giovedì 31 luglio 2025

Nel mirino? Ci siete finiti da soli!

Adesso fanno le vittime: "Ma come, ci hanno messi nella lista dei russofobi?". Come se non fosse la logica conclusione di mesi, anzi anni, di dichiarazioni incendiarie, sanzioni masochiste, e applausi a scena aperta per ogni starnazzata dell'ex attore comico ucraino, che suona il pianoforte con l'uccello! Mattarella si offende perché Mosca lo inserisce nella lista nera, ma a suo tempo non aveva appena paragonato la Russia al Terzo Reich? Tajani chiede più basi NATO e poi piagnucola se a Mosca non lo considerano un partner neutrale! E Crosetto? Be', lui ha solo minacciato zio Vlady a colpi di dichiarazioni belliche: salvo poi appellarsi al dialogo: come fosse uno affetto da bipolarismo! E ora che la Russia risponde sullo stesso tono, gridano all’intimidazione: ma, signori miei, sbaglio o fino a ieri facevano le liste di "putiniani" anche in casa nostra, criminalizzando chiunque non recitasse la preghiera della NATO al mattino? Mattarelljvsky, Tajanivsky e Krhosettovsky: tre nomi da romanzo distopico, tre teste nel mirino. Non perché siano eroi della libertà, ma perché da anni giocano alla guerra verbale senza pensare alle conseguenze. Hanno confuso il ruolo di Stato con quello di portavoce della NATO ('strumento di guerra', cit.Pertini), la diplomazia con l’insulto, e ora si indignano se Mosca li tratta da nemici! Non sono vittime. Sono attori, pessimi attori, in uno spettacolo che chiamano democrazia: ma sembra sempre più una caricatura, o no?

martedì 29 luglio 2025

L’Europa in ginocchio, con la bocca piena di democrazia.

Dicono che è la grande vittoria dell’Occidente libero: sarà vero, epperò intanto gli Stati Uniti impongono dazi, gas, vaccini, armi e — presto — anche le mutande, l’Unione Europea applaude, ringrazia e chiede un’altra sberla. Ma in inglese corretto. Ursula von der Leyen, attrice protagonista della sottomissione geopolitica, ha firmato tutto. Dazi? OK. Gas liquefatto a prezzi folli? OK. Il 5% del PIL per comprare armi USA? OK. Un esercito europeo? No grazie, abbiamo la NATO. E Giorgia Meloni, baciando le mani al gangster, ripete a pappagallo: "Siamo sovrani! Siamo sovrani!" — addestrata dal Pentagono, ingrassata a croccantini atlantisti. Il più divertente? Trump ride, incassa, l’Europa crolla… e Putin non ha nemmeno più bisogno di attaccare. Se ne sta lì, comodo, in accappatoio, con un bicchiere di vodka e la risata da cattivo di James Bond. Non sappiamo cosa stia bevendo. Ma noi, ne avremmo un disperato bisogno.

L'Europe, à genoux, la bouche plein de démocratie

C’est la grande victoire de l’Occident libre : pendant que les États-Unis imposent leurs tarifs, leur gaz, leurs vaccins, leurs armes, et bientôt leurs chaussettes, l’Union européenne applaudit, remercie et demande une autre gifle. Mais poliment, en anglais. Ursula von der Leyen, meilleure actrice de soumission géopolitique, a tout signé. Tarifs douaniers ? OK. Gaz américain hors de prix ? OK. 5 % du PIB pour acheter des armes made in USA ? OK. Une armée européenne ? Non merci, on a l’OTAN. Et Giorgia Meloni, sur son perchoir doré, répète en boucle : « Nous sommes souverains ! Nous sommes souverains ! » Comme un perroquet dressé par le Pentagone, nourri aux croquettes atlantistes. Le plus drôle ? Trump jubile, Biden encaisse, l’Europe s’écroule… et Poutine n’a même plus besoin d’attaquer. Il regarde le cirque, peinard, en peignoir, avec un verre de vodka et un rire de méchant de James Bond. On ne sait pas ce qu’il boit. Mais nous, on en aurait bien besoin.

