giovedì 4 dicembre 2025
Carpi, capitale dello scaricabarile!
A Carpi la sicurezza non è un problema, anzi: è un pretesto! Pd e cdx fanno squadra solo su una cosa: dare la colpa a qualcun altro! E così Righi, Bargi e De Rosa si passano il barile come tre camerieri incapaci, finché non finisce addosso a Tajani, che si ritrova sepolto dalle colpe del suo stesso partito il quale, ovviamente urla al tradimento, ma è inutile: qui tradire è l’unica forma di coerenza.
Intantp fuori, nei vicoli, i delinquenti se la ridono: loro almeno sanno cosa stanno facendo, sic!
Mentre i politici no: loro rubano solo il tempo, e lo fanno pure male, ahinoi!
A Carpi la sicurezza non crolla per mancanza di agenti, ma per eccesso di teatrini: e il solito scaricabarile, in questo caso bipartisan, sic! Signori miei, non so voi, ma qui la situazione scivola sempre più verso il basso, ergo sempre più giù: si salvi chi può! Amen.
martedì 2 dicembre 2025
La Meloni vuole riscrivere Kant..?
L’Esercito voleva studiare filosofia (a me già fa ridere così!), ma a quanto pare non per capire Kant: per usarlo come tappabuchi nelle conferenze stampa, sic!
Il governo s’indigna: "Come? Non volete aiutare i militari a pensare?"...ma la verità è che il Sistema non vuole soldati che pensano: bensì vuole intellettuali che smettono di farlo anzi, peggio; parafrasando il buon prof.Orsini, ci stanno convincendo che la guerra è inevitabile, e infatti stanno già cercando professori abbastanza obbedienti da spiegarci che morire per la NATO è 'filosofia applicata'!
Così la Meloni e i suoi ministri sognano un’Europa in cui la pace si fa in mimetica, a colpi di slide, poi arriva Spinelli, direttamente dall’alto, e gli tira in testa il Manifesto di Ventotene come fosse un giudizio universale e gli ricorda la cosa che temono di più:
che la filosofia serve a disinnescare i fucili, non a dargli una copertura morale!
E in questo Paese di pacifisti armati e guerrieri spirituali, il paradosso è sempre lo stesso: più parlano di pace, più ti conviene... 'mettere dei sacchi di sabbia vicino alla finestra'!
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità!
lunedì 1 dicembre 2025
In nome della pace, amen
L’Europa era nata per evitare la guerra: adesso la pace la spiana col ReArm, e la colomba la usa come tappetino per lucidare i missili, sic!
Putin, nella nostra vignetta, sembra quasi uno che ragiona che, per l'Uuccidente è già bestemmia di per sé, mentre dice: «Io attaccare Europa? Ridiculo! Se volete io mettere per iscritto, da!»
Quando è il 'diavolo' a chiederti di calmarti, significa che in paradiso hanno perso il manuale, o quasi! E Ursula? Von Der Leyen, la serva degli USA, che sibila: "Ssst, Vlady! Se scoprono che sono stronza e pericolosissima… e che mi pagano pure… mi tocca pure smettere!"
Signori, questa è l’Europa del 2025: un continente che fa la guerra per “difendere i valori”, cioè il PIL, e che prepara la pace come un sacramento: prima ti spara, poi ti benedice.
Amen, e avanti il prossimo.
giovedì 27 novembre 2025
La Mezzaluna di Sassuolo
A Sassuolo la guerra sulla "moschea dei Quadrati" non è religiosa, ma bensì è elettorale: ammettiamolo, su!
Ecco che da un lato abbiamo il sindaco Mesini, che tra un sorrisetto e un tappeto di preghiera finto ricorda all’opposizione che solo un anno fa si commuoveva davanti agli stessi fedeli: dall’altro Vandelli e Caselli, folgorati sulla via di via Damasco: allora integrazione, oggi 'invasione', o no?
Tragicomico? No, signori miei, tutto ciò è tipicamente italiano, altroché! Perché la vera destinazione d’uso in gioco non è quella del capannone, ma quella delle idee: sempre in saldo al banco della propaganda, sic! As-salāmu ʿalaykum" (la pace sia su di voi).
domenica 23 novembre 2025
C’è chi parla di “famiglia alternativa”...
...di ritorno alla natura. addirittura di libertà! Sic!
Poi scopri che per “natura” intendono un secchio pieno di merda da compostare nel bosco e per "libertà" una casa senza acqua, senza luce e senza muri sicuri!
Ma il problema, dicono, è lo 'Stato cattivo' che osa disturbare tanta felicità... 'compostata'!
È la solita favola italiana: quando c’è miseria, la si chiama "stile di vita", quando quando c’è incuria, diventa "scelta consapevole", infine quando interviene un giudice, allora sì, tutti a difendere la "famiglia tradizionale e felice del bosco".
Signori miei, in verità in verità vi dico che, ahimé la storia è più semplice e molto meno poetica, ergo del resto, ammettiamolo: chi di noi farebbe vivere i propri figli piccoli in condizioni che non augureremmo neppure a un cane randagio? E che mentre i cinni giocavano tra mosche e secchi pieni di merda, papà e mamma filosofeggiavano sulla 'purezza della vita selvaggia'!
Ma, vedete, noi italiani abbiamo un talento speciale: riusciamo a trasformare una (passatemi il termine) 'tragedia igienica' in un dibattito morale, un compost toilet in un eremo spirituale e un rudere (pericolante: il certificato di idoneità statica, è di lunedì scorso!) un manifesto contro il "sistema".
Peccato che sempre il "sistema", alla fine, abbia salvato solo i bambini, poiché del resto, tra vivere "liberi" in una latrina ecologica e sedersi su un cesso vero, la scelta, in pratica l’hanno fatta loro. O no?
venerdì 21 novembre 2025
Libertà di censura preventiva
Da una parte c’è Sergei V. Lavrov, uno che, nel bene o nel male, gira il mondo da decenni: manda segnali, minaccia, negozia e, soprattutto parla.
Dall’altra c’è il Corsera, che personalmente da' l’idea di informazione prefabbricata, montata in serie, fragile, fatta di pezzi che si incastrano solo se segui le istruzioni del padrone.
Ed ecco il miracolo del giornalismo italico: un’intervista che esiste, ma ahinoi non si può pubblicare, perché? Semplice: "Non ci piacevano due risposte...". E così il Corriere, con una dignità da ministero della verità versione discount, decide che il lettore va "protetto": protetto da chi? Da Lavrov? No: dalla possibilità di farsi un’opinione, altroché!
