giovedì 31 gennaio 2013

Per qualche voto in più


Del fatto Berlusconi che abbia definito Balotelli qualche giorno fa "una mela marcia" e che adesso lo abbia comprato, ai fanatici berlusconiani, tifosi e non, non importa nulla.Il principale obiettivo è quello del loro padre-padrone, cioè Berlusconi, memore dell'apporto in termini di voti ricevuto dai milanisti per aver acquistato Ivanović alla vigilia delle precedenti elezioni ha pensato bene di ripetersi ora che annaspa furiosamente in tutte le radio e televisioni per ritornare nuovamente sulla scena politica. Questo è l'unico motivo per cui ha deciso di comprare Balotelli, dopo averlo trattato come una pezza da piedi, qualcuno evidentemente gli ha suggerito, non tanto per il MIlan, quanto per i propri interessi di partito, di compiere questa mossa e di spendere in un periodo di crisi come questo, la bellezza di 40 milioni (20+20 di ingaggio quinquennale). Alla faccia della miseria e della austerità : gli Italioti, milanisti in testa, ringraziano.

Fonte: Corsera

mercoledì 30 gennaio 2013

Dies ire


Ustica, il 27 giugno 1989  un Dc9 Itavia precipitò provocando la morte di 77 passeggeri e quattro componenti dell'equipaggio. Ieri la Cassazione ha confermato il risarcimento per i familiari di quattro vittime dopo un iter giudiziario cominciato nel '90.

"Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili. Essi fissano i loro occhi pieni di luce nei nostri pieni di lacrime." (S.Agostino)

martedì 29 gennaio 2013

Repulisti storico

Berlusconi: " A parte le leggi razziali, Mussolini fece anche cose buone" (Corriere della sera 27/01/2013)

«
 Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l'arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi. »
(Benito Mussolini, discorso alla Camera, 3 gennaio 1925)


http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/07/delitto-matteotti-cosi-mussolini-finanzio-la-vedova.html
"Rispettivamente in data 5 giugno e 8 luglio 1936, Mussolini telegrafò a Graziani, dal Ministero delle Colonie, i seguenti ordini: "Tutti i ribelli fatti prigionieri devono essere passati per le armi" e "Autorizzo ancora una volta V.E. a iniziare e condurre sistematicamente politica del terrore et dello sterminio contro i ribelli et le popolazioni complici stop. Senza la legge del taglione ad decuplo non si sana la piaga in tempo utile. Attendo conferma"http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/07/delitto-matteotti-cosi-mussolini-finanzio-la-vedova.htmlhttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/07/delitto-matteotti-cosi-mussolini-finanzio-la-vedova.html

Mussolini, il fascismo tranne le leggi razziali (dice il banana) è stato buona cosa...sic! AAAAhttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/07/delitto-matteotti-cosi-mussolini-finanzio-la-vedova.htmlhttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/07/delitto-matteotti-cosi-mussolini-finanzio-la-vedova.html

lunedì 28 gennaio 2013

Fronte del parto

Non c'è di che da rallegrarsi. Trattasi di un ulteriore arretramento e un estremo ( nel senso mortifero del termine, letteralmente parlando) appiattimento sull'ordine maschile. Le donne dovrebbero volere un mondo che ripudi la guerra e l'industria degli armamenti. Pensare che fare il soldato di prima o seconda linea, per le donne, sia un passo avanti per la parità, è la più mistificante delle teorie. Siamo donne, diamo la vita, la curiamo, l'alleviamo e mai dovremmo pensare di toglierla a qualcuno.

Maria Sardella

Fonte: la Repubblica  
Non c'è di che rallegrarsi. Trattasi di un ulteriore arretramento e un estremo (nel senso di mortifero letteralmente parlando) appiattimento sull'ordine maschile. Le donne dovrebbero volere un mondo che ripudi la guerra e l'industria degli armamenti. Pensare che fare il soldato di prima o seconda linea per le donne sia un passo avanti per la parità è la più mistificante delle teorie. Siamo donne, diamo la vita, la curiamo, l'alleviamo, mai dovremmo pensare di toglierla a qualcuno.

domenica 27 gennaio 2013

Umore basso


In un paese lontano lontano...