lunedì 28 luglio 2025

Modena: ospedali congeniti

Sì, è vero che in molte città universitarie ci sono Policlinico + Ospedale Civile: è così a Bologna, Milano, Torino, ma… è così anche quando i due ospedali non si fanno la guerra a colpi di doppioni, primari "strategici" e reparti- copiaincolla? La differenza non è quanti ospedali hai, ma come li fai funzionare. Modena ha due poli ospedalieri a 6 km di distanza, più un terzo (Sassuolo), più una sanità territoriale che arranca, più un debito storico di circa 30 milioni l’anno solo per Baggiovara. Quindi no, signori miei, non è un dibattito sulla "quantità": è una critica alla logica di sistema, o meglio, alla sua assenza. Satiricamente parlando… è come se Modena avesse due cucine nello stesso appartamento: una solo per chef stellati universitari, l’altra per i cuochi popolari, ...e poi litigano su chi deve cucinare la carbonara! Nel frattempo il frigo è vuoto e il gas lo pagano i cittadini. No, signori miei, la verotà è che Modena si è declassata da sola: e ci ha pure fatto una festa per celebrarlo, sic!

sabato 26 luglio 2025

Gaza brucia, Meloni brilla.

Meloni, donna, madre devota e cristiana praticante, piange per sua figlia, ma quando si tratta dei figli degli altri, per intenderci, quelli sotto le bombe, bruciati vivi, o tra le macerie, sepolti nei sacchi bianchi a Gaza, le sue lacrime sono evaporate.. dal protocollo USA. O no? E così, mentre Macron prende una posizione, anche se magari tardiva, oppure calcolata (lo deciderà a settembre!), l’Italia sfodera il rossetto buono per il photoshoot e premia l’obbedienza con una copertina patinata, nientepopodimeno quella di Time, che la incorona "donna dell’anno". Mah, forse per la sua (in)coerenza, tuttavia non ha mai riconosciuto nulla che non fosse made in USA. O no? La montagna di teschi dietro la sua gloria brilla appena sotto il trucco, e lei fissa l'obiettivo con eleganza: le bombe? Le ruspe? I bambini amputati? No, non disturbano il set, semmai disturberebbero i titoli di testa, la carriera, la postura. 'Cristiana'? Solo se la croce non è palestinese. 'Madre'? Solo se la figlia è sua. 'Donna'? Sì, ma sotto copyright statunitense: e quando un giorno la storia busserà alla porta chiedendo conto del suo silenzio, Meloni mostrerà la copertina di Time. Non è un riconoscimento, ma che dire? Be', almeno è una scusa (in)elegante. A prescindere.

venerdì 25 luglio 2025

Abbiamo deciso di non pubblicare la vignetta per evitare che qualcuno si offenda, si indigni o – peggio – si accorga che è tutto vero...

Benvenuti nella nuova Europa delle libertà... vigilate, dove puoi suonare Rachmaninov, ma solo se hai la giusta tessera, la giusta idea, e soprattutto se non odi Putin! E così, dopo Caserta, anche Bologna si piega: concerto annullato, pianista ucraino-filo putiniano cacciato. La sua colpa? Aver suonato nella Mariupol "sbagliata", quella non benedetta dalla NATO. Sul palco della censura salgono il senatore Lombardo e il sindaco Lepore, con le orecchie da somaro e la bava alla bocca: spaccano il pianoforte come fosse un’arma di propaganda, in un'orgia di patriottismo peloso, più idiota che ideologico. La musica fa paura, i tasti bianchi e neri spaventano come Kalashnikov. Romanovsky? A Mariupol è sopravvissuto ai missili, a Bologna, nisba: colpito dai democratici! Ora l’arte si valuta a seconda della geopolitica e del pubblico, ergo se suoni nel teatro sbagliato, sei un fascio-putiniano. Se invece bombardano i tuoi amici, sei "resistente". Questa non è satira, ahimé è cronaca: e puzza. A prescindere.

giovedì 24 luglio 2025

Alla Reggia di Caserta (era) Concerto per Pace e Musica

Dicono che gli ucraini espatriati minacciavano proteste. E Picierno, la Giovanna d’Arco della NATO, non si fa scappare l’occasione: fa piegare i politicanti italici, pure il compagno (nonché sceriffo) De Luca, punisce la cultura con lo stesso entusiasmo con cui invierebbe i carri armati a destra e manca. Delitto e castigo? No, è solo Delirio e Cancel. A prescindere.