Ma in fondo è giusto così: nella nuova era del giornalismo italiano, l’intervista non serve a far emergere la realtà, ma a far confermare la nostra realtà, ergo quella preconfezionata, sterilizzata, autorizzata dal 'blocco atlantico' e servita tiepida in homepage.
E al diavolo la libertà di stampa: oggi conta solo la libertà di censura preventiva. Amen.
giovedì 20 novembre 2025
Lo scossone
Signori miei di pseudo-sx e, soprattutto di pseudo-dx, non so se ve ne siete accorti, ma in Italia c’è talmente tanta fame di notizie che, pur di non guardare l’economia che crolla, vi siete messi a discutere dello 'scossone proverbiale' del consigliere del Quirinale, sic! Il Paese trema? Macché: sarà stato il consigliere Garofani, appunto, che ha starnutito! E mentre la stampa si eccita per il... “quasigolpe” istituzionale, qui l’unico vero golpe lo fa il carrello della spesa, o no? Che ti svuota il portafoglio meglio di qualsiasi lista civica nazionale: altro che manovre istituzionali, ergo qui basta comprare il pane per far cadere qualunque governo!
Così Meloni e Bignami tremano, sì, ma non per il PD o per l'ex-PD Garofani, il Quirinale o la Russia: tremano perché sotto i loro piedi l’Italia dà colpi, come un inquilino esasperato che batte, col martello pneumatico sul soffitto: è il Paese che bussa, è la realtà che chiede udienza; ed è molto più spaventosa di qualunque retroscena.
Perché alla fine, lo scossone non lo darà Garofani, ma il conto del supermercato. O no?
martedì 18 novembre 2025
Salta che ti passa
L’Italia è stesa a terra come un fosse un tappetino. Sopra, Meloni e Tajani, in versione canguri isterici, le saltano in testa gridando slogan da stadio, convinti di guidare una nazione mentre fanno a pezzi ciò che resta. Ogni rimbalzo è un colpo e ogni colpo è un pezzo d’Italia che cede, sic!
E loro ridono, si divertono: ridono sempre, perché chi sta sopra non sente le ...'ossa che si rompono sotto', o no?
Destra, sinistra, rimangono degli ideali: a ben vedere roba oramai estinta.
La politica ormai è solo un circo di 'animali ammaestrati' dal solito turbocapitalismo predatore che applaude dal fondo, perché gli conviene che l’Italia resti schiacciata: così non può rialzarsi. O no?
Signori miei, sappiate che questa non è più una democrazia: è un 'materasso umano' per i saltelli del potere, sic!
Benvenuti nel Paese dove chi governa rimbalza, e chi vive… si 'spezza in due'! Amen.
sabato 15 novembre 2025
Il fumo del popolo a processo
A Modena non puoi più accendere la stufa, ma puoi ancora accendere un mutuo per pagare la bolletta. O no? Così il barbecue è diventato un 'atto criminale', la carbonella una 'minaccia per la democrazia climatica'.
E mentre i camini dei poveri vengono messi al bando, quelli delle industrie continuano a sputare scuse e merda a cielo aperto. Signori, ecco a voi la nuova giustizia ambientale: tu magari congeli per il bene comune, invece loro bruciano per il PIL: il bello è che la chiamano “transizione ecologica”, sic!
Sapete' Al vecchio vignettaro pare solo transizione, sì, ma di colpa: dal potere al cittadino, dal comignolo alla pentola. Così è se vi pare. Amen.
martedì 11 novembre 2025
Sanità: a Modena meno esami, più eternità!
No, non bastavano le liste d’attesa da calendario maya, i punti nascita chiusi, i medici di montagna estinti e i ticket su ogni respiro, non bastava proprio: adesso l’Ausl di Modena premia i medici di base che.. prescrivono meno esami! SIC!
Quindi, chi diagnostica poco, guadagna e chi si ammala,... costa troppo!
Se questo non + il mondo al contrario, è sicuramente la nuova frontiera dell’eccellenza: morire sì, ma in economia: il paziente come voce di bilancio, la malattia come errore contabile. Punto.
E mentre la sanità affonda tra le delibere, i direttori restano al timone, ben pagati per risparmiare sulla vita altrui: in fondo, hanno ragione loro, ergo più tagli, meno malati. Solo che i guariti non c’entrano niente! Amen
sabato 8 novembre 2025
Lapide di Stato: gli Estensi si rifanno il look patriottico
Anche a Modena, in Piazza Roma, si inaugura una nuova disciplina accademica: l’educazione alla contraddizione, sic!
Il professore? Be', Carlo Giovanardi in cattedra — o meglio, sulla scaletta intento ad avvitare al Palazzo Ducale una lapide che recita:
"Quello degli Estensi, uno degli antichi Stati che diedero vita all’Unità d’Italia...", traduzione: chi ci impiccava per ribellione, in realtà ci stava unendo, SIC!
Insomma, avete capito bene, la storia al contrario, ma versione deluxe: i duchi diventano patrioti, e i patrioti diventano disturbatori dell’ordine costituito! Amen.
Prosegue, quindi, il nuovo corso del revisionismo di governo: non serve più censurare la verità, basta seppellirla con una targa elegante e, a ben vedere l’operazione è riuscita: Menotti è morto due volte, la prima per mano del duca, la seconda per mano del... trapano!
In fondo, è questa la missione civica del presente: imparare a credere a due verità opposte senza sputare in faccia al marmo: è la libertà d’Italia, ma con il manuale delle istruzioni rovesciato. Purtroppo.
giovedì 6 novembre 2025
L'Islam a Manhattan
Se qualcuno 24 anni fa mi avesse detto mi avesse detto che New York avrebbe avuto un sindaco musulmano, gli avrei dato del matto!
Invece è successo, con l’Occident (dem) che applaude, il progressismo si commuove, appunto e magari Wall Street ora si infilerà la kefiah per farsi selfie con la tolleranza, sic!
Cosa volete che vi dica? I tempi cambiano: da “musulmano sospetto di terrorismo” a “musulmano testimonial di inclusione (e forse del gay pride?)”: a ben vedere è bastato un secolo di bombardamenti, un paio di guerre per la democrazia e una manciata di spot della Coca-Cola (mi vien da ridere)!
Oggi l’America si inginocchia… ma davanti ai simboli: un musulmano sindaco di New York è perfetto, ergo ricorda l’11 settembre e lo cancella nello stesso istante; incredibile!
Signori, è o non è il capitalismo che si traveste da multiculturalismo? Tu puoi pregare chi vuoi, epperò basta che la tua fede accetti la... pubblicità!