 In Russia la Duma approva la legge anti-gay e sarà persino vietato parlarne... Arrestati i manifestanti che protestavano davanti al Parlamento. 
Ma un sondaggio rivela che i due terzi dei russi sono d'accordo. E l'opposizione tace. Comunque  ormai è praticamente un segreto di Pulcinella, con buona pace di Putin: l’omofobia, il rigetto verso l’omosessualità, altro non è che omosessualità stessa, repressa ad arte da chi ha paura di ritrovarsi con un compagno di vita dello stesso sesso. Insomma, i principali oppositori dell’omosessualità altro non sarebbero che omosessuali mancati, che limitano le proprie pulsioni per paura di guardarsi allo specchio. D’altronde lo stesso Sigmund Freud a teorizzare che le nostre paure altro non sono che desideri nascosti e repressi per paura, appunto, di realizzarlo. Applicato alla psicologia sessuale, i dati mostrano un quadro abbastanza ben definito.

Fonte: Giornalettismo

venerdì 25 gennaio 2013

Monte dei Loschi


La colpa dello scandalo MPS è di Bankitalia e delle commissioni di controllo profumatamente pagate che non svolgono il loro lavoro, e Monti, il PDL e pure Grillo dovrebbero solo tacere invece di fare sciacallaggio politico, o no?

Aria


giovedì 24 gennaio 2013

Aria di Siena


oggi volevo scriverti un bel saggio
sui fighetti in motoretta
e non so da dove cominciare
se non altro in sto palazzo
c’è un tipo che si chiama ungarelli
so che ungaro non saprai manco chi sia
ma è un tipo che lavora da una vita
nei giornali delle moto
e ormai detta legge
fa parte della hearst
la più gran publishing di merda
e non camuffa neanche il nome
te pensa che non so quando
fece abolir la canapa per favorir la plastica
è pazzesco se ci pensi esistano persone
per prendere dei soldi ammazzano la gente
e ci godono pure e adesso sono qui
nelle riviste delle moto e delle mode
della gente che non solo non ci sente
ma proprio non ci pensa
a quel che vogliono impostare
è uno style di pensiero
che ti porterà per forza
a riprendere il fascismo
è tanto facile la storia
a guardare com’è andata
cioè vuole proprio dire
che ormai siamo rincoglioniti
che ormai si posson palesare
e si lasciano guardare
tanto belli e intelligenti
come quelli di girgenti

yo!!!

Christian Rizzi

martedì 22 gennaio 2013

Inauguration Day

 "Il nostro viaggio non sarà finito  fino a quando i nostri fratelli e le nostre sorelle gay non saranno trattati come gli altri davanti alla legge. Dobbiamo fare in modo che queste parole, questi diritti, questi valori, di libertà e uguaglianza divengano realtà per ogni americano. E' questo il compito della nostra generazione".


Barack Obama,  Washington  21/01/2013

lunedì 21 gennaio 2013

Sostiene Cosentino

Berlusconi ha  difficoltà ha trovare persone oneste ha mettere nelle liste del PDL.  Vuole far votare  i soliti loschi personaggi, perseguitati dalla magistratura come Cosentino, per reati di corruzione, concussione e mafia. Praticamente Berlusconi sta prendendo per imbecilli i suoi elettori.. 

