domenica 17 agosto 2025
NITAG, la farsa finale
Ed ecco a voi il Schillaci-Badoglio con la siringa Pfizer in testa e l’“Armistizio con Big Pharma” in tasca inchioda la bara del “Confronto scientifico”. Una voce fuori campo lo incalza: "Non osi nominare veri luminari con spirito critico!"
E lui che balbetta:
«Io… io non mi ero accorto di niente!»
Signori, ma davvero non vi siete ancora accorti che tutto ciò è un (vergognoso) teatrino, dove gli attori-politicanti sono lautamente pagati per recitare la stessa parte? Il ministro (pro-vax) Schillaci nel 2020 ha fatto parte del comitato scientifico dell'Istituto superiore di sanità, nominato dal ministro uscente, Speranza, e lavorando a fianco del presidente dell'Istituto Silvio Brusaferro.
Quindi nessuna sorpresa, perlomeno per il sottoscritto per lo Schillaci-credere-obbedire-inoculare.
Ed è risible la reazione, a reti unificate, della madre-cristiana che finge di criticarlo:'Lo scioglimento del NITAG non è stato concordato!'...della serie la pezza è peggio del buco!
Ridicoli, tutti: governo, e pure l'opposizione; ve lo ricordate il famoso e infame spot 'Obbligo vaccinale subito'?
E' il teatrino della "scienza sponsorizzata": e poi non stupiamoci se, domani, i genitori e i cittadini non si fideranno più di costoro.
E come potrebbero, del resto? Se il NITAG diventa un club esclusivo di "luminari" con conflitti d’interesse grandi quanto i loro stipendi da Big Pharma, ogni parola "scientifica" suonerà come uno spot pubblicitario, o no?
Così, invece di convincere, scaveranno solo un abisso di diffidenza. A prescindere.
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