giovedì 1 novembre 2012

Ritorsionne


La cieca e violenta lotta di classe torna in tutto il suo furore, ed è una lotta iniziata a freddo dalla ricchezza contro coloro che in due secoli il mondo civile ha imparato a chiamare, garantire, rispettare e trattare come partner dell'impresa: i lavoratori. Sto parlando dell'annuncio di Marchionne. Metterà in "mobilità" 19 operai come risposta alla sentenza della Corte d' appello di Roma che lo obbliga a riassumere 19 operai licenziati perché discriminati, dunque illegalmente. L'a.d. Fiat compie un gesto di violenza senza precedenti:  poiché ha il potere, si vendica. Scegli di farlo nel giorno in cui il numero dei disoccupati italiani ha toccato il suo livello storicamente più alto (10,8%) e i senza lavoro giovani sono il 35%. 
Ma una vendetta non tiene conto di questi dettagli, anzi, se la guerra è guerra, fai fuoco quando il bersaglio è più esposto. Dunque a questo Marchionne ha ridotto la civiltà industriale italiana. se ti impongono di osservare la legge, tu scateni la rappresaglia. E' evidente che Sergio Marchionne ha difficoltà gravi di convivenza con un modo regolato da norme e da limiti di civiltà e che il suo "tu non sai chi sono io" sta diventando palesemente patologico.Ma non dimentichiamo che proprio oggi il New York Times ci dà la notizia dello spostamento in Cina della produzione Jeep della Chrysler (un annuncio che rischia di pesare su quelle elezioni) e proprio in questi giorni è uscito il piccolo importante libro di Luciano gallino, "La lotta di classe dopo la lotta di classe", in cui dichiara e dimostra che, in piena pace sociale, la parte ricca del potere ha aggredito il mondo (la crisi oscura che stiamo vivendo) e sta tentando di ridurre il lavoro al livello più umiliante e più basso con ogni espediente. Tocca ai sindacati reagire insieme ai partiti che pensano di essere legati al lavoro non restare inerti. Il gesto è ignobile, forse annuncia che Marchionne sta arrecando alla Fiat un danno più grande di quello che arreca alla Repubblica, alla costituzione, alla legge e ai lavoratori. Forse risulterà impossibile per la Fiat, impresa e azionisti, accettare come normale (giuridicamente, aziendalmente, psichicamente) il potere basato sulla rappresaglia. Ma se i lavoratori subiranno l'umiliazione di lasciarsi dividere e la politica di tacere, la cieca guerra di classe del potere ricco contro lavoro segnerebbe la sua prima vittoria importante nel giorno peggiore della vita italiana.

Furio Colombo

Fonte: il Fatto Quotidiano

3 commenti:

  1. ma perchè l'italia ha sempre mantenuto la fiat non potevano farla fallire 40 anni fa e aprire un nuovo capitolo industriale? magari con un automobile cooperativa? in quegli anni la fiat si sarebbe potuta spartire tra i dipendenti adesso no il comunismo è finito

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  2. Il comunismo, caro Christian non è mai stato applicato,pertanto non possiamo dire che è finito. Anche se da sempre la forza della propaganda della società dei consumi continua a battere questo tasto, perché è cosciente che in questi periodi le energie di quelli che dissentono si potrebbero unire.
    È difficile prevedere il futuro se non quello previsto da Marx, cioè un continuo generarsi di crisi violente, finché il proletariato non riuscirà ad abbattere il capitalismo. Forse. Stammi bene

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  3. caro paride capisco quel che dici ma non ci riuscirà mai perchè per fgare le cose ci vogliono i soldi che i proletari non avranno mai dunque non potranno mai fare un cazzo specie in tempi in cui il potere è armato di armi sconosciute e letali in più nessuno oggi si unisce a un altro se non ci guadagna qualcosa la gente è cambiata e non ci sarà mai più ameno di uno smisurato aumento della povertà per cui la gente si spara per strada...ma se poi l'esercito ti cuoce dal celo con armi magnetiche te se fritto e dunque dico ai tempi delle prime crisi della fiat che mi ricordo (senza parlare di quelc he è successo prima che nascessi che non ho mai studiato la storia della fiat anche se spesso s'intreccia con quella dell'italia) tra la gente c'era ancora un po di comunismo dopo ci sono stati gli anni 80 in cui ci si è omologati di più che nella russia di stalin ma si pensava di essere unici con le pezze di naj oleari e dunque la gente si è fottuta il cervello con miti del cazzo tipo i paninari il rolex e la smart...cose da poveri per credersi ricchi e dunque è così che si distrusse la classe operaia o il concetto di proletario in italia in cui nessuno voleva esser proletario e ognuno voleva qualcosa e dunque ai tempi in cui ti parlo si poteva tutti i proletari lavoratori della fiat diventare padroni grazie a una specie di golpe o sciopero prolungato ma non si fece perchè logicamente ilpotere ha lunghe mani che i proletari non avranno mai e dunque cominciò la cassa integrazione che abbiamo pagato tutti...è per questo che ti dico che il comunismo è finito...perchè non c'è più nessuna persona al mondo che pensa comunista tanto meno gli operai che si identificano col nuovo idolo delle folle beppe grillo che è sempre stato fascista e mai cambierà...ma non vedi che grillo frega punti a destra e sinistra? la gente non ci sta più con la testa e tutti a parlare di questo e di quello ma in realtà non parla di un cazzo perchè la gente si fa ancora la guerra per la razza e difatti vedi gli ebrei e i cinesi contendersi ogni spazio commerciale a manhattan e da noi comprasi tutto quello che noi svendiamo specie i bars...la guerra tra ricchi e poveri non ci sarà mai ma sempre ricchi di una razza e ricchi di un'altra razza per cui moriranno i poveri di entrambe...paride è così e l'è sempre stato

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