mercoledì 27 gennaio 2016
La memoria è libertà...oggi su Prima Pagina di Modena
Allora, non sono di famiglia ebraica, ma oggi sto portando la kippah. perché il nonno di Roberta, mia moglie è stato deportato nel campo di concentramento di Buchenwald dove patì di fame e di stenti inenarrabili; Quando tornò a casa, dopo il 1945, pesava soltanto 35 kg, ma fortunatamente vivo. La moglie, nonna Giubi, raccontava spesso che ci erano voluti più di tre mesi perché riuscisse a fare un pasto normale; e non fu mai più quello di prima. L'essere figli o nipoti ha significato, e significa conoscere un dolore, sentirlo immensamente vicino a te, ed è insanabile, come una ferita sempre aperta. Ed eccomi qua, al bar per un caffè, in mezzo anche ad alcuni neo-facistoni di merda; non ci crederete, ma hanno abbassato gli occhi.
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