venerdì 7 giugno 2013

Il barbiere di Ankara



Allora, la rivolta turca di questi giorni. Qualche ambientalista si incatena davanti agli alberi che devono abbattere al Gezi Park. Si vuole la distruzione di un parco, di un centro di aggregazione naturale per far spazio all’ennesimo centro commerciale. Pertanto se da una parte si vuole  che l’islamizzazione continui, quindi un ritorno al  passato, dall’altra si passa all’occidentalizzazione, importando e diffondendo brand e marchi vari”. Un controsenso che si capisce derivare da una cosa: “Soldi e corruzione”, mentre Bruxelles sta a guardare, o no?

"Raccogli le tue forze e rialzati,
fai tesoro di ogni briciola di grinta che ti resta 
e usala per "andare". 
Non fermarti a metà strada.
Non c'è tempo da perdere.
Non c'è un secondo da sprecare.
Solo chi trova il coraggio di seguire le proprie emozioni,
per quanto folle sembri, 
potrà sentirsi libero." cit. Anton Vanligt

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