In fondo, è la parabola perfetta del mondo libero, no? Prima ti bombarda la casa, poi ti offre un mutuo per ricostruirla! Boh...
mercoledì 5 novembre 2025
Dio premia i 'buoni' e bruciai liberi?
Il maestro Giorgio Forattini è morto. È volato in paradiso, epperò quello con la moquette pulita, la poltrona Frau e il whisky d’annata. Dio lo accoglieo con un sorriso: “Benvenuto, qui puoi prendere in giro tutti, ma senza esagerare.”, ergo il paradiso delle vignette che fanno ridere senza far pensare.
Forattini lo seguivo fin da subito, cioè fin da quando lavorava per la Repubblica di Eugenio Scalfari: anche se, satiricamente parlando, non c'era confronto col il Male di Pino Zac, poiché diciamolo: Forattini è stato il campione della satira... 'perbene', ergo 'elegante', 'intelligente', ma 'addomesticata'in ogni dove, ergo la satira che si fa perdonare subito dopo aver punto appena-appena, quella che critica il potere solo per ricordargli quanto è simpatico. Lui.
Sotto, all’inferno, Charb e Cabu ridono ancora, anneriti e felici.
Loro non avevano la poltrona, solo matite e bestemmie.
E mentre Forattini brinda con Dio, loro ridono di noi, che ci accontentiamo di satira con il fiocco.
Il potere non teme le vignette che fanno ridere: teme quelle che fanno male.
E allora sapete che vi dico? Dio può tenersi i suoi Forattini, i suoi santi della satira moderata, i suoi comici da salotto: io resto giù, tra le fiamme, con Charb e Cabu: del resto, si sa, je suis Charlie!
domenica 2 novembre 2025
2/11/1975 - 2/11/2025
Cinquant’anni dopo l’Idroscalo, Dio ha finalmente capito di aver sbagliato. No, non a creare il mondo, ma a lasciarlo in mano agli... 'sviluppatori'! E così il Verbo si è fatto algoritmo, il desiderio si misura in visualizzazioni e la solitudine, che Pasolini invocava, è diventata un 'difetto di connessione'.
Dio non parla più per parabole, ma per pop-up.
E Pasolini, da qualche parte nel cielo del disincanto, cammina ancora, fratello dei cani, ultimo uomo che non ha mai chiesto e non chiede perdono, nemmeno a Dio, quando Dio finalmente si scusa: anche se è troppo tardi!
venerdì 31 ottobre 2025
La chiamano 'riforma', ma...
La chiamano 'riforma', ma a ben vedere sa tanto di 'addestramento': con la separazione delle carriere, la magistratura non sarà più un potere, ma un mestiere da canile: obbedisci, esegui e, se abbai troppo, ti tolgono la ciotola.
Meloni gioca a dominare la giustizia:"La magistratura deve stare al suo posto, non deve far politica", dice come fosse un cagnolino ribelle: ma il guinzaglio lo regge il fantasma di Silvio e ogni frustata è un “grazie” postumo al suo maestro di... impunità!
La vendetta è compiuta: il potere politico ha finalmente la sua giustizia… da compagnia: non ci resta che sperare nel referendum abrogativo, dove lì non sarà necessario il quorum.
giovedì 30 ottobre 2025
Benvenuto nel nostro mondo, Prof!
Non so voi, ma io mi son sempore chiesto: quale scienza rappresenta Burioni (e non solo lui)?
Insomma, qual è quella scienza che, a suo tempo, ha usato l’immagine del “sorcio”, del “topo” o del “ratto” come insulto, per stigmatizzare chi non si allineava alla narrativa dominante, ovvero i “no vax”? Che poi i no-vax, in fondo erano coloro i quali erano e sono “scettici”, chi poneva e pone ancora domande scomode!
Ammettiamolo, chi usa un linguaggio disumanizzante come quello di Burioni non è scienza, ma è sempre stato tipico tipico del potere che ha bisogno di animalizzare il dissenso per sentirsi legittimo. Punto.
E così, signori miei, dopo dieci anni a spiegare la scienza ai sorci, il Professor Burioni ha deciso di scendere nelle fogne: dice che era stanco di essere una sputacchiera, ma tranquillo, Prof, dalle mie parti il fango è di casa, e almeno qui la libertà si 'beve meglio'!
Benvenuto nel mondo che hai disprezzato, quello dove si disegna, si dubita e si sopravvive, nonostante tutto: tra un like che scappa e un algoritmo che crolla, c’è sempre posto per un sorcio in più.
Cin cin, Prof!!!
mercoledì 29 ottobre 2025
Addio alla M.E.M., il cuore tecnico della Valle del secchia
A Roteglia abbassa la serranda la MEM, il magazzino che aveva tutto — ma proprio tutto — per far girare le mani e le macchine di mezzo Appennino.
Non era una semplice ferramenta: era il punto di rifornimento per chi lavora davvero.
Ceramiche, contadini, movimento terra, falegnami, elettricisti, meccanici… tutti prima o poi passavano di lì.
Motivo ufficiale? Questioni interne e scelte aziendali, che è giusto restino riservate.
Motivo reale? In Italia tenere aperta un’attività che serve la produzione costa più che chiuderla.
E così, nel silenzio, si spegne un centro che teneva in piedi l’economia reale — quella fatta di bulloni, sudore e dignità.
Al suo posto, forse, arriverà l’ennesimo e-commerce “Prime”, con consegne in due ore e viti prodotte da chi non sa nemmeno a cosa servano.
Addio, MEM: avevi tutto, anche l’anima del lavoro.
Solo che, in questo Paese, l’anima non è più nel listino prezzi.
E per chi ci lavorava, come mio fratello, a quarantasette anni suonati, la chiusura non è solo una notizia: è una porta che si chiude su un mestiere, su una competenza che nessuno vuole più pagare, ma di cui tutti, un giorno, sentiranno la mancanza.
Perché senza chi sa aggiustare, prima o poi, si rompe tutto. Anche il Paese.
martedì 28 ottobre 2025
Arriva il siero che si moltiplica da solo
Ormai è chiaro: l’emergenza non c’è più e da mo.
Eppure, in nome dell’emergenza, ci viene somministrato un siero senza test completi, come lo è già stato, a suo tempo epperò con la promessa che “fa tutto da solo”.
E così la scienza si autocelebra, i 'medici' inseguono la gloria tecnologica, e voi cittadini diventate cavie volontarie di un esperimento globale: il vaccino si moltiplica, ma non moltiplica la prudenza anzi, fa esattamente il contrario e chi osa dubitare è costretto a rifuggire davanti all'ennesimo fialone che promette salvezza: solo che la salvezza è già in offerta, e il prezzo lo stabilite voi… in ansia e fede cieca, sic!
