria.

LA PREMIAZIONE. Sono risultati vincitori Constantin Sunnerberg (Belgio) e Vladimir Kazanevsky (Ucraina). La premiazione si è tenuta ieri sabato 17 marzo, nel Salone del Maggior Consiglio, a margine della finalissima del Campionato Mondiale di Pesto.

L'ultimo triumvirato



venerdì 16 marzo 2012

L'età del bronzo



Senza fine








giovedì 15 marzo 2012

Sadolavoro




mercoledì 14 marzo 2012

Scolaro modello




lunedì 12 marzo 2012

Stragism

sta gente

sta gente che va in guerra
per prendere dei soldi
non sa niente della vita
spero solo nella morte
di tutti quei soldati
che senza lavorare
si rifugian nell'esercito
per pararsi il culo
dalla crisi planetaria
spero prendan la malaria
tifo peste tbc
la lebbra dio cane!
e i loro figli nascan morti
perchè a ammazzar la gente
che non ti ha fatto niente
ci vuol solo un deficente
che spero muoia da fetente

Christian Rizzi


domenica 11 marzo 2012

sabato 10 marzo 2012

venerdì 9 marzo 2012

The Cameronblitz




Ottomarzo



giovedì 8 marzo 2012

mercoledì 7 marzo 2012

Il Bustarellone





martedì 6 marzo 2012

Birre tempestose




E' LA STANGATA di marzo.
Nelle buste paga di questo mese si dovrà pagare il conguaglio dell'aumento delle addizionali regionali Irpef 2011 (deciso retroattivamente dal governo Monti a dicembre dello scorso anno) e l'acconto del 30 per cento delle addizionali comunali Irpef, sbloccate dal Berlusconi-Tremonti nell'estate scorsa. Grazie al semaforo verde già 300 Municipi hanno approvato gli aumenti, tra cui sette capoluoghi di provincia. La stangata regionale viene valutata dalla Uil servizio politiche territoriali in un aggravio che porterà la famiglia media a pagare fino a 371 euro, mentre per quella comunale si prevede un passaggio nel 2012 dai 129 ai 177 euro medi pro-capite...(fonte la Repubblica)

lunedì 5 marzo 2012

Puttinate...








domenica 4 marzo 2012

CEInsura

4 marzo 43 nacque così: parla Paola Pallottino, l'autrice del testo
Intervista esclusiva: i retroscena del sodalizio con Dalla, che produsse altre canzoni famose.
Janna Carioli
Paola Pallottino, autrice del testo della canzone “4 marzo 1943”, la più famosa - forse - tra le tante canzoni di Dalla, si affaccia alla porta del suo studio in via Capo di Lucca a Bologna, con l’ennesima sigaretta autoprodotta in mano.
Mi introduce attraverso un labirinto di librerie alte fino al soffitto e sposta una pila di riviste da una sedia. Qui mi siedo per intervistarla.
Paola è la più importante esperta italiana di storia dell’illustrazione e tutto attorno a noi parla di questo mestiere.
Ma oggi sono venuta per farmi raccontare com’è nata la canzone scritta da lei e musicata da Lucio Dalla (insieme in una rara foto d'epoca).



“Parliamo di Gesubambino, vero?”- chiede.
“Mi raccomando, va scritto tutto attaccato. Cosa vuoi sapere?”.


Come ti è venuto in mente di contattare Lucio Dalla per proporgli testi di canzoni.
Ero appena tornata da due anni di permanenza in Tunisia. Lì avevo scoperto i cantautori francesi e sempre lì, avevo ascoltato per la prima volta “Carlo Martello”, cantata da De André. Poi, mi erano capitati fra le mani anche i Dischi del sole e ho pensato che forse anche in Italia si poteva cominciare a scrivere qualcosa di diverso da Papaveri e Papere! E così buttai giù qualche testo. Quando poi mi trasferii a Bologna, degli amici comuni mi dissero di contattare Dalla per proporgli qualcosa. Gli telefonai e lui, senza tante cerimonie, accettò di incontrarmi.