Tu sai cos'è, tu sai com'è, tu sai perché


Vittoria doppia, anzi tripla. E qualche volta vale la pena di gioire pubblicamente dei risultati ottenuti per campagne di libertà che si combattono con convinzione. La petizione perCorrado Guzzanti lanciata sul sitoChange.org ha raccolto oltre 54mila firme. L’Associazione dei telespettatori cattolici (Aiart) ha ritirato la denuncia e Guzzanti ci ha scritto una splendida lettera (che si può leggere di seguito nella versione integrale) per ringraziare quanti hanno promosso e firmato l’appello e per dire la sua sulla satira in un paese che dovrebbe essere “laico e democratico” ma troppo spesso appare come uno “stato teocratico”.
L’Aiart aveva denunciato La7 per “vilipendio della religione” dopo che l’emittente aveva mandato in onda il 4 gennaio scorso “Recital”, spettacolo di e con Corrado Guzzanti già replicato tra l’altro decine di volte su Sky, su Cielo, e pubblicato in Dvd. Il sito Change.org ha pubblicato la petizione “Il programma di Guzzanti non deve chiudere” promossa da Stefano Corradino, direttore di Articolo21 e il web si è scatenato a sostegno del comico romano. Giornali cartacei e on line, siti internet e social network hanno riportato la notizia della campagna, linkato l’appello che, in poco più di 72 ore, ha superato le 50mila firme.
Ieri la buona notizia: l’Aiart ha deciso di ritirare la denuncia. E oggi Corrado Guzzanti scrive ad Articolo21 e Change.org: “Con l’occasione ringrazio anche molti giornalisti che hanno preso le mie parti scrivendo della querelle tragicomica di Padre Pizzarro… Ho sempre fatto il mio lavoro seguendo il mio “sentimento satirico”, parlando di tutto e di tutti nel modo più libero che mi è stato e che mi sono concesso”. “Al di là del positivo esito finale della vicenda – commenta Stefano Corradino – la petizione su change.org ha messo in evidenza che tanti cittadini non accettano né bavagli né censure e che quella per l’informazione libera (e la libera satira) è una battaglia irrinunciabile di democrazia. ‘Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso’ scriveva un noto rivoluzionario, medico argentino…”
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DI CORRADO GUZZANTI:
“Un enorme grazie agli amici di Articolo21 e di Change.org, per aver promosso la petizione in mia difesa e a tutti quelli che l’hanno diffusa e firmata. Con l’occasione ringrazio anche molti giornalisti che hanno preso le mie parti scrivendo della querelle tragicomica di Padre Pizzarro. Ciò detto è probabile che abbiamo sopravvalutato tutti le minacce dell’Aiart, associazione che pretende di rappresentare i telespettatori cattolici, di cui né io, né voi, né i telespettatori cattolici avevamo mai sentito parlare.Vorrei innanzitutto precisare, anche se è stato già fatto altrove, che La7 non stava mandando in onda un mio nuovo programma, ma la ripresa televisiva di uno spettacolo teatrale del 2010, già replicato su Sky decine di volte, e anche in chiaro sul canale del digitale terrestre “Cielo”, pubblicato in DVD, presente da tempo su youtube etc. L’Aiart poteva legittimamente non esserne a conoscenza, o essere stato appena fondato e voler recuperare il tempo perduto, ma non lo era neanche del fatto che i reati di opinione, insieme al vilipendio ecc. sono stati fortemente ridimensionati nel nostro ordinamento. Gli attuali limiti della satira, si parli di politica o di religione, si riducono sostanzialmente alla calunnia o all’insulto personale, per i quali la legge, come è noto, prevede il diritto di querela. Dunque paradossalmente avrei più speranze io di sfidare l’Aiart in tribunale per le parole offensive che mi rivolge nei suoi comunicati, senonché l’ultimo di ieri, in cui si dice soddisfatta delle mie scuse, estorte per gioco in una gag de “Le Iene”, mi ha riempito il cuore di tenerezza.In merito all’offesa confesso di non capire esattamente cosa sia il “sentimento religioso” perché sfortunatamente non ne sono dotato. Ho sempre pensato che essere intimamente credenti non possa essere troppo diverso dall’essere intimamente liberali, o socialisti, o vegani. Si tratta di amare e riconoscersi in delle idee, in una visione della società e del mondo, e le idee non sono sacre e intoccabili solo perché noi crediamo così fortemente in esse; vivono nel dibattito pubblico, confrontandosi e dovendo convivere con idee diverse e a volte opposte. Spero di non offendere nessuno se affermo che l’esistenza di un creatore, l’inferno, il paradiso, l’immortalità dell’anima, il giorno del giudizio ecc. siano, fino a spettacolare prova contraria, soltanto delle idee, delle opinioni che si è liberissimi di sostenere purché non si tenti di imporle agli altri come un tabù inviolabile.Che il sentimento religioso non possa reclamare una superiore legittimità, perché supportato, mi dicono, da pervasiva e speciale intuizione, appare evidente dal fatto che le credenze religiose sono tante, più di quelle da cucina dell’Ikea, e producono purtroppo affermazioni contrastanti. Un buddista e un cattolico, egualmente persuasi della loro fede, saranno certi di saperla molto lunga sull’origine e il senso dell’uomo e dell’universo, ma almeno uno di loro, al momento del trapasso, avrà una sorpresa. Ciò dovrebbe suggerire che convinzione “sentimentale” profonda e verità siano sostanzialmente due cose diverse.Si obietterà, magari stavolta tra i denti, che l’unica fede valida sia la nostra (e raramente qualcuno insorge perché sia stata offeso il sentimento religioso di qualcun altro), eppure non tutti i credenti si offendono, alcuni addirittura ridono, e spero che L’Aiart non pensi che a persone di questo genere siano capitati in sorte una fede o un sentimento di serie B.Mi conforta che questa associazione limiti la sua vigilanza ai nostri canali generalisti; al confronto di ciò che osa la satira in Inghilterra, in Francia o negli Stati Uniti, il mio Padre Pizzarro fa la figura del tenero Giacomo della Settimana Enigmistica. Ma il nostro è un paese “laico e democratico” dove un presidente del consiglio che nessuno di noi ha eletto, come primo atto ufficiale va a porgere i suoi omaggi al Papa. E il motivo per cui io e i miei colleghi scriviamo e recitiamo cose come “Padre Pizzarro” è che l’Italia sembra spesso uno stato teocratico “di fatto”. Solo pochi anni fa un ministro dell’istruzione avanzava, con un certo successo, la proposta di abolire Darwin dall’insegnamento scolastico per rispetto ai creazionisti, che ancora ci devono spiegare (come diceva un noto comico americano) perché Dio prima di creare l’essere a sua immagine e somiglianza si sia gingillato per milioni di anni coi dinosauri. Dunque non mi stupisce troppo che una minoranza di ferventi religiosi, invece di limitarsi a cambiare canale, si senta in diritto di chiedere una punizione legale, e questo rende, e temo renderà ancora, iniziative come la vostra necessarie a difendere e ribadire civilmente la libertà di tutti. In molti anni di televisione non credo di essermi guadagnato la fama del provocatore seriale, a caccia di polemiche per ottenere attenzioni e notorietà, né quella di un comico particolarmente violento o volgare. Ho sempre fatto il mio lavoro seguendo il mio “sentimento satirico”, parlando di tutto e di tutti nel modo più libero che mi è stato e che mi sono concesso. So inoltre cosa significhi sentirsi indignati. Le affermazioni fatte da esponenti di quel mondo, o da politici che, più o meno sinceramente, parlano e decidono in sua difesa, delle nostre scelte in materia di sessualità, diritti, vita e morte, mi hanno offeso numerose volte e continuano ad offendere il mio sentimento laico. Per questo ogni tanto Padre Pizzarro parla ed altri oltre a lui e dopo di lui parlano e parleranno.Grazie ancora a tutti. Vi abbraccio”. Corrado Guzzanti

Fonte: Articolo 21

sabato 19 gennaio 2013

I radicali il 14 ottobre del 2011 si rifiutarono di ascoltare il Pd nel tentativo di far mancare il numero legale alla fiducia posta dal governo Berlusconi.
I radicali nel 2008 entrarono in parlamento grazie al partito democratico e la loro riconoscenza è stata quella di passare con il "nemico".
Per me sono dei traditori e la loro collocazione non può che essere col rappresentante peggiore della destra nazionale , cioè Storace. Sono curioso di vedere Storace fare lo sciopero della fame e della sete.

venerdì 18 gennaio 2013

Una guerra come una guerra


il pre-esistente mario monti
che votò forza italia nel 94
spera nella continuità
di questo tipo di governo
per il bene del paese
quindi guai al redditometro
ma poi nella realtà
resteran solo i pezzenti
se parla già controllare
trasferimenti di denaro
oltre i 1000 euro al mese
per bloccare l’evasione
non la piccola evasione
ma la grandissima evasione
di oltre 1000 euro al mese
1000 euro al mese
non è evadere le tasse
è non avere da mangiare
chi evade le tasse
1000 euro li fa all’ora
come silvio berlusconi
che 100000 euro
li da al giorno
alla sua ex moglie
e noi qui come i barboni
a cercar cibo tra i bidoni
e difatti ormai le aziende
in questo schifo di paese
non appartengon a nessuno
han comprà tùto le banche
che oltre che sgrammare
ogni tua goccia di sudore
con i soldi che gli dai
si compran anche la tua vita
la tua azienda e la tua casa
per cui dico se la gente
fosse un po’ più intelligente
i soldi che guadagna
li terrebbe nelle tasche
invece di darli a quelle banche
che ti comprano anche l’anima
e non ti fan più lavorare
così sarai senza mangiare
perchè poi logicamente
chi vuole lavorare
se ne va in messico lui
altro che al mare
 
yo!!!

Christian Rizzi

Gay marriage? no Pope


giovedì 17 gennaio 2013

mercoledì 16 gennaio 2013

Sergio Marchionne ha guadagnato l'anno scorso 17 milioni di euro, sfiorando il primato nella classifica europea dei manager dell'auto. L'amministratore delegato di Fiat spa ha incassato 2,45 milioni di stipendio nel 2011 più 12 milioni di fair value delle azioni gratuite maturate; altri 2,55 milioni gli sono arrivati in qualità di presidente di Fiat Industrial, la società di camion e trattori scoporata da Fiat all'inizio del 2011. Per il manager italo-canadese fanno dunque in totale circa 17 milioni di euro di cui 5 di stipendio; la somma dei due stipendi rappresenta un aumento consistente (+42%) rispetto ai circa 3,5 milioni incassati nel 2010 di Andrea Malan - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/utJKj...
...ecco, come gliela spieghiamo questa faccenda dello stipendio di Marpionne agli operai di Melfi che probabilmente verranno messi in cassa integrazione fino al 31 dicembre 2014?

martedì 15 gennaio 2013

Mario s'è tolto il loden

Mario s'è tolto il loden,“Ha spalancato il loden e ha mostrato a tutti quello che c’è sotto”.Non è l’ultima impresa al parco Sempione dell’esibizionista di turno, ma il riassunto delle ultime settimane di Mario Monti . «Bisogna cambiare, bisogna andare all’attacco. Non ci sto a passare per l’uomo delle tasse. Tutto ciò che ho fatto, l’ho fatto per colpa della terribile eredità lasciatami da Berlusconi. Questo la gente lo deve sapere...». Così ieri, a Porta a Porta, Monti ha servito l’antipasto. Naturalmente con un solo bersaglio: Silvio Berlusconi, appunto, «il vecchio illusionista ringalluzzito, il pifferaio magico». 

Fonte: Llibero e il Messaggero

lunedì 14 gennaio 2013

Nel blu dipinto di blu...

E' morta Ida Mauri, madre di Umberto Bossi. Sullo scandalo che travolse la Lega e la sua famiglia si limitò a dire che “prima di parlare bisogna essere sicuri” e al giornalista che gli chiese del carattere del figlio Umberto replicò con una frase spiazzante: “E’ uno normale come tutti gli altri”. Non esattamente una delle prime 100 cose che venivano da pensare sul senatùr...