mercoledì 23 luglio 2025

A Mirandola il festival della memoria cortissima

Cinque curricula, ma a spuntarla è sempre la stessa, ergo la moglie del consigliere, l’amica della sindaca...signori, ecco a voi la filosofa, ma da passerella! Nel teatro del potere mirandolese, si recita da anni la stessa farsa: la cultura come decorazione, la nomina come ricompensa elettorale e chi lavora davvero resta nei retroscena, sudato e ignorato: e chi finanzia, si ritrova a sponsorizzare cene di famiglia con copertura accademica! E l’ufficio cultura? Regge la baracca, mentre sul palco si allatta il potere con latte di favoritismo. E così a Mirandola la cultura è classica, ma il sistema è sempre attuale: la filosofia va bene, ma solo se accompagnati da un certificato di famiglia. O no?

martedì 22 luglio 2025

lunedì 21 luglio 2025

Aimag: lavaggio rapido, risciacquo di democrazia

Nella Bassa promettevano l’autonomia, sono usciti tutti sciacquati! Ergo, sei sindaci su un nastro trasportatore, sei spinte nella centrifuga, et voilà: da strenui oppositori, a testimonial di HERA-Wash! Bon, cosa volete che vi dica? La 'lavatrice' ha fatto il suo ciclo: dentro le coscienze, fuori i ...dividendi! E Aimag? Be', dai, consoliamoci: l’etichetta, quella è ancora pubblica!

domenica 20 luglio 2025

Patto Pandemico? No, grazie. Abbiamo già dato il culo alla scienza col POS

Articolo 32: cura obbligatoria, ma per disposizione di legge. E la legge deve rispettare la dignità della persona umana. Punto. Quindi l’OMS non comanda, ma consiglia. A prescindere. Tuttavia oggi Meloni e Schillaci dicono "No, grazie" al Patto Pandemico. Ma se vi ricordate, durante il Covid, ci hanno fatto un TSO collettivo, ma democratico, a cielo aperto, con Green-apartheid Pass (sì, quel lasciapassare democratico), siringhe e mascherine come accessori moda. E allora Meloni e camerati non avevano alzato un dito, o no? Ora gridano alla sovranità… dopo averla già ipotecata! Signori miei, nel dubbio, la Costituzione resta. Anche se, spesso e volentieri, la si cita a metà (I.A. compresa!): come coi film che non si sono mai visti. Personalmente mi fido più dell’intelligenza della natura, che non parla, non mente e non fa propaganda. Quella dell’uomo e dell’I.A. somigliano troppo a megalomania travestita da razionalità. Più osservo la ragione umana, più la trovo sciocca. E quello che nella natura sembra insensibile, come la selezione naturale, a ben vedere è solo buon senso: paziente, ponderato. L’estinzione sarà il suo modo elegante per scrollarsi di dosso un granello di polvere: cioè noi.

sabato 19 luglio 2025

40 anni dopo il fango è digitale

Stava, 19 luglio 1985: 268 morti sotto una valanga di fango, profitto e negligenza. Futura, 19 luglio 2025: nessun morto, ancora, ma solo perché la diga PNRR non ha ricevuto il via libera dal codice QR. Così, a distanza di quarant’anni, lo Stato ha imparato una lezione fondamentale. Badate bene: non come evitare i disastri, ma come scaricare la colpa in un modo o nell’altro. Oggi non crollano più le dighe, ma crollano i server e se muori, beh... pazienza: l’intenzione era buona! Come lo erano (e lo sono!) le cosiddette bombe intelligenti e il più assurdo dei motti da seminario NATO: "Se vuoi la pace, preparati alla guerra." In fondo, signori miei, è tutto più moderno, o no? Allora ti seppelliva il fango, oggi ti seppellisce l’ipocrisia. A prescindere.

venerdì 18 luglio 2025

Piscina di sangue: idromassaggio criminale made in Italy

La donna, madre e cristiana Giorgia Meloni ha trovato la voce! Badate bene, non quando Israele, da due anni a questa parte brucia bambini, bombarda ospedali, sventra scuole, ambulanze e giornalisti, no: ha parlato solo ora, sapete perché? Perché è saltata una chiesa! Perfetta occasione per fingere pietà, mentre magari è lei stessa ad aver fornito le bombe per colpire la chiesa e ucciso un paio di suore e ferito il parroco compatriota! Infatti l’Italia è tra i primi tre fornitori nel mondo di armi a Israele e le spedizioni non si sono mai fermate, nemmeno dopo il pogrom del 7 ottobre: ignorando il diritto internazionale e violando la legge italiana 185/90. Quindi la Meloni firma, arma, protegge Netanyahu ovunque: ONU, NATO, UE e quando piove sangue su una parrocchia, recita la parte della madre cristiana indignata! Tu chiamala se vuoi 'ipocrisia da esportazione', ma sempre con testata bellica. Così, se il Messia nasce a Gaza, Meloni lo fa abortire a suon (per ora) di 5,2 milioni di euro di armi letali, poi magari ci piange pure sopra: il bello è che lei lo chiama "valore occidentale"! Egregia Presidente del Consiglio, sappia che la Storia non l'assolverà affatto. A prescindere.