Ma l’idea di 4 marzo 1943 com’è nata?
Chiacchierando confrontavamo le esperienze opposte della nostra infanzia: lui con un padre assente, perché era morto quando aveva 7 anni e io con un padre presentissimo, amato, ma anche molto ingombrante (ndr: il padre di Paola, Massimo Pallottino, era un famosissimo etruscologo).
La canzone doveva parlare di padri… in realtà finì col parlare della madre! Il titolo “Gesubambino” che avevo scelto, fu cassato e fu scelto il più neutro “4 marzo 1943”, data di nascita di Lucio.

Dalla nelle sue interviste racconta che l’avete fatta alle Tremiti.
Beh, questa è una delle leggende metropolitane che raccontava Lucio - ride- in realtà la canzone è nata molto più comodamente a Bologna.
È vero, invece, che lui ha composto la musica praticamente di getto, con quella geniale introduzione di violino popolare.
Oltretutto non era facile perché, al contrario di quanto succede normalmente con una canzone: prima viene la musica poi le parole, io sono stata viziata da Lucio, che componeva la musica sui testi miei.
Fra l’altro io scrivevo in metrica, dunque la melodia doveva proprio essere “giusta”!
Ma Lucio, oltre che geniale, è sempre stato correttissimo: non ha mai cambiato nemmeno una virgola.
C’è anche da dire che le canzoni gliele scrivevo “su misura”: anche certi giochi di parole sui quali sapevo che avrebbe potuto sbizzarrirsi con i suoi svisi vocali. A Sanremo è stato un successo… Sì, anche se vorrei ricordare che non siamo arrivati primi (vinse “Il cuore è uno zingaro”, cantata da Nada).
Arrivammo solo terzi, ma sì, è vero, 4 marzo 1943 fu la vera rivelazione del festival.
Io per il testo fui addirittura premiata, con un sacchetto di monete d’oro, da una giuria presieduta da Mario Soldati! Peccato che durante il ritorno da Sanremo, sull’utilitaria guidata da Cremonini, ci fermammo a un autogrill a prendere un caffè… e lì ci dimenticammo la targa del “terzo classificato” a Sanremo!


E dopo Sanremo?
La carriera di Lucio decollò. Io memore del fatto che tanti cantanti fanno il botto con il festival e dopo c’è il deserto, gli avevo preparato anche una canzone apposta, per il “dopo Sanremo”.
Era “Il Gigante e la bambina”. Era scritta proprio su misura per lui… ma Lucio, tignoso, la “regalò a Rosalino (Ron) che la incise per primo.
In seguito la registrò anche lui, ma devo dire che un po’ mi dispiacque che non la cantasse per primo Dalla.

Quali altre canzoni hai scritto per Dalla?
Diverse: Orfeo bianco, Il bambino di fuoco, Convento di pianura, Un uomo come me, Anna bellanna…


In via D’Azeglio, davanti alla porta di Lucio ci sono già un sacco di fiori e biglietti. A Bologna lo rimpiangono in tanti…
È vero! È una specie di catarsi! Tutti ricordano un pezzo di lui, chi racconta, chi piange, chi scrive…
Lui si sarebbe divertito nel vedere tutto questo movimento, povero Lucetto!
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=pGv2JbIpy24

sabato 3 marzo 2012

Il fizkùl!



venerdì 2 marzo 2012

giovedì 1 marzo 2012

Com'è profondo il mare

gianfra dalla e mosconi (e presagio ancor peggiore)


è morto un ragazzo
un compare un fratello
della mia età
il mio quartiere
un mio amico un monello
stroncato da un vizio
nel cesso di un bar
e mi passa in sordina
la morte di dalla
l'artista a bologna
che ha fatto più strada
in contrasto con gianfra
mi frega poi poco
ricordo mio padre
che amava ascoltare
il barbuto cantare
ho molti suoi dischi
e non ne ho messo su 1
piuttosto sto zitto
e se parlo ricordo
germano mosconi
anche lui morto
in sti giorni di sfiga
a cavalllo dell'anno
bisesto funesto
che per poco coincide
col mio compleanno
dio porco scannato
incannato e pelato
quest'anno purtroppo
non l'ho festeggiato

yo!!!

Christian Rizzi









Jene