lunedì 26 maggio 2025
Gli spari contro
A questo punto i giochi sono fatti, ergo ad ogni colpo dell'esercito israeliano cresce fra la gente una rabbia cieca e sorda che non trova altro sfogo che non sia incolpare quel governo e le sue istituzioni: è la paura che comanda e la rabbia che la segue. Non ci sono argomenti che tengano, piaccia o non piaccia la paura ha vinto, ogni palestinese è un terrorista, l'Occidente reagisce a modo suo riprendendo i fili di quei discorsi interrotti a metà del secolo scorso e che ora tornano utili perché messi da parte ai tempi non già per convinzione quanto per convenienza; venuta meno questa non trovano più veri ostacoli alla loro riemersione ed eccoti servita la congiuntura attuale, non c'è da stupirsi né da farsi illusioni, purtroppo. Palestina libera, pollice verso Israele e l'Europa, a prescindere.
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