giovedì 17 luglio 2025

Gera, la bestia che mangia i Comuni e scoreggia dividendi

Nessuna mafia, nessun ricatto: solo Gera, una bestia tentacolare travestita da opportunità. Sei sindaci ci sono finiti dentro come ostriche in una zuppa ben condita, ergo: si sono fatti aspirare il controllo pubblico con la stessa dignità con cui si firma una cambiale! E se i cittadini volevano autonomia, pazienza: hanno avuto "autonomisti con l’elastico", quelli che prima gridavano “Aimag è nostra!” e adesso si mettono in ginocchio davanti a Gera per quattro dividendi e una promessa postdatata! Ora le teste parlano da sole, ognuna con la sua scusa peggiore: chi “tiene famiglia”, chi dice che “era già tutto scritto”, chi crede che un marito laureato in economia, basti a giustificare una svendita. Signori, Aimag è morta, Gera no: lei ingrassa; così è (se vi pare)!

mercoledì 16 luglio 2025

La Lavastoviglie comunista – In memoria della Philips 684

E così, dopo ben 35 (trentacinque) anni di onorato servizio, è morta la mia lavastoviglie. Una Philips del secolo scorso, ergo una di quelle nate quando si costruiva per durare, non per... ingannarti! A malincuore l’ho portata in discarica come si porta un reduce al cimitero degli eroi, ma nel frattempo, attorno a me, la narrazione è cambiata: adesso tutto è "green", sic! Green le confezioni in plastica biodegradabile che ti vendono a tonnellate, green l’auto ibrida Euro 9 che ti fa sentire in pace con la foresta amazzonica, epperò mentre cambi batterie ogni 4 anni! E green l’elettrodomestico nuovo, che magari consumerà meno acqua… ma che durerà meno di un criceto con l’asma! O no? La verità è che il "green" non è mai stato un valore, ma un’estetica dell’inganno, ergo un modo (fraudolento) per farti consumare con la coscienza pulita! Perchè in verità, in verità vi dico che il 'sistema' non vuole che tu ripari, appunto, non vuole che tu mantenga, non vuole che tu tramandi: vuole che tu butti, compra, butta, ricompra...ma stavolta col 'bollino verde': così ti senti anche virtuoso, SIC! No, signori miei, la mia lavastoviglie era davvero eco-sostenibile, perché non moriva mai, o meglio: moriva lentamente, con dignità, come un contadino veneto del dopoguerra: e, a veder bene, non v'è niente di più sovversivo oggi di un oggetto che rifiuta di 'morire per contratto'. Dicono che la nuova economia si chiama "circolare", ma francamente a me pare una spirale che ti risucchia, ti frulla, ti fa credere di salvare il mondo mentre, in realtà lo affoghi nel 'compostabile'! E quindi sì, signori miei, oggi brindo alla mia lavastoviglie Philips 684 del 1990, brindo a mia moglie che la curava con aceto e attenzione, brindo all’omino meccanico col grembiule unto che la rimetteva in piedi con un cacciavite, non con una app (che Dio lo strafulmini!). E permettetemi di mandare un sonoro “vaffa” al green di marketing, al capitalismo in foglia di fico e a tutto ciò che si vende come futuro: ma che in realtà dura meno di un governo italiano e inquina ! E una risata mi seppellirà!

lunedì 14 luglio 2025

A Wimledon svetta il Tricolore , ma solo per i fessi

In un Paese dove Berlusconi era patriota col conto alle Cayman, Briatore un modello da business school e il Fisco un mostro solo per i poveri, J.Sinner è perfettamente italiano: vince da eroe, paga altrove, e tutti lo osannano! A prescindere. E il Tricolore? Lasciamolo agli sfigati con la Partita IVA: in Italia restano solo il pubblico, il patriottismo… e le cartelle esattoriali. Finita lì.