Ormai il fondo è stato toccato da tempo: e pare che chi lo governa ci stia comodo.
sabato 25 ottobre 2025
La fucilazione della coscienza
A questo punto si potrebbe dire: dalla Crociata al cash è un attimo! C’erano i fanatici religiosi, ora abbiamo i fanatici sanitari: prima minacciavano i non allineati in nome della scienza, ora si scopre che la loro fede era a interessi variabili, ergo non era una guerra al virus, ma una campagna di marketing con la pistola morale puntata alla tempia.
E così chi invocava il plotone, oggi scopre che la mira non era poi così buona.
Le parole sparate a reti unificate tornano indietro come schegge: “obbligo”, “sanzione”, “green pass”.
Oggi il plotone è composto da chi ha pagato il conto sulla propria pelle e la scienza, quella vera, guarda in silenzio.
Non c’è sangue in questa vignetta: solo inchiostro e memoria: è il richiamo che nessun ministero potrà mai registrare.
giovedì 23 ottobre 2025
Effetti collaterali: perdita irreversibile di empatia
Il Sistema ha trovato la cura definitiva per gli effetti collaterali: negarne l’esistenza!
Più economico di un richiamo, più rapido di un’indagine.
Oggi non serve più nascondere i morti: basta dire che stanno bene, ergo dalla carta stampata ai talk show, è in corso il più grande esperimento di gaslighting collettivo della storia: se tossisci, sei ansioso; se zoppichi, sei complottista; se chiedi giustizia, hai bisogno di uno psicologo!
La nuova scienza non osserva, corregge la realtà e se il corpo protesta, niente paura: è solo un problema di 'percezione'.
Così, a reti unificate, milioni di telespettatori partecipano alla terapia di gruppo più grande del mondo:
il paziente è la verità, e il medico è il televisore.
Ma i sorci lo sanno meglio di tutti: il Sistema è sano: sì, sano come una tomba; perché non sente più niente. O no?
martedì 21 ottobre 2025
Il vigile del buonsenso e il vecchio della movida
A Modena il potere ha perso il ritmo, ma continua a ballare da solo: Muzzarelli, che per anni ha tenuto la musica alta, adesso si lamenta dei decibel e accusa il nuovo sindaco di voler spegnere la festa.
Mezzetti, da parte sua, fischia e multa come un vigile zelante, convinto che basti un’ordinanza per cambiare una cultura intera.
Così, mentre il “Sistema Modena” suona sempre la stessa canzone, uno cerca di abbassare il volume e l’altro di riprendersi il microfono, risultato: la città resta sveglia, ma non si diverte più.
venerdì 17 ottobre 2025
Che deh? Il Vernacolo lo ristampano nemmen pe’ i morti?
Un tempo esisteva un pubblico che cercava la satira: un ceto medio colto, ma popolare che comprava riviste, frequentava edicole, e sapeva leggere tra le righe.
Oggi quel pubblico si è disperso tra social, meme, e umorismo di consumo rapido, risultato? Impoverimento culturalmente e linguistico, poichè la satira presuppone ironia, memoria e spirito critico. Punto.
La sensazione è che di conseguenza il pubblico si è polarizzato e chi fa satira come il sottoscritto, oggi rischia di essere “bollato” come nemico di una parte o dell’altra.
E così anche il Vernacoliere, che ho avuto l'onore di collaborare per svariati anni chiude, ultimo superstite di una specie estinta: il giornale satirico cartaceo italiano.
Non lo ha ucciso la censura, né la politica, ma lo ha ucciso l’indifferenza: quella che si traveste da ironia social, da indignazione istantanea, da like solidale.
Il Vernacoliere di Mario Cardinali muore dopo anni di eroica sopravvivenza, stampato con inchiostro, sudore e parolacce: non aveva padroni, non chiedeva finanziamenti, non cercava la verità; semmai la prendeva a calci nel culo.
Non pagava (è vero!), ma almeno non prendeva ordini da nessuno e oggi è già un lusso rivoluzionario.
Con lui se ne va l’odore dell’inchiostro mischiato alla bestemmia, l’arte della risata sporca, quella che faceva male, ma ammettiamolo, curava l’anima.
Che dire? In Francia hanno Charlie Hebdo, in Italia abbiamo i meme con la faccia di... Crozza: poveri noi!
Il Vernacoliere non era perfetto: era volgare, anarchico, incazzato, ma era vivo! E oggi che è morto e ci accorgiamo che la satira non fa più ridere, perché non fa più paura.
Addio, vecchio bastardo: se l’Italia non ti merita, almeno la Storia ti riderà dietro, come facevi tu con lei.
mercoledì 15 ottobre 2025
La ribellione secondo...chi?
A quanto pare dalle parti di Modena basta cambiare il vocabolario: il terrorismo diventa “resistenza”, il massacro “ribellione” e chi sgozza civili, merita la cittadinanza onoraria, o sbaglio?
Insomma, non so voi, ma il punto è che a Gaza, come in Ucraina, cosi come negli oltre 50 conflitti nel mondo, ecco ciascuno dei due contendenti si sente in diritto di accoppare e, legittimamente oltretutto!
Bisognerebbe invece fargli presente, a loro e a tutti quelli che si sentono in diritto di qualcosa, che nessuno ha diritto a un bel niente su questa terra, tanto meno di accoppare, e che i diritti, casomai, ce li prendiamo noi in libera licenza per darci il potere di fare quello che ci va, o no?
Ma si tratta di un discorso troppo schietto per convincere uomini e capi di Stato, i quali non sanno far altro che reclamare, cioè gridare forte, gridare assai: ben sapendo che è questo il fondamento ultimo di ogni autorità, altro non ce n'è.
Così la pace diventa una sorta d’indignazione, epperò a prezzo politico: magari con il patrocinio dello sclerotico col ciuffo buffo e la benedizione dell’attivista della domenica. Mi vien quasi da ridere (per non piangere)...
martedì 14 ottobre 2025
La memoria a dose controllata
Oggi tutta l'opposizione e i suoi accoliti indignati per la Ministra delle pari opportunità, Roccella: dalla Senatrice a vita Liliana Segre difende le “gite della memoria”, alla Schlein che invoca la “dignità della storia”; e il coro si alza compatto contro il revisionismo. Ok, ebbravi, applausi...epperò peccato che gli stessi indignati, appena ieri si schierarono con le misure restrittive e la campagna vaccinale, posizione che molti (tra cui il sottoscritto!) percepirono come discriminatoria, oppure famosi influencer marcassero i tavolini dei bar come i recinti di un lager sanitario: “riservato ai purificati”. Peccato che chi oggi piange la discriminazione di ieri, ieri discriminava con passione civile, sventolando un QR code come fosse un lasciapassare per la moralità.
