mercoledì 6 luglio 2022

L'amica che...

Senza voler infierire sull'amica, verso la quale provo pietà umana, vorrei solo far notare che ciò che a chiunque in grado d’intendere e di volere verrebbe in mente, ergo che: mascherine, farmaci anticovid, tamponi, distanziamenti, arresti domiciliari (lockdown), guanti, e divieti ondivaghi assortiti (ma soprattutto inumani, per salvare l'umanità!) hanno segnato l’ennesimo, evidente, lapalissiano autogol: insomma, signori miei, dati alla mano, tutte le misure anticovid non funzionano! La cosa è talmente lampante da farmi esitare a perderci sopra altro tempo, per paura d’insultare l’intelligenza di chi mi legge. Eppure…, raga eppure questa mia cara amica, è pronta ad uno stravagante atto di fede: “Se non mi fossi sottoposta a tutte le misure anticovid, ora sarei in terapia intensiva!” Da dove arrivi una conclusione simile, agli antipodi dei fatti, resta confinato al cervello di una persona di cui conosco intelligenza e cultura, quindi su cui potrei avere elementi per trarre qualche giudizio, ma tant'è... Mi domando perché non sarebbe, invece, ricoverata in un reparto di psichiatria o, magari, non sarebbe convocata a far parte di qualche squadra partecipante alle Olimpiadi, o non avrebbe vinto (o perso) giocando al lotto. Usando la sua logica, si tratterebbe di deduzioni di pari valore. Ci dobbiamo stupire? Certo che no, insomma dobbiamo solo, da vecchi sportivi, accettare la sconfitta della ragione! Punto. E senza che si tiri in ballo chissà-chi? zio Franz (Kafka) scriveva: “Ein Idiot ist ein Idiot. Zwei Idioten sind zwei Idioten. Zehntausend Idioten sind eine politische Partei.” Il che, tradotto, suona: “Un idiota è un idiota. Due idioti sono due idioti. Diecimila idioti sono un partito politico.” E quando sono infinitamente di più? Meditate, gente, meditate...

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