sabato 27 febbraio 2021

venerdì 26 febbraio 2021

Uno zero

giovedì 25 febbraio 2021

mercoledì 24 febbraio 2021

lunedì 22 febbraio 2021

bla bla bla

domenica 21 febbraio 2021

Perceverance

sabato 20 febbraio 2021

venerdì 19 febbraio 2021

Egli pensa ai poveri...

Altro che Papa Francesco, Mario Draghi è un prodotto del capitale finanziario, l'uomo di Goldman Sachs, che dietro ai discorsi edificanti nutre un malcelato disprezzo per i vinti. Toglierà il Reddito, ci costringerà tutti a lavorare. Lui che si fa bello comodamente seduto dietro alla sua scrivania ("mi dite voi quando posso sedermi?" pare abbia detto rivolto al suo vicino di banco, mai Mario, devi anche tu fare i tuoi sacrifici), noi fuori al freddo a scaricare le cassette di frutta. Dicono anche che si mangi le unghie e che porti gli stessi calzini per più di una settimana: siamo proprio sicuri di voler consegnare il paese in mano a quest'uomo? Boh...

giovedì 18 febbraio 2021

l'aquila

mercoledì 17 febbraio 2021

Egli non ama i vinti...

What?

lunedì 15 febbraio 2021

Lo sci è finito

domenica 14 febbraio 2021

venerdì 12 febbraio 2021

mercoledì 10 febbraio 2021

martedì 9 febbraio 2021

lunedì 8 febbraio 2021

Covid-19: è solo una questione di soldi sulla pelle di poveri disgraziati

Così è se vi pare. Già un anno fa l'Italietta era sull'orlo del fallimento, cioè dopo 13anni di crescita zero, e con insufficienti risorse per il pubblico impiego, stava per rischiare la bancarotta. Infatti era sempre lì a chiedere all'Ue il permesso di sforare il bilancio. La Covid è stata una manna piovuta dal cielo, infatti siamo stati i primi ad andare in lockdown e i primi a chiedere o fondi europei dopo aver 'costruito' una emergenza che, a detta degli esperti si è rilevata un vero suicidio economico per tutti, tranne per quelli del pubblico impiego, appunto: per loro nulla è cambiato da un anno a questa parte. Pensar male è sbagliato, ma a volte ci si azzecca.

domenica 7 febbraio 2021

E la Patria?

sabato 6 febbraio 2021

Anti-europeisti cagati dal buco del culo dell'Ue

il vecchio tecnocrate

Se fate parte della classe dirigente/dominante, sappiate che distruggendo la cultura della solidarietà e tornando alla legge della giungla, in quella giungla sarete prede e non predatori: e vi staneremo, casa per casa.

venerdì 5 febbraio 2021

Conte o Draghi, non importa...

