Come ogni anno andrò da quel di Gattatico alla manifestazione del 25 aprile. Perché credo che certe ricorrenze non siano "feste", ma occasione di riflessione, di analisi e, perché no? anche di ripartenza. Perché credo che la crisi economica mondiale ci ha fatto precipitare nelle tensioni di memoria ante guerra. Guardate cosa è successo, per esempio nelle recentissime elezioni presidenziali dei cugini francesi. I partiti storici sono stati spazzati via dai partiti populisti di centro e di estrema destra. Come settant'anni fa la gente invece di rimboccarsi le maniche e reinventarsi, seguono i vari pifferai magici. La Liberazione che ci hanno regalato i nostri padri e nonni, a costo della loro vita, forse non abbiamo saputo difenderla bene. E troviamo comodo dare sempre la colpa agli altri: al governo, ai partiti, alle amministrazioni corrotte ecc. Ma noi dove eravamo? Non abbiamo avuto occhi per vedere i ladri e i corrotti, i porci e i mafiosi, eppure erano li, davanti ai nostri occhi e li abbiamo lasciati fare. Io domani andrò a chiedere scusa a coloro che hanno combattuto e dato la vita per la mia libertà e cercherò di pensare a ciò che d'ora in poi potrò fare, nel mio piccolo, per difendere la libertà. Viva il 25 aprile!
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