mercoledì 8 febbraio 2012
A volte ritornano...
una volta quando (erano tutti miei sponsors e auguri vasco)
una volta quando
in sto povero quartiere
c'era ancor l'economia
erano tutti sponsor miei
il fruttivendolo il lattaio
il calzolaio e il salumiere
il fontaniere il muratore
il negozio dei computers
l'agenzia di pulizie
la ditta di autospurghi
e il corriere nazionale
or sti poveri artigiani
non hanno quasi da mangiare
e se ne stanno a lavorare
col riscaldamento spento
perchè quello che guadagnano
basta solo per mangiare
mentre invece la finanza
coadiuvata dal governo
e la coercizione nazionale
fa le multe agli scontrini
che sti piccoli esercenti
se li stringono tra i denti
e col poco che si evade
vi si paga la corrente
ed il canone tv
yo!!!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
questa qui va sempre meglio anzi adesso è ancora più pregnante specie la prefazone dove ci si paragona al 3o mondo
RispondiElimina---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: rizzi
Date: 06 luglio 2011 13:44
Oggetto: letteradi un bamboccione
A: Paride Puglia
questa poesia necessita di una prefazione: è risaputo che più è grave la miseria e più si sta in famiglia difatti nel terzo mondo si vive anche con parenti non strettissimi nella stessa casa per dividere le spese e sostenersi l’un l’altro nei momenti di altalenante lavoro (cioè ogni tanto lavora uno perchè fa il pescatore e ogni tanto lavora un altro perchè fa il falegname e ogni tanto la sorella cuce qualche vestito e la cugina che viene da fuori città fa l’infermiera e è l’unica che lavora sempre) e il lavoro nell’italia della seconda repubblica è diventato altalenante come nel terzo mondo dove lavorano pochissime persone spremute fino all’osso da colossi internazionali che fanno i contratti senza i sindacati locali (come in italia da qualche anno)...mentre invece nel mondo sviluppato (usa canada messico argentina brasile germania scandiavia tutta inghilterra francia svizzera olanda ecc.) i ragazzi solitamente dopo il liceo cominciano a vivere con gli amici con la speranza di comprarsi una casa ognuno e farsi una vita per i cazzi suoi...noi questa speranza non ce l’abbiamo più...e lui dice che i bamboccioni estinguono la razza (e io sono contento di estinguer la tua razza)
lettera di un bamboccione al presidente del consiglio dei ministri
cara merda,
grazie ai soldi che hai rubato
e lo sviluppo che hai impedito
il lavoro ci è finito
sopraffatti dallo schifo
delle tue televisioni
e le belle relazioni
con i capi della mafia
che lavorano col culo
e tutto quanto va in malora
anche dietro casa mia
quel poligono industriale
della terra dei motori
dove ormai tutte le aziende
sono col culo per terra
e dopo le promesse a l’aquila
spendi i soldi per tua zia
che permetta a tua cugina
di farsi una carriera
nonostante mongolina
resta sempre tua cugina
mentre gente di talento
resta sempre sottovento
e dunque tu che vuoi?
che porti avanti la tua razza?
di baldracche e di puttane
spacciatori e protettori?
io ti prego berlusconi
muori presto per favore
vaffanculo col tuo dio
e lascia che io preghi il mio