domenica 23 settembre 2012


Anche se Renata Polverini  non fosse direttamente coinvolta nell'utilizzo fraudolento dei fondi pubblici e non si fosse resa conto di nulla (che è già di per sè una colpa, almeno nei Paesi civili), nonostante i festini a cui pure partecipava e in cui si faceva immortalare, resta però in capo alla Polverini una evidente responsabilità politica: perché quel Fiorito era il capo del gruppo più importante della sua maggioranza, perché quei finanziamenti ai gruppi compreso quello alla propria Lista Polverini, 30 milioni di euro in due anni, rappresentano una decisione politica della sua maggioranza e della sua Giunta che nel contempo smantellava il sistema sanitario del Lazio e aumentava le aliquote dell'Irpef regionale.

Fonte: Verità e Democrazia

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