«Il mio grido è arrendetevi, siete circondati dal popolo italiano». Così Beppe Grillo ha cominciato il suo comizio in Piazza Duomo a Milano, alla presenza di migliaia di persone rivolgendosi alla 'vecchia politica'. Ma quell'urlo non è passato inosservato: è infatti lo stesso motto della 'gazzarra' fascista del 1° aprile del 1993.
Fonte: L'Unità
“Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e amministrato”
Antonio Gramsci, L’Ordine Nuovo, 26 aprile 1921.
La mia domanda è molto semplice, visto che i due figuri nella vignetta, per loro stessa dichiarazione, si mettono al di fuori della costituzione, impedendo de facto (parole loro) "la costituzione di qualsiasi governo" e quindi impediscono il legittimo svolgimento delle attività del governo del paese, dato il comminato disposto dell'Art.283 del codice penale che recita:
RispondiElimina"E' colpevole di ATTENTATO ALLA COSITUZIONE chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato". Mi domando, dicevo, se alla quarta quinta od ennesima volta che costoro, sempre e ripetutamente neghino la fiducia a governi legittimamente inviati alle camere dal Presidente della Repubblica, se si possa procedere contro di loro, arrestandoli e possibilmente buttando via la chiave. Vedrete che dopo una settimana al massimo, anche i loro adepti, in maggioranza, abbasseranno le penne e, pur di evitare problemi, cominceranno a confluire in partiti seri e/o a fare gruppi misti. O no?
no non è un'attentato alla costituzione perchè è l'opinione pubblica (espressione ormai in disuso ma fondamentale per tracciare una linea di consenso nei confronti di mosse anticostituzionali che porta dalla strage di bologna al carro armato in piazza san marco della lega a berlusconi fino al vaffanculo di grillo) che fa la politica si indigna e fa avvenire le cose (il papa forse non si è dimesso per caso)...bella la citazione dell'articolo del 1921...paride la politica è per le masse di ignoranti che non hanno e non avranno mai gli strumenti per capirla per cui uno stato non sarà mai gestito in maniera intelligente è logica caