domenica 31 dicembre 2017

Buon 2018


sabato 30 dicembre 2017

Buon nuovo Anno


venerdì 29 dicembre 2017

giovedì 28 dicembre 2017

Cuperlo non si rassegna


Cuperlo e chi come lui, parlano al nostro intimo e vanno oltre ogni età, accarezzando l'anima di quei ragazzi che in Italia si sentono diversi, magari emarginati o, peggio, oppressi, bullizzati anche, riportando con orgoglio un messaggio di speranza, non per chi da diverso dovrebbe sentirsi ugualmente felice di diventare italiano tra diciotto anni (sic!), ma per chi da felice della propria normalità dovrebbe imparare a capire che lo ius soli è, prima di tutto, un atto di civiltà.

mercoledì 27 dicembre 2017

lunedì 25 dicembre 2017

Natale in casa Koop


Va beh, si vede che doveva finire così...


La satira è uno strumento di comunicazione. E' una specie di racconto, fulmineo, sanguigno, di testa, di mano e di stomaco. Un calcio nel culo alla (dis) ordinarietà della vita politica, sociale e anche personale di quel cittadino. Si, avete ragione, è una prepotenza, ma credo, in tal caso,  una prepotenza "sana". Perchè la mia urgenza di raccontare un fatto, un'ingiustizia, come in questo caso, trova sfogo in un tratto di matita, in una battuta appoggiata ad un omino che parla. E che, sempre come in questo caso, magari augura il male peggiore a chi ha prodotto il malaffare. Pertanto per il destinatario non c'è scampo, è già praticamente sotterrato dalla (mia) cattiveria artistica. Il rischio per il sottoscritto è di essere censurato proprio perché avrei esagerato e/o superato i limiti del buon gusto. Dunque, credo che uno degli argomenti più noiosi sulla satira è il cosiddetto criterio del "buon gusto". Chi lo dovrebbe stabilire? Il direttore di quel giornale, forse? Beh, allora non ci siamo proprio. Perché la prima regola della satira è che...non ha regole! Quindi tanto-meno "buon gusto" , se non altro perché se dovessi fare della (buona) satira salvaguardando il "politicamente corretto", oppure il bon-ton, tenendo conto magari delle possibili reazioni di chi è preso di mira, oltreché del direttore della testata di turno tanto vale che cambi mestiere. La satira è un giuoco libero in un Paese atipico come il nostro, che non riconosce affatto le regole, ma soprattutto che mi ha imboccato la pericolosissima (e assurda) strada di... tollerare l'illegalità, sic! Pertanto la domanda sorge spontanea; se "loro", quelli che mi rappresentano il potere, non mi rispettano le regole, perché, di grazia, le dovrei rispettare io? Non scherziamo...

domenica 24 dicembre 2017

Buon Natale


sabato 23 dicembre 2017

Hai visto il re?


venerdì 22 dicembre 2017

Soffro


giovedì 21 dicembre 2017

Il boscaiorfini


mercoledì 20 dicembre 2017

martedì 19 dicembre 2017

lunedì 18 dicembre 2017

domenica 17 dicembre 2017

Gli incompresi


sabato 16 dicembre 2017

Omaggio a Welby


venerdì 15 dicembre 2017

Ius stronzi


Caro Alessandro, ti ringrazio molto, tuttavia sono solo un vignettaro, ma che odia i nazisti dell'Illinois. Perché parlano una lingua che non capisco, ma soprattutto lo fanno in modo violento. La testata di Ostia, oltre al blitz di FN in una sede di un giornale, i discorsi deliranti che parlano di muri, di razza, di intolleranza, d'invasione (invasione? oh perbacco!!)... tutte robe che non c'entrano nulla tra di loro! Ho fatto la vigna per denunciare l'assuefazione a una propaganda che mi ribalta il fascismo, che giuoca con i sui cimeli e ripropone gli stessi metodi di azione. La nostra convinzione, mia e di questo giornale, è che l'integrazione e la cittadinanza siano la strada maestra per una convivenza pacifica e per combattere il terrorismo e integralismo. Lo Ius Soli riconosce come italiani quei bambini e quei ragazzi che vivono e studiano qui, i cui genitori hanno da almeno cinque anni un lavoro e un regolare permesso di soggiorno. Bada bene che sono i figli di chi contribuisce a mandare avanti le aziende di questo Paese, si prende cura dei nostri anziani e dei malati e di chi ha trovato in Italia la possibilità di una nuova vita. Pertanto è ora che le parole tornino al loro significato e i gesti sotto controllo. Ps: ho evitato di parlare di satira, dal momento che è il mestiere con cui campo; se non altro perché non volevo fare la fine di quelli che parlano di fica e poi non trombano mai, mentre quelli che trombano non perdono tempo a parlarne! Cordialità.

giovedì 14 dicembre 2017

Poveri noi


Messaggini


mercoledì 13 dicembre 2017

Sgarbi merdaiani


martedì 12 dicembre 2017

lunedì 11 dicembre 2017

Disastrionne


domenica 10 dicembre 2017

Questo mondo è solo un'illusione...


“Questo mondo è solo un'illusione. Se terremo caro questo pensiero, non ci piegheranno, non ci obbligheranno a sottostare alla loro realtà. Cupa e maledetta, qual è.” (cit.)

Tonfetta


sabato 9 dicembre 2017

venerdì 8 dicembre 2017

Guernica


giovedì 7 dicembre 2017

Tipi strani


mercoledì 6 dicembre 2017

Bevo ergo sum


martedì 5 dicembre 2017

E' una questione di genere


Ma se invece si trattasse di una questione di genere, che ancora fatica nel profondo a emergere a sinistra? E se esplicitare femminile e maschile sin dal nome del partito rendesse chiaro che la sostanza e la forma sono in sintonia, dando veridicità e concretezza al progetto, al di là delle enunciazioni? Che delusione, che fatica.

lunedì 4 dicembre 2017

domenica 3 dicembre 2017

sabato 2 dicembre 2017

Chi di tinello ferisce, di capocciata perisce


Parafrasando Totò, caro Capitano, mio Capitano, in tutto questo la disgrazia è che non c’è un “popolo” nel senso commovente in cui lei lo intende. Non ci sono che sfruttati e sfruttatori, uomini e caporali, appunto. Parole come "dignità" e "onore", non esistono più. Si, forse l'altro ieri, Bortolamasi l'avrei disegnato come il pedo-piduista-pregiudicato-versione "editto bulgaro", ma oggi, no. Perché oggi lo pensiero mio è rivolto anche all'imbecillità di certi segretari che si permettono di estrapolare certi epiteti che neanche in Bulgaria, appunto. La sai la storia dell'eterna lotta fra i contrari? Ecco, il sottoscritto e tu siamo tali proprio perché siamo una cosa sola, in opposizione a un'altra cosa. Legati stretti, letteralmente intessuti nelle maglie della (triste) realtà. Nel luogo esatto in cui dobbiamo stare (immagine poetica). Ti abbraccio.

venerdì 1 dicembre 2017