domenica 6 luglio 2025
Fogna a chi?
Col pugno chiuso in una mano e la fiala di Pfizer nell’altra, la compagna consigliera Di Padova rispolvera lo spirito del ‘68 per regalarci un insulto vintage fuori tempo massimo: “Tornate nelle fogne!”.
Peccato che, nel frattempo il partito che rappresenta abbia, a suo tempo sostenuto l’obbligo vaccinale, il green-apartheid pass e, ultimamente, persino il ReArm, ergo: altro che fogne, compagna l'impressinoe è che qui si scivola direttamente nel cortocircuito ideologico del ciufolo!
Il compianto filosofo Pier Paolo Pasolini diceva che non c'è peggior fascista del sedicente antifascista: e aveva ragione! Infatti, come nel nostro caso, quando l’antifascismo si somma all’autoritarismo sanitario, resta solo la voglia di spegnere il megafono e accendere il cervello, ma ahimé è tardi, troppo tardi: la cosiddetta sinistra urla come una volta, ma comanda come la destra, o no? E se ti azzardi a dire "ma io non sono fascista", come ha fatto il consigliere comunale d'opposizione Luca Negrini, c'è mancato poco che la compagna gli rispondesse: "Zitto sorcio, ché sennò ti curiamo con l'idrante e i lacrimogeni!". Perché a ben vedere, oggi la fogna non è dove sei, è dove non voti PD. A prescindere, sic!
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