venerdì 30 giugno 2023

No vacs, giusto?

Altro che la Meloni che vince le elezioni contro l'agenda del vile affarista, per governare con l'agenda del vile affarista, ergo i veri problemi sono altri: dopo la ministra Santanché (si, proprio colei che si scagliava contro il RdiC) beccata con le mani nella marmellata, ora mi tocca vedere che metropoli europee conosciute in tutto il mondo come Parigi, Berlino e Budapest, ma anche centri di media grandezza come Bordeaux, Nizza e Stoccarda, ma anche intere regioni hanno preferito tornare alla gestione pubblica della rete dell’acqua potabile, invece nel Belpaese, nisba! Insomma, mentre in Europa, ma anche nel resto del mondo, il trend è "rimunicipalizzare" la gestione dei servizi idrici, ridando pienamente senso all’espressione "acqua pubblica", in Italia la gestione dell'acqua potabile, bene essenziale per la vita e l'igiene, rimane la gestione privata. In 15 anni, hanno cambiato idea 235 tra centri grandi e piccoli in 37 paesi sparsi nei cinque continenti, per una popolazione complessiva di 106 milioni di abitanti.. Ma Dio Cristo, o la fa..ehm, ragazza della Garbatellai s'inventa in fretta e furia una rottamazione della gestione del privato su un bene pubblico così prezioso come l'acqua, o per noi italiani è la fine, ergo siamo noi che abbiamo fatto l'Europa, mica i turchi, mica i comunisti, spetta a noi la tessera fedeltà, eia, eia alalà!.

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