martedì 13 giugno 2023
Adieu, pregiudicato: non mi mancherai
Sul (pregiudicato) cavaliere ne ho disegnate di tutti i colori e, stranamente, non mi andava di disegnare la sua dipartita, soprattutto in questo periodo ove tutto, davvero tutto è censurabile, alla faccia dell'art.21. Ma a costo di pigliarmi del complottista (un onore, visto e considrato che 'complottista' lo era anche il patriota Giuseppe Mazzini), ho fatto un paio di vigne, nonostante tutto, poiché disegnare è il mio modo di esprimere (legittimamente) la mia opinione, costi quel che costi.
Quindi, che dire? Signori, il berlusconismo è la più grande catastrofe culturale del nostro tempo, forse anche peggio del fascismo, perché seduttivo e apparentemente vincente, ergo il berlusconismo ha introdotto la cultura di mercato, quella in cui tutto si compra e si vende, dai senatori alle minorenni. Punto.
A volte disegnare il Berlusca su queste basi mi è riuscito bene, a volte male, che importa? Tanto non si campa comunque anzi, in quest'epoca (di pazzi) in cui tutti dicono la loro, scusate ma anch'io dico la mia, pertanto vale disegnare, ed è l'unico talento che mi rimane, mi viene naturale: perchè, vedete, siamo tutti artisti in famiglia.
Dopo il disegno la cosa che mi riesce meglio è la stria con la panna: 500 g di farina, lievito di birra (o per torte salate), un filo d'olio, sale e acqua quanto basta. Senza latte, senza uova, senza olio di palma. Anzi, vi dirò, forse la stria con la panna mi riesce ancora meglio della vigna, la potrei fare anche ad occhi chiusi. Poi, oltre a un minimo di stile, il disegno pretende dei contenuti, e qui casca l'asino: se il contenuto è politico, apriti cielo, puoi fare il disegno più sensato del mondo, troverai sempre quello che ti liquida con una battuta, allora viri sul filosofico e lì vai sul sicuro, tanto nessuno ti capisce. E' proprio bello disegnare.
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