domenica 11 giugno 2023
Zuck ammette
E così, alla fine, il Ceo di fb ammette, con disinvoltura che sul Covid una buona parte dell'establishment, in un certo senso si sia confusa e abbia chiesto di censurare moltissime notizie che, ex post, si sono rilevate quantomeno discutibili se non addirittura vere, ergo: si è capito che con i suoi algoritmi, incapaci di gestire la complessità della situazione, Zuckerberg continuava e continua ancora a sopprimere la libertà di espresione, con buona pace della Costituzione che, tra l'altro favorisce l'iniziativa privata, ma tant'è.... Si evince, quindi, che Zuck e tutti i suoi accoliti non hanno ancora capito che la scienza non è un dogma, non è una fede, quindi non ha senso parlare di 'ragione', ma di discussione; quella che lui (e i suoi accoliti) ha negato sulla sua piattaforma.
Concludendo: al margine della polemica del facebook-censore, ho letto "togliete il telefonino ai ragazzi e fategli leggere qualche libro, i quotidiani...". "Qualche libro", "i quotidiani", tsé: troppo tardi, signori miei, i danni che hanno fatto Zuck e compagni di merenda in questo paese sono incalcolabili. A prescindere.
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