La memoria, in Italia, funziona come il vaccino: serve una dose ogni tanto, giusto per sentirsi migliori.
E guai a chi rifiuta la somministrazione: diventa subito un sorcio- negazionista, un appestato, un ebreo dell’igiene pubblica. O no?
domenica 12 ottobre 2025
La colomba marcia
Il Comitato Norvegese ha premiato la pace… che non c’è: alzi la mano chi sostiene che tal María Corina Machado abbia mai fermato guerre, abbia mai disarmato eserciti, abbia mai aperto trattati...come invece ha fatto Trump!
Ok, è una dissidente brava e coraggiosa, sì, ma, signori miei, di pace non ne ha firmata neanche una, che sia una!
Il suo Nobel potrebbe essere visto più come un "Premio contro la Dittatura", tuttavia la sensazione è che sia stato travestito da 'riconoscimento pacifista', o no? Personalmente serve a dire al mondo: "Ehi, guardate, noi occidentali siamo buoni, perchè stiamo dalla parte giusta!": mentre il Venezuela affonda nella fame, nelle sanzioni e nella paura,.. già!
Trump non lo sopporto, è rozzo, arrogante, cambia idea ogni secondo giorno, ma sorprendentemente non belligerante e da sempre: forse avrebbe dovuto bombardare di più per meritare il Nobel per la pace, come fece, a suo tempo Obama, il quale ottenne il Nobel ma che successivamente bombardò più di 7 paesi, ampliando conflitti e tensioni!
Morale? Be', diciamo la verità: oggi il Nobel per la Pace non premia chi costruisce ponti, ma chi piace ai palazzi e la pace, quella vera, resta un uccello che tiene un cartello con l’hashtag del giorno e oramai non vola più: sfila in parata, beccando briciole di gloria. O no?
sabato 11 ottobre 2025
La pace non si baratta (cit.)
Hanno firmato la tregua come si firma un contratto d’affitto: cauzione in cadaveri, caparra in menzogne..
Quasi duemila prigionieri da una parte, qualche cadavere dall’altra: e tutti lì che si congratulano, con l'odore del sangue ancora fresco sulle tastiere.
Sui social sventolano cuori e colombe, ma anche la colomba, epperò quella vera, si scontra dall’arrivo della Francesca Albanese, la quale insegue con la bandiera dell'ONU urlando che “la pace non si baratta!”; mentre un terrorista in ritirata le chiede se, a questo punto vuole il "divorzio".
E intanto immaginiamo Trump, Netanyahu e gli altri architetti del disastro si scambiano strette di mano, brindando con l’acqua benedetta del ...cinismo. signori, è la nuova pace mondiale, ergo si consegna in scatola, epperò non si accetta il reso! Sic!
giovedì 9 ottobre 2025
La madre cristiana e il suo governo all'Aia...
"Io, Tajani, Crosetto e l’amministratore delegato di Leonardo siamo stati denunciati alla Corte penale internazionale per concorso in genocidio."
E lei, la madre cristiana, invece di vergognarsi, si vanta del primato storico! Insomma, come se aver portato l’Italia davanti all’Aia fosse un riconoscimento di merito, non una macchia indelebile sulla coscienza nazionale, di tutti noi!
Esagero se, a ben vedere oramai si può dire senza timore: la "madre cristiana" è ufficialmente diventata la "madre criminale"? Posso?
No, perché qui, cari elettori di destra, il governo della madre cristiana ha superato e di gran lunga quello del Vile Affarista, Mario Draghi, l’architetto del green (apartheid) pass, l’uomo che divise gli italiani e tolse libertà e diritti a colpi di QR code e infamia digitale, o no?
Ecco, con la Meloni abbiamo semplicemente fatto un salto di qualità: dal controllo sanitario, alla complicità nei massacri, dalla morale ipocrita ai missili 'benedetti'; il tutto, ovviamente, in nome dei "valori occidentali"!
Benvenuti nel nuovo buio della Repubblica: quello che non ha più bisogno di censurare, perché si autogiustifica pregando. O no?
mercoledì 8 ottobre 2025
Due mostri allo specchio
Netanyahu parla di vendetta, Hamas di giustizia: due parole diverse per lo stesso sterminio.
L’uno bombarda in nome della memoria, l’altro uccide in nome della fede, ma lo specchio li confonde, come confonde sempre chi crede di essere nel giusto.
E così, a forza di specchiarsi nel sangue, non si distinguono più, ma solo le vittime, quelle vere non dicono nulla:
non hanno più voce, né vendetta, né giustizia, a prescindere. Così è se vi pare.
martedì 7 ottobre 2025
Bollo italico
Mentre la Spagna paga il volo ai suoi attivisti, invece l’Italia paga il carburante dei missili. A Madrid i volontari tornano a casa, a Roma li fanno tornare in tasca.
Repubblica Italiana: zero umanità, ma tanto traffico d’influenze.
venerdì 3 ottobre 2025
Flotilla sindacale
Allora, se non sabaglio fino a ieri i cosiddetti No Vax erano scemi, invece oggi i marinai della Flotilla sono eroi.
Strano, ergo in entrambi i casi c’era gente che rischiava reputazione e vita sociale, ma se gli uni li hanno messi alla gogna, gli altri li hanno messi sul piedistallo: forse perché ribellarsi al Green (apartheid) Pass non era abbastanza “facebookabile”? O perché non c’erano fregate israeliane da sfidare, ma solo baristi-sceriffi?
La verità è semplice: non esistono cause “nobili” e cause “infami”, ergo semmai esiste la libertà, che dovrebbe valere sempre, o no? E badate bene, 'libertà' non significa fare quello che si vuole, ma libertà nei limiti della Carta, a prescindere.
Epperò, purtroppo il Sistema, con l'appoggio incondizionato dell'informazione mainstream, ha già deciso: Gaza è tragica, Green (apartheid)Pass è comica; così la stessa crepa nel Sistema, a seconda dell'informazione mainstream, diventa un atto eroico o un rutto da bar.
E allora sì, la Flotilla merita rispetto, ma ricordiamoci che chi si è ribellato alla infame, quindi incostituzionale 'tessera verde' ha fatto la stessa cosa: ha rivendicato legittimamente un diritto inalienabile e lo ha fatto rischiando sulla propria pelle, solo che l’hanno dipinto da sorcio. Oggi navigano in mare aperto, ieri ci affogavano nei meme.