.it's talk about ignorancing (ignorance increasing) process of italian people's minds through the last 50 years...it's a short resume of civil killing history...but i've left carlo giuliani and carlo beccari and the white uno gang (who were cops + a rumanian prostitute) assaults...but what i've wrote is enough

Christian Rizzi

domenica 13 gennaio 2013

La famosa agenda Monti



sull'ignorantizzazione degli italiani e il neo-nazismo trascontinentale


nel 1960 a reggio emilia
5 cittadini lavoratori
vennero stesi dagli sbirri
per protesta al neofascismo
reinstaurato nel paese poi
nel 69 fecero la saltare piazza fontana
nel 74 l’italicus
nel 75 pasolini
nel 77 lo russo
78 moro
poi chiusero le radio libere
e fine della musica italiana
nell’80 ustica e bologna
il finto attentato al papa
e morì rino gaetano
in un frontale contro un camion
poi arrivarono l’argenta e giorgio armani
e l’individualità andò in vacca
tailleur style alle signore
che ogni giorno e ogni notte
sembran andare a lavorare
working women in carriera
come il film con la melanie
pensan solo a lavorare
i lor figli a far la spesa
compran quello che gli pare
e per far quel che ti pare
compri robe da drogare
il tuo sangue nelle vene
per alleviar tutte le pene
poi finiron gli anni 80
e tutti ormai gli omologati
avevano almeno un mutuo a testa
per cui la decade seguente
fu di grande libertà
e la deregulation dei vettori
empezamos a disfrutar
anche noi poveri italiani
che ci permise di viaggiare
oltre il confine nazionale
per farci renderci conto
che quel che senti in italiano
in altre lingue è differente
yo!!!

Christian Rizzi

sabato 12 gennaio 2013

Molto rumore per nulla


Il confronto di giovedì scorso fra due vecchie glorie, Santoro e Berlusconi, ha avuto il risultato di tenere incollato al televisore ben 9 milioni di italiani..Ed è stato uno spettacolo, mai giornalismo, tutto costruito sul populismo. Santoro offriva la piazza e Berlusconi la occupava da piazzista. Ciliegina sulla torta la lite finale, per accordi disattesi da entrambi, con un continuo rimpallo di responsabilità dalla quale si evinceva che la trasmissione era stata organizzata concordando argomenti, modi e chissà cos'altro come una puntata qualunque di Porta a porta. Ed è proprio questo che alla fine gli ha disegnato il suo amico Vauro.

Fonte: La Repubblica-Filippo Ceccarelli

Sola me ne vò



muore oggi
una delle migliori
attrici della storia
mariangela melato
di cui non scrivo niente
perchè non me la sento
dopo lo schifo
di cui ho parlato prima
non ho niente da dire
tranne che lei
era bellissima
e l’adoravo
a hug

Chrisatian Rizzi

venerdì 11 gennaio 2013

Que viva la revolucion civil!


E' cominciata la campagna elettorale e, nonostante tutti gli sgarri che gli stanno facendo, Ingroia c'è! Eccome se c'è!

Fonte: L'Asino di Ro Marcenaro

Poi dice che uno si butta a sinistra!!


giovedì 10 gennaio 2013

L'intramontabile Berluscò


Sovraffollamento


L'Italia viola i diritti dei detenuti tenendoli in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati. La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha quindi condannato l'Italia per trattamento inumano e degradante di 7 carcerati detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza. La Corte ha inoltre condannato l'Italia a pagare ai sette detenuti un ammontare totale di 100 mila euro per danni morali. Nella sentenza la Corte invita l'Italia a porre rimedio immediatamente al sovraffollamento carcerario, in quanto le nostre carceri sono indegne per un paese civile, pertanto son d'accordo sul fatto che ci devono essere dei dei limiti che non vanno superati, anche nel trattamento di chi è in carcere, il quale ha il diritto a una vita dignitosa anche se senza libertà.

Fonte. il Messaggero

Berlusconi partecipa al programma di Santoro? Perbacco, deve essere proprio con l'acqua alla gola! O no? 

mercoledì 9 gennaio 2013

Tutti appesi...


Tutti appesi a quel che deciderà Roberto Maroni, il segretario della Lega Nord che corre per la presidenza della regione Lombardia, al quale Silvio Berlusconi in vista del voto ha riproposto la vecchia alleanza che gli consentì di governare per più mandati.
Solo che allora il suo interlocutore era Umberto Bossi il quale, complici gli scandali di famiglia e famigli, è stato messo in disparte.