domenica 13 luglio 2025

American First. Meloni a 90°

Il gangster Donald Trump non alza i dazi: li infila. Invece la madre cristiana a 90° sorride e sussurra: "Avevo detto 10%, ma zio Donny comanda…" Intanto l’Italia svende gas, bresaola, armi e dignità, De Pascale ronza come una zanzara, Bruxelles finge di non sentire. La sovranità? Un lontano ricordo (se c'è mai stata!), ergo: più facile solo un buco ben lubrificato. A prescindere.

sabato 12 luglio 2025

Fratelli De 'sto Partito

Non chiamatela 'epurazione' ,ci mancherebbe: i trinarciuti manco ce l'hanno nel loro vacobolario, perciò facciamocene una ragione, grazie... Tuttavia cominciano a cadere le prime teste a destra e a manca, e il bello è che a tirare la ghigliottina non è né il popolo né l’opposizione, ma... i cosiddetti sindaci "civici", ergo quelli che "non abbiamo la tessera del Pd" (un piccolo trucco per accaparrarsi qualche voto in più, ma tant'è..!) E così Reggianini ci finisce sotto, Di Loreto pure, Rosati manco saluta. E Mezzetti? Mezzetti resta, con l’aria stanca del boia, magari avrà già pronta la 'rifondazione', tuttavia, cari miei, sinistra, destra, centro... che importa? L'importante è avere un qualsiasi posto da coordinare, uno qualsiasi e il programma? Il solito: potere, poltrone, e nessuna responsabilità. Il PD non è morto: si è solo fuso. Con chiunque, della serie: Franza, Spagna purché se magna, o no?

venerdì 11 luglio 2025

In Em.-Rom. morire non ti salva dal ticket (retroattivo)!

In Emilia-Romagna la sanità è in rosso: un buco da quasi un miliardo, ergo un buco sanitario e, perché no? Un buco 'morale', che fa ancora più male, visto e considerato che in realtà a pagare (anche reotrattivamente) sono sempre e comunque i cittadini: mentre chi governa resta a galla con il salvagente degli stipendi da nababbo (e il POS)! Signori miei, altro che 'universalismo sanitario', questo è puro capitalismo: ti curano poco, ti tassano sempre e in futuro, chissà: ti potrebbero rincorrere fino alla tomba per farti firmare il modulo di 'compartecipazione alla spesa'! Morale: veder bene alla fine non sei un paziente, sei un creditore inconsapevole di uno Stato fallito, che affida ai sindaci l’approvazione cieca di bilanci già affondati, mentre chiude i reparti, assume a intermittenza, e tappa i buchi.. con le ossa dei contribuenti! La salute è un diritto, ok, peccato che l’Italia l'abbia ipotecato da mo: e De Pascale è lì, a riscuotere l’anticipo... sull’estrema unzione! O no?

giovedì 10 luglio 2025

A Modena il ring della vergogna

Mentre spariscono mezzo milione di euro da un’azienda pubblica, il Partito Democratico modenese non trova di meglio che difendere l’ex amministratore Reggianini attaccando la destra: "I vostri rubano peggio dei nostri!", SIC! La destra, ovviamente, rilancia: "Meglio un busto del Duce sul comodino che le vostre cooperative nel portafoglio." Sic! Sic! Signori miei, che dire? È il nuovo sport nazionale, ergo la gara a chi fa più schifo senza mai scendere dal palco! O no? Nel frattempo la Costituzione viene calpestata tra un’indennità e una 'fattura evaporata' e noi cittadini? Siamo lì, legati alle corde del ring, a fare da pubblico non pagante... ma tartassato!! O no?

mercoledì 9 luglio 2025

Ad aMO il softwer gli schifa...