Perché nel mondo nuovo non servono i cannoni: per affondare un dissidente, basta una risata.
giovedì 2 ottobre 2025
La Flotilla del Sistema
Landini e i sindacati-compagni di merenda, hanno trovato la rotta: la Flotilla del Sistema!
La nave è carica di poltrone, bandiere PD e ...accordi-farsa, mentre in mare i lavoratori affogano, ma... cazzi loro: la polena-Toumberg se la ride e fa l’ombrello, tié!
Il sindacato non difende più chi lavora, ma difende solo se stesso (e da mo!), questa è la vera verità!
Quindi, signori miei, benvenuti nella nuova... 'marineria sindacale': tutti a bordo del potere, tutti giù a picco gli altri! Così è se vi pare.
mercoledì 1 ottobre 2025
A Reggio Emilia, dall' Albanese lezioni di pedagogia con il machete
Non so voi, ma come 62enne io mi ricordo che negli anni ’80 ci si strappava i capelli per i Duran Duran,e oggi? Be', oggi dalle parti di Reggio, pare che ci si strappi i capelli per la relatrice ONU per la Palestina, Francesca Albanese, sic!
Allora erano i lustrini pop, oggi si umiliano le istituzioni. In sala, il sindaco balbetta come un fan minorenne davanti a Madonna, ma invece di reggiseni volano slogan su Hamas partigiana, sic! Il divismo è tornato, solo che al posto delle boy band ci sono i tagliagole, i quali..."vanno capiti!" dice sempre l’Albanese! E intanto a terra rotolano teste di civili con la kippah, ma guai a chiamarlo massacro: è 'pedagogia armata', 'storia in diretta', 'resistenza spiegata a colpi di machete'! In Italia ci si commuove, si applaude, si distribuiscono cittadinanze onorarie, così il decollamento diventa seminario, e la platea esce soddisfatta: finalmente abbiamo capito i terroristi. Peccato che loro abbiano già capito come tagliarci la gola!
lunedì 29 settembre 2025
Compagni...ma de che?
Sbaglio, o gli stessi che oggi piangono per Gaza e sventolano il Grosso d’argento della solidarietà, ieri ti avevano chiuso in casa tre mesi, ti avevano imposto la infame tessera verde per lavorare, subordinata da un farmaco notoriamente sperimentale da inoculare nella carne viva delle persone, oppure da un tampone a 15 euro per comprarti un caffè?
E così abbiamo che il nostro sindaco Mezzetti, in occasione del Dig Festival, consegna alla relatrice ONU Francesca Albanese il Grosso del 1226, mentre con l’altro piede cerca di chiudere l’armadio pieno di scheletri: lockdown, green pass, obblighi vaccinali e caccia ai novax, mentre la Albanese invoca “compagni mobilitatevi!”, ma in municipio i compagni veri non si trovano più, e da mo: al massimo ci sono amministratori che prima ti imponevano la infame tessera verde per un caffè, appunto e adesso posano da liberatori dei popoli oppressi, SIC!
A Gaza la libertà, a Modena la sorveglianza sanitaria: la coerenza è un optional, da tirare fuori solo quando serve fare passerella. Alla fine resta la domanda: se i diritti sono universali, come mai finiscono sempre nell’armadio insieme alle siringhe usate? Chiedo per un amico.
sabato 27 settembre 2025
I martiri del capitalismo di provincia: tutti saltano… tranne uno!
E così la Corte dei Conti ha fatto esplodere l’operazione Aimag-Hera con una bordata che non ammette aggiustamenti: mancano motivazioni analitiche, alternative non considerate, trasparenza zero, e perfino l’ombra di una gara “a doppio oggetto” è scomparsa nel nulla: in altri tempi qualcuno avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni, ma tant'è...
Ma questi son altri tempi, dove non solo ci si vergogna per la figuraccia anzi, si rilancia la questione! E così i “martiri del capitalismo di provincia”, ergo Ruggiero, Valentini e compagni di merenda si sono lanciati contro il muro giudiziario con le loro bombe giuridiche (“no gara”, “bilancio ignorato”, “convenienza negativa”) sperando in un’esplosione politico-redditizia. Ed ecco che gran parte del Pd delle Terre d’Argine ha deciso di seguirli, firmando note, invocando compattezza, imbellettando rinunce, ma ecco che un “martire” non si è presentato sulla linea del fronte: Zanotti, da Novi, si è voltato, ha tirato il freno a mano e si è defilato. Mentre tutti saltano, lui resta a osservare col suo: “scusate, ma secondo me il conto lo paga chi resta vivo”.
Ecco le conseguenze: i martiri si auto-inceneriscono per Hera, ma chi ha buon senso, o paura di fare figuracce, evita di finire con le tasche vuote e i conti da saldare.
Morale. a ben vedere nel Pd dell’area carpigiana, la solidità sembrava un cappotto cucito su misura, ma a Novi se lo sono tolto all’ultimo minuto. Il risultato? I martiri del capitalismo… tranne uno!
venerdì 26 settembre 2025
I kamikaze bipartisan
Dalla Bassa modenese allo Stretto di Messina, il copione è lo stesso: la Corte dei Conti boccia, i politici rilanciano. A Carpi e Mirandola i “martiri del capitalismo di provincia” si cingono di... 'candelotti' chiamati “No gara”, “Antitrust”, “Danno erariale”. E dall’altra parte del Paese, il ministro Salvini, invece di posare la prima pietra insieme a siciliani e calabresi, si allaccia al busto... la dinamite del Ponte sullo Stretto.
Tutti 'kamikaze', ordunque, tutti pronti a immolarsi non per il bene comune, no, ma piuttosto per consegnare il bottino a qualcun altro. E i cittadini? Loro restano a guardare, sapendo già chi pagherà i ricorsi, sic!
mercoledì 24 settembre 2025
Missione suicida: salvare Hera!
Hanno ricevuto la bocciatura più sonora della Corte dei Conti, ma non arretrano di un millimetro. Anzi, rilanciano. Paola Ruggiero e Gianluca Valentini si presentano come i nuovi kamikaze del pubblico locale: cintura esplosiva di delibere, pareri farlocchi e illusioni di grandezza, pronti a immolarsi non per un ideale, ma per l’altare di Hera. La Corte li aspetta come un muro di cemento armato, mentre i cittadini restano dietro le transenne a chiedersi: chi pagherà i cocci?
martedì 23 settembre 2025
A Modena, dalla filosofia alla propaganda il passo è breve
Modena,la scorsa settimana c'è stato il Festival della Filosofia, ma sul palco non c’erano Aristotele o Kant, c'era pure il sindaco di Modena, Mezzetti ... in versione tribuno da piazza!