Non ho tutte queste frequentazioni che c'ha Draghi,cioè nel circuito dell’alta finanza mondiale, in linea di massima. Ma dicevo: non è una cosa personale e credo, anzi, che sia uno dei migliori in assoluto a fare il suo lavoro. E il suo lavoro è fare il tecnocrate. Punto Cioè: è un economista molto preparato che, di base, è vicino a ogni “potere forte” (qualunque cosa significhi) in giro per l’Europa e per il mondo, uno che va a braccetto con le banche e i grandi capitali. Praticamente è un Mario Monti sotto steroidi. Forse, però, è ancora più organico al sistema in cui si è sempre mosso. Lo ripeto: sicuramente è un’eccellenza, nel suo campo, non ci piove. Il problema è che io non credo che uno messo lì da Mattarella per spendere i soldi del recovery fund “come vuole l’UE” possa, al tempo stesso, essere vicino ai più poveri, agli ultimi. Perché c’ho sto viziaccio brutto di credere che è molto difficile che gli interessi delle banche e dei grandi capitali possano coincidere con quelli della signora Adele che vive nel paesino in provincia di Campobasso, che campa con la pensione minima e ha il problema di non avere neanche una struttura ospedaliera vicina. Non a caso, Draghi è amatissimo da Renzi, Forza Italia, Giorgetti, larga parte del PD e via dicendo. E allora mi viene da chiedere a voi, amici che vi sentite “di sinistra”: secondo voi è normale che, oggi, voi vi stiate esaltando per l’arrivo di un banchiere tecnocrate? Fino a ieri dipingevate un avvocato democristiano che aveva firmato tutte le porcate di Salvini ministro dell’interno come se fosse un campione della sinistra e oggi siate qui a stendere i tappeti rossi a un banchiere. Secondo voi è normale? Lo ripeto per la terza volta, perché voglio che sia chiaro: non sto sindacando sulle capacità di Draghi, che sono di sicuro molto elevate. Il problema è capire a chi torneranno utili quelle capacità. Perché, per quanto mi riguarda, è molto difficile che una cosa che fa gli interessi dei grandi gruppi bancari e finanziari faccia anche gli interessi di quello che campa col reddito di cittadinanza. E io, essendo di sinistra, mi preoccupo prima di lui, che degli altri. Poi, oh, magari sono io che sono rimasto indietro, e oggi la sinistra è quella che finanzia i lager in Libia, che firma i decreti sicurezza, che si preoccupa per le banche e che ritiene che un tecnocrate possa essere il nuovo Che Guevara pronto da stampare sulle magliette. E non è una questione di “massimalismo”, eh, non sto dicendo che dobbiamo per forza passare per la rivoluzione del proletariato e la confisca dei mezzi di produzione. Ma da quello a vedere gente che si ritiene “di sinistra” che si esalta per Draghi ci passa un oceano. Un oceano, davvero. Forse dovreste smetterla, di definirvi così. Se non altro per rispetto di chi ha creduto, in passato, che si potesse vivere in un mondo diverso. (Emiliano Rubbiani)

giovedì 4 febbraio 2021

Cosa te ne fai della democrazia?

"Draghi è solo un criminale. Andrebbe processato e condannato. Le sue mani sono inoltre sporche del sangue dei tanti morti suicidi che le politiche di austerità hanno provocato in Italia e in Europa in generale. Per rinfrescare la memoria a tutti i tifosi di Mario #Draghi, vale la pena ricordare che il papabile Presidente del Consiglio é il responsabile delle grandi #privatizzazioni iniziate dopo il ‘92 e pianificate a bordo del famoso Panfilo #Britannia. #Italgel, #Autogrill e la rete autostradale, #Telecom, #Enel, #Eni, solo per citare quelle più strategiche. Svendute! Aziende che fino ad allora all’estero erano considerate concorrenti temibili, e che subito dopo l’acquisizione vengono smembrate e messe in condizione di non nuocere. La #privatizzazione de facto della Banca d’Italia, i cui azionisti fino ad allora erano banche italiane di diritto pubblico. Dal 1992 la proprietà passa nelle mani di privati spesso addirittura esteri. Tutto viene fatto con la scusa del “#risanamento”, ma dal ‘92 ad oggi il debito pubblico è passato da 850 milioni di euro a 2,6 miliardi di euro, mentre il rapporto debito/pil é passato dal 105,5% al 158% ! Un’operazione di migliaia di milioni di euro, di cui una fetta consistente é stata incassata dalle maggiori investment bank anglosassoni, come J.P. Morgan, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Merrill Lynch, per la loro attività di consulenza. E, indovinate un po’, chi diventa vicepresidente della Goldman Sachs completate le privatizzazioni??! Mario Draghi! Quel Mario Draghi che il Presidente Cossiga definì “un vile affarista!”, e che oggi la cd sinistra e parte della destra attendono come il salvatore della patria!"(dalla bacheca de La Pressa)

mercoledì 3 febbraio 2021

democrazia l'è morta

"Non si può nominare primo ministro chi è stato socio o lavora per la Goldman Sachs, grande banca di affari americana”. Draghi? “Un vile affarista. E’ il liquidatore, dopo la famosa crociera sul Britannia, della svendita dell’industria pubblica italiana, quando era direttore generale del Tesoro. E immagina cosa farebbe se fosse eletto presidente del consiglio dei ministri. Svenderebbe tutto ciò che rimane!"(Francesco Cossiga)

martedì 2 febbraio 2021

Birmania vintage