In AMO sono spariti 500.000 euro, bòn: ma le fatture erano su carta, 'tutto regolare', parola di contabile. Nel 2025, l’approvazione delle spese passa ancora da timbri, penne e... santi in Paradiso: e dire che il direttore Berselli, prima di diventare DG, era IT manager da vent’anni; progetti europei, 10.000 righe di codice… e ora 'roghi per i computer'! Nel primo trimestre del 2025 hanno speso quasi 100.000 euro in software, ma essuno ha pensato di usarlo, SIC! E così, mentre i soldi evaporano, noi cittadini siamo lì, a respirare l’odore delle nostre tasse: quelle, state pur sicuri, non evaporano mai! Io non sono un santo, ma concettualmente parlando, se si vuole essere coerenti, la questione è questa: cascasse il mondo, loro incassano e noi paghiamo. A prescindere.

martedì 8 luglio 2025

Mezzetti architrave

D'estate si suda, ragazzi, c'è niente da fare. E c'è chi lascia un segno nella storia, e chi lo lascia sull'intonaco appena prima che venga giù tutto. Il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti si è autoproclamato "architrave del Paese", fresco di classifica tra i sindaci più graditi d’Italia: ma si sa, col favore dei sondaggi si reggono le fondamenta del nulla, o no signor Sindaco? Nel frattempo le colonne su cui poggia la città, ergo IMU, TARI, multe e 'inventiva fiscale', scricchiolano sotto il peso di bilanci creativi e tagli creativi, appunto! Il Paese? Una sorta di Pantheon che cede, dove gli dei sono scomparsi e gli 'architravi', compiaciuti si fanno i selfie. Quando il tempio crolla, Mezzetti sorride dal podio come se fosse al bar: "Aho', mo' scherzavo!".Il problema, caro signor Sindaco, è che qui non ride più nessuno: tranne lei e chi è come lei che incassate, a prescindere. Se si vuole essere coerenti, la questione è questa, o no?

lunedì 7 luglio 2025

La giostra del potere: paghiamo noi, girano loro!

Rosso, verde, bianco, arcobaleno o mimetico, il potere nel Belpaese, ha sempre la stessa faccia: di bronzo. Vi ricordate i 49 milioni della Lega (e le mie innumerevoli vigne sull'argomento?)? Truffa conclamata, sentenza firmata con tanto di patteggiamento, ergo rientro nelle casse dello Stato del maltolto, ma... in comode rate da ridere, tanto che, in caso di controversia con l'Agenzia delle Entrate, paradossalmente ci si potrebbe appellare al 'lodo Lega', ma tant'è... E vogliamo parlare dei 500mila euro spariti da AMO? Nessuna truffa dichiarata, ma stessa puzza del comando politico-morale e comunicativo: sono due facce dello stesso sistema di potere che, da destra a sinistra, maneggia soldi pubblici con una spudoratezza disarmante! E guardacaso i responsabili, quelli veri non pagano mai, anzi: vengono promossi, applauditi, incoraggiati a restare per senso di responsabilità. La morale? In Italia rubare non è peccato, semmai l’unico reato è... perdere il potere! O no?

domenica 6 luglio 2025

Fogna a chi?

Col pugno chiuso in una mano e la fiala di Pfizer nell’altra, la compagna consigliera Di Padova rispolvera lo spirito del ‘68 per regalarci un insulto vintage fuori tempo massimo: “Tornate nelle fogne!”. Peccato che, nel frattempo il partito che rappresenta abbia, a suo tempo sostenuto l’obbligo vaccinale, il green-apartheid pass e, ultimamente, persino il ReArm, ergo: altro che fogne, compagna l'impressinoe è che qui si scivola direttamente nel cortocircuito ideologico del ciufolo! Il compianto filosofo Pier Paolo Pasolini diceva che non c'è peggior fascista del sedicente antifascista: e aveva ragione! Infatti, come nel nostro caso, quando l’antifascismo si somma all’autoritarismo sanitario, resta solo la voglia di spegnere il megafono e accendere il cervello, ma ahimé è tardi, troppo tardi: la cosiddetta sinistra urla come una volta, ma comanda come la destra, o no? E se ti azzardi a dire "ma io non sono fascista", come ha fatto il consigliere comunale d'opposizione Luca Negrini, c'è mancato poco che la compagna gli rispondesse: "Zitto sorcio, ché sennò ti curiamo con l'idrante e i lacrimogeni!". Perché a ben vedere, oggi la fogna non è dove sei, è dove non voti PD. A prescindere, sic!