Doveva portare i saluti istituzionali, invece ha preferito l’arringa su Gaza: risultato? Un evento culturale trasformato in comizio politico, con tanto di slogan “Risvegliati Israele!”.
E così anche ieri, mentre in piazza si urla (giustamente, anche se un po'troppo tardi, sic!) di genocidi lontani, in città ci sono salari da fame, bollette che strangolano e ticket sanitari che pesano più delle bombe.
Quindi cosa abbiamo avuto? Personalmente credo che abbiamo avuto certamente la filosofia, epperò sostituita dalla propaganda a buon mercato.
E in mezzo al teatrino, perfino Hamas – ridotto a macchietta satirica – sembra più onesto: “Fate strada, questa è roba da grandi!”.
La morale? A Modena, anche la filosofia finisce sotto le pezze al culo dell’operaio. O no?
sabato 20 settembre 2025
Opposizione a Modena: la stessa voce, lo stesso stomaco
Quando maggioranza e opposizione, ergo Lenzini(PD) e Negrini(FdI) affidano la propria comunicazione alla stessa agenzia, non serve più distinguere chi governa da chi protesta: parlano insieme, mangiano insieme, digeriscono insieme e ruttano assieme! A Modena l’alternanza è diventata fusione a freddo: un unico megafono che spara veline gemelle, pagate coi soldi pubblici!
Altro che democrazia: qui l’opposizione è solo l’eco ben retribuita della maggioranza, ergo il bello è che oramai non ci si vergogna più di nulla. O no?
giovedì 18 settembre 2025
Festival della Filosofia, edizione 25: “Educazione civica calibro 9”.
'Paideia', ovvero la formazione del cittadino, ergo nei libri dovrebbe servire a crescere uomini liberi, consapevoli, critici.
Ma ahinoi nell’aula di quest’anno, Platone e Aristotele finiscono sotto i piedi della maestra Meloni, troppo bassa per arrivare alla lavagna dove campeggia un solo teorema: “Aumento spesa militare 5% entro il 2035”.
Gli studenti non hanno quaderni, ma fucili distribuiti da Crosetto, in versione bidello panzuto che spaccia armi al posto delle merendine. Così la lezione di filosofia si riduce a un corso accelerato di sopravvivenza: niente logica aristotelica, solo la grammatica del riarmo.
La paideia si trasforma in parodia: non più educazione al pensiero, ma addestramento al consumo di bilanci militari. E intanto, ci immaginiamo la compianta Nicolina Borsari che scuote la testa, testimone sconsolata di un Paese che preferisce missili ai maestri.
Festival della Filosofia, edizione 25: “Educazione civica calibro 9”.
lunedì 15 settembre 2025
A Sassuolo il Funambulo 2.0, tra muezzin e meme
In Italia si discute di moschee come se fossero il problema principale, mentre le città cadono a pezzi e le fabbriche cercano braccia che nessuno vuole muovere: perché, si sa, da noi i “lavori umili” non li fa nessuno: troppo sudore, troppo cemento e troppo poco Instagram.
Intanto, i figli li cresciamo come peluche da salotto: guai a fargli sporcare le mani, guai a chiedergli sacrifici, risultato? Genitori zerbino, figli debosciati, e un sindaco costretto a fare l’equilibrista tra moschee, fabbriche e cittadini arrabbiati.
Il filo è sottile, ma non per colpa dei migranti o del muezzin: è sottile perché sotto c’è un vuoto pneumatico fatto di ipocrisia, paure e bamboccioni col ciuccio.
E allora la domanda non è se avremo il minareto a Sassuolo, ma chi avrà il coraggio di dire ai nostri “principini” che il vero degrado non è la moschea: è la mamma che gli rifà il letto a 30 anni. O no?
domenica 14 settembre 2025
Torna il terrorismo mediatico
L’OMS avverte: la prossima pandemia può scoppiare ovunque e in qualsiasi momento. Ma intanto i governi, invece di rafforzare la sanità pubblica, corrono ad aumentare le spese militari e ad accumulare debiti per “difendersi” dalla minaccia di turno.
Il risultato? Un mondo pronto a combattere guerre, ma sempre disarmato davanti ai veri pericoli globali.
Nessuna bomba ci salverà da una pandemia, né tantomeno dal bombardamento quotidiano di propaganda e paura che l’informazione mainstream spaccia come inevitabile destino. O no?
sabato 13 settembre 2025
La cavalcata della serva sciocca
Cavalcare una pistola americana come fosse un cavallo da rodeo: ecco l’arte politica italiana al tempo della Meloni.
C’è un ragazzo morto, ci sono libri e quaderni sporchi di sangue, ma il punto è sempre lo stesso: trasformare ogni tragedia in spot elettorale.
"Non ci faremo intimidire!", urla la premier, con la faccia soddisfatta di chi scambia la canna di un’arma per un podio.
Ma non è un proiettile "di destra" o "antifascista" ad aver ucciso Kirk, ma è il proiettile dell’America armata, quello che vola dalle scuole del Texas alle piazze italiane, travestito da modello culturale.
E noi? Be', noi siamo sempre pronti a cavalcare l'ennesima tragedia, come un popolo colonizzato che si crede un cowboy, sic!
Il risultato è grottesco: un’Italia che rischia di diventare Disneyland con le pistole, convinta di essere forte mentre gioca al piccolo alleato fedele.
Ecco, rimaniamo italiani, rimaniamo disarmati, signori miei, perché a furia di cavalcare le pistole degli altri, si finisce sempre col fare la figura degli asini o, peggio quelli dei 'servi sciocchi': a buon intenditor...
giovedì 11 settembre 2025
World TraMo Center
Due torri crollano sotto i colpi della verità: la Torre-Bosi e la Torre-Reggianini.
Costruite in fretta e male, fatte di cartapesta, foglie di fico e "eccessi di fiducia", resistono al vento ma non al primo urto della realtà.
Eccolo Mezzetti, sindaco-demolitore, che brandisce la palla di ferro della chiarezza. Altro che Avviso Pubblico e conferenze stampa imbellettate: qui basta un colpo e il castello di bugie implode.
Il problema? Quelle torri non erano vuote. Dentro ci stava la credibilità delle istituzioni, la fiducia dei cittadini, i soldi dei modenesi. E mentre crollano, dal Pd s’alza solo un coro di tosse nella polvere.
Lezione: quando costruisci grattacieli sulla sabbia, alla fine non serve un attentato. Basta la verità.
mercoledì 10 settembre 2025
Stefano Benni se n’è andato...
