giovedì 7 agosto 2025

Aimag, ovvero coerenza a perdere

Mentre i sindaci si strappano le fasce tricolori a colpi di quote azionarie, a Carpi va in scena il dramma grottesco della coerenza smarrita: il sindaco Righi, ex paladino del controllo pubblico, inciampa sulle sue stesse promesse elettorali e finisce a bocconi davanti alla falce... eh, no! non quella proletaria, ma quella della logica privatizzante di Hera. A rialzarlo, nessuno anzi, c’è chi gli chiede conto: dopo quello di Cavezzo, anche il sindaco di San Prospero Borghi, l’ultimo giapponese della coerenza, lo guarda dall’alto e gli ricorda che la dignità, se la vendi una volta, non te la ricompra nemmeno la multiutility! E Righi? Più che ribattere, sbotta con la dignità a pezzi, chiede scusa...ma sì, caro sindaco Righi, forse dovrebbe chiedere scusa soprattutto ai suoi elettori: per la svendita del controllo pubblico, per le promesse non mantenute, ma soprattutto per ogni briciolo di vergogna perduta. A prescindere.

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