sabato 5 luglio 2025

Salvini: da padano a pontefice di coste

Francamente è imbarazzante che il ministro delle infrastruttuire nonchè dei trasporti, ovvero il padano Capitano-Salvini, ovvero il leader della Lega, ergo il partito che, su tutti era nata per dividere l’Italia sarebbe finito per.. costruire ponti? Ebbene sì, il Capitano non si smentisce poiché, come dice lui stesso a reti unificate 'il ponte si farà!': il suo è un 'punto d’onore'! E pazienza che per costruire questo benedetto ponte sullo Stretto (che non si costruirà mai), tra le altre robe, ha già tolto oltre un miliardo e mezzo di euro destinati alla manutenzione e alla sicurezza di circa 120 mila km di strade locali, sic! E con l’emendamento infilato nel 'DL Infrastrutture', basta con l’ansia da informativa antimafia: d’ora in poi servono prove più solide per escludere una ditta dagli appalti (anche se, nel frattempo pare che l'emendamento sia già stato bloccato da Mattarella). In ogni caso ha già detto che andrà avanti; pertanto per ora il Capitano vuole unire le due coste, ...o due cosche? E così l’autotrasporto, già strangolato da illegalità, ricatti e concorrenza criminale, diventerebbe ancora più vulnerabile, ma le associazioni di categoria tacciono o quasi_: e i prefetti annaspano! Cinzia Franchini, voce solitaria su una barchetta nel mare della legalità, urla nel megafono: “State regalando il ponte alle cosche!”. E il Capitano se la ride: perché chi comanda il ponte, comanda il flusso, o no? E del resto, se un tempo rubavi 49 milioni e sparivi, oggi basta un bac...ehm, una stretta di mano: o no?

venerdì 4 luglio 2025

Reset mezzettiano

Reset... quale? Mezzetti tira la catenella e dal cesso del PD spunta la nuova dirigenza di Amo: Reggianini, Bosi e compagnia cantante, ancora caldi e fumanti. Er sindaco bolognese de Roma dice che è tutto nuovo, dice che l'è tuttu un reset: e allora viva il reset! Stranamente però dal water-PD fuoriescono gli stessi nomi, le stesse facce, gli stessi controllori che... non hanno controllato, SIC! Solo che adesso puzzano un po'di più, o no? Nel frattempo, il sindaco di Carpi fa da parafulmine mentre dal cielo democratico piove merda su 50.000 euro dei suoi cittadini: nessuna azione di responsabilità, nessuna autocritica, solo la solita fogna sotto il tappeto anzi, nello scarico! E il nostro Sandrone? Sta lì, con la bocca aperta, a ingoiare, perché vedete, cari miei il reset, alla fine, finisce sempre nel culo degli elettori. O no?

giovedì 3 luglio 2025

A Carpi il parafulmine del PD

A Carpi la pioggia di merda è una tempesta democratica: il sindaco parafulmine protegge il PD, ergo confonde giustizia penale con decenza amministrativa: per lui, nessuno indagato, quindi nessuno colpevole? Epperò peccato che i soldi siano spariti davvero, e con loro ogni barlume di responsabilità, ma tranquilli: se il PD non paga, pagheranno i cittadini. Come sempre. Amen.

mercoledì 2 luglio 2025

Partorirai col Pos - Epis.1-:La montagna può attendere

In Emilia-Romagna, l’emergenza sanitaria si risolve così: i medici spariscono, ma i dispositivi restano e se sei in crisi, puoi inginocchiarti davanti a un totem elettronico, ergo se non ti salva, almeno ti fa sentire in colpa, sic! Praticamente da ieri, nei paesi dell’Appennino modenese, i medici d'emergenza non ci saranno più, ma l'Ausl ci rassicura: “i mezzi di soccorso avanzato restano disponibili” che, tradotto in montanaro: “arrangiatevi finché non arriva l’ambulanza da 40 km di distanza e, soprattutto d'inverno, sempre con la speranza che nevichi poco!" SIC! E la politica? Fa spallucce! E i cittadini? Chiedono scusa a uno schermo muto, ergo mentre il diritto alla salute si dissolve tra montagne silenziose e... sportelli automatici, sic! Benvenuti nella (poco civile) sanità anglosassone: cosa volete che vi dica?

martedì 1 luglio 2025

aMo ci sei cascato di nuovo...

Nel PD modenese il fallimento è una promozione, ergo 500mila euro spariti, controlli fantasmi, e chi ha fatto da scaldasedia viene incoronato segretario, SIC! Reggianini guida il partito come ha guidato l’aMO: dritto nel buco (del PD). Applausi. E il signor Sindaco romano de Bologna invoca il reset, ma intanto (loro) reinstallano sempre gli stessi. O no?