Stefano Benni se n’è andato, ma la sua immaginazione resta tra noi come un bar aperto 24 ore su 24, dove i personaggi più assurdi e teneri continuano a parlare, bere, litigare e ridere. Nella sua satira c’era sempre un fondo di malinconia, e nella sua malinconia sempre una risata pronta a esplodere. La vignetta lo ritrae dove probabilmente sarebbe felice: al “Bar Sport” eterno, circondato da figure impossibili eppure verissime, a scrivere ancora una battuta, un gioco di parole, un racconto che trasforma il mondo in favola. Forse è questo il segno indelebile che lascia: la certezza che ridere e pensare possano anzi, debbano andare insieme.
domenica 7 settembre 2025
A Carpi guardano il ladro, nessuno all'iceberg
A Carpi come altrove, destra e sinistra litigano a parole, ma in fondo sono le due facce della stessa medaglia dove il dibattito sulla sicurezza sembra tutto concentrato sulla punta dell’iceberg: pattuglie, telecamere, allarmi contro gli stranieri. Ma sotto la superficie si nasconde la parte più grande e ingombrante: salari da fame, welfare che si assottiglia, quartieri dimenticati, sfruttamento della manodopera migrante e frustrazione di chi già vive qui.
La paura diventa così un sintomo, non la malattia. E mentre la politica gioca a fare i pompieri sulla punta dell’iceberg, nessuno sembra voler guardare in faccia la massa di ghiaccio che ci sta facendo affondare tutti insieme. O no?
venerdì 5 settembre 2025
SNN: sopravvivi se paghi, muori se voti
L’Italia taglia posti letto come fossero rami secchi, ma peccato che a cadere sono i... pazienti!
Il nuovo “scudo penale” varato dal governo della madre-cristiana, salva i medici, purché non siano troppo incapaci e scarica tutto sulle strutture che, guardacaso sono già spolpate dai tagli, oramai decennali!
Risultato? Un ospedale che cura solo chi può pagare, mentre il cittadino comune diventa carne da... corridoio!
Meloni sorride, forbici in mano: dice di tagliare gli sprechi, ma in realtà taglia le flebo.
Il medico si scrolla di dosso la responsabilità, e il privato brinda con champagne (costose compagnie assicurative permettendo: “Missione compiuta, l’ospedale pubblico è morto”.
Ecco il nuovo sistema sanitario nazionale: un camposanto con ticket. O no?
martedì 2 settembre 2025
Open -day al tritacarne
Da quello che emerge dai video-denuncia del quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro, emerge che la pandemia ha lasciato molti segreti tra le pieghe dei protocolli sanitari e delle pressioni politiche.
La vignetta non vuole fare gossip: punta dritta al cuore di un paradosso tragico, ergo giovani trasformati in numeri, consigli scientifici piegati sotto il peso di ordini dall’alto, e un sistema che sembra più interessato a macinare consenso che a proteggere vite. Così è se vi pare.
Se il dolore delle vittime deve insegnarci qualcosa, è che la scienza non è un tritacarne, e i giovani non sono carne da macello: eppure, nella realtà, a volte sembra che tutto sia stato ridotto a metafora.
Noi lo trasformiamo in satira feroce, perché la satira è l’ultima difesa contro il cinismo di chi governa con le paure altrui.
Giovani dalla speranza inghiottita, consigli scientifici piegati: dal tritacarne escono monete, ma nessuno sembra soffrire tranne chi entra: il politico senza volto spinge la leva, il futuro è macinato.
La satira non perdona, la realtà a volte sì.
domenica 31 agosto 2025
Dal partito del popolo al partito delle poltrone, è Festa!
A Modena, la Festa dell’Unità non esiste più: resta solo un tornello con scritto Green Finance Pass. Da un lato gli operai respinti, dall’altro Elly Schlein che entra col biglietto “Gold”, in una mano il manuale Goldman Sachs, poltrona legata in vita come fosse un’ancora di salvezza!
Sopra, tra le nuvole, Berlinguer e Gramsci guardano la scena e scuotono la testa...
Ecco, sappiate che qui satira qui non inventa nulla, ergo semmai fotografa una realtà: un partito, il Partito Democratico nato per difendere gli ultimi, si ritrova oggi a difendere il proprio posto, trasformando la Festa dell’Unità in una farsa di potere e sgonfiando ogni residuo di comunità; infatti poca gente nei ristoranti, poca gente tra gli stand e dibattiti tristemente autoreferenziali, almeno più del solito, insomma non c’è più popolo... solo biglietti “Gold” e poltrone blindate! O no?
E se immagino che Berlinguer dall’alto urla “Vergognatevi!”, il vero problema è che quaggiù non c’è più nessuno ad ascoltarlo. O no?
giovedì 28 agosto 2025
E' Stato solo un crimine contro l'umanità
Poi non diteci che “non potevano sapere”: lo sapevano eccome!
Insomma, lo sapevamo noi, semplici cittadini che leggevamo dati, rapporti, segnalazioni...figuriamoci se non lo sapevano loro, riuniti nei palazzi a giocare al piccolo chimico con la pelle altrui, o no?
I verbali nascosti, le registrazioni finite nel tritacarne della politica, i sorrisi di Burioni, di Fazio in tv con la cantilena: “il farmaco è sicuro, fidatevi”: sicuro, sì, tuttavia sicuro che qualcuno sarebbe morto.
Hanno sacrificato ragazzi come Camilla e Giulia sull’altare del “non creiamo panico”: non scienza, ma marketing. Non responsabilità, ma copertura. Non cura, ma roulette russa travestita da salute pubblica.
E oggi ci ritroviamo i sorci-novax a fare da editorialisti davanti alle lapidi, di coloro i quali si erano fidati dello Stato...che, a suo tempo lo sapeva e ha taciuto. E virostar e personaggi famosi tutti da avanspettacolo, hanno sorriso mentre mentivano!
Chiamiamoli per quello che sono: non “esperti”, non “tecnici”, non “responsabili istituzionali”, ma in realtà sono stati complici. E in un mondo civile, la complicità in questi casi si chiama con una sola parola: CRIMINI, a prescindere. O no?
martedì 26 agosto 2025
A Fanano il podio della vergogna
Ieri la corsa, oggi la premiazione.
Sul gradino più alto del podio non c’è il medico, non c’è l’ambulanza, non c’è la sanità pubblica, ma purtroppo c’è la Signora morte, fresca vincitrice dei tagli bipartisan.
A consegnarle la medaglia d’oro, con il sorriso di circostanza, il politico di turno, magari contento di festeggiare il risultato del suo lavoro.
La sanità modenese si scopre olimpionica: ha trasformato i minuti di ritardo in medaglie alla Signora.
E i cittadini? Sempre più spettatori paganti di questa farsa mortale.
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