Fonte: Lettera 43

la gente in sto paese

la gente in sto paese
non capisce proprio un cazzo
e non sa fare 2+2
ma nemmeno 1+1
o peggio 0-1
se tu già non hai un cazzo
più ti aumentano le tasse
l’iva il gas e la corrente
l’irpef già da 1000 euro
e non paghi più contanti
non ti rendi neanche conto
di quel che perdi di ogni giorno
con 4o5 transazioni
ogni mese son milioni
che gli metti nelle tasche
e in più gli paghi anche le tasse
a sti politici puzzoni
che si sente dallo schermo
l’odor vecchio anche stantio
come un prof che avevo anch’io
di sta gente che decide
su come farci lavorare
ma più che altro licenziare
per farci poi strippare
perchè siam senza da mangiare
è un progetto ripescato
dall’orribile passato
conosciuto da sto stato
quella volta ci andò bene
ci fu la ricostruzione
poi 30 anni di progresso
fino a reagan l’edonista
che buttò tutto nel cesso
producendo negli ‘80
quella classe che comanda
paninari già in declino
già dal loro monclerino
musichine senza senso
sul modello spandau ballet
neanche parlano di sesso
favoriscono lo strippo
alla gente che non scopa
poi colpita a ogni livello
udito vista gusto e olfatto
da la colpa a qualcun altro
anche se poi umberto tozzi
nel bel mezzo dello schifo
cantò gli altri siamo noi
yo!!!

Christian Rizzi

martedì 8 gennaio 2013

Come eravamo


lunedì 7 gennaio 2013

Marontwitt


domenica 6 gennaio 2013

Befamonti


Monti e il prodotto della crisi del capitalismo nella fase di decadenza,uno dei tanti difensori della classe borghese. Se la sua presenza  nel panorama economico italiano non fosse drammatica, sarebbe comica.

Proprio come quella di colui che l'ha preceduto.

Fonte: ComeDonChisciotte

venerdì 4 gennaio 2013

Depardiescu



La Francia ha tantissimi ultra-ricchi come Depardieu che, nonostante i conti nei paradisi fiscali, continuano a voler restare in Patria: sono diventati tutti poveri o si sono rincoglioniti?
Mi immagino che chiunque sarebbe il primo a reclamare se non trovasse un letto in ospedale, se non fosse curato bene, se i trasporti pubblici non funzionassero a dovere, se la giustizia ci mettesse 10 anni per chiudere un processo, se le scuole non avessero insegnanti, se non ci fossero palestre, piscine, centri sportivi, nidi, asili, accoglienza dei bambini e vacanze per i più denutriti? Per non parlare dei sussidi ai disoccupati e assegni familiari per tutti coloro che hanno figli fino ai loro 18 anni e più se studenti ...
Chi è la rovina della Francia? I miliardari che eleggono residenza all'estero quando i soldi se li sono fatti nel paese, o un presidente socialista eletto dal popolo che vuole realizzare il suo programma elettorale?È Hollande la rovina di un Paese che vuole conservare il proprio stato sociale, finora eccellente, facendo pagare di più a chi ha di più?

Fonte: il Messaggero

giovedì 3 gennaio 2013

Obama cliff


mercoledì 2 gennaio 2013

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...


Il primo gennaio di dieci anni fa moriva Giorgio Gaber, il Signor G. Era una persona "vera", e come tutte le persone vere, cioè che finiscono per trovarsi inevitabilmente sole dinanzi al dilagante conformismo, non poteva che scontrarsi con il pensiero appiattito dei più e suscitare critiche.
Ineguagliabile artista, ci è mancato e ci manca, ma soprattutto ci manca il suo coraggio civile.

Perché ...Vorrei...


Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura,
sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale,
incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia,
che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,
con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche un gesto o un’invenzione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.


Da "Dialogo tra un impegnato e un non so"