sabato 3 dicembre 2022
Cari ex compagni: ci fate o ci siete?
Vedete, avevo notato da un po' di tempo ormai che la (cosiddetta) sinistra ben organizzata concertava ogni tipo di stratagemma, anche il più scorretto, pur di impedirne in ogni modo il (democratico) ricambio politico: epperò quest'anno gli è andata male.
Si vedeva che l'irritualità delle prassi istituzionali, l'aggrapparsi allo spauracchio del ritorno al fascismo (sic!), la riduzione a zoticone-sorcio-novacs- incolto di ogni tipo di contestatore, era il riflesso di questa fobia del cambiamento che prendeva sempre piu i contorni di una forma "senza di noi il diluvio".
Per contro, nel tentativo di proteggere la società civile dalla minaccia dei 'fascisti', si dva corso all'imbarbarimento della società a scopo conservativo: tutto è permesso pur di non lasciarli passare! Negli ultimi due anni, quasi tre però, francamente facevamo fatica a vedere chi erano i fascisti e chi quelli della cosiddetta sinistra in questo gioco di società: sulle prime sembrava tutto chiaro, poi, a guardarlo bene anche il più incallito democratico ha nel dispetto e nella ripicca (e nelll'infame ricatto) la sua nobiltà d'animo. No, non è stata una buona idea dileggiare il vignettista per via del suo livello di istruzione, come se bastasse una laurea a evitarne uno deficiente... E se fosse stata la (cosiddetta) sinistra con questo spocchioso atteggiamento ad alimentare la minaccia del populismo oltreché far incazzare il vignettista? Ce lo siamo mai chiesti?
Come diceva mia nonna, a metter le braci sotto il tappeto, spesso e volentieri va a fuoco la casa.
Meditate, cari (cosiddetti) ex-compagni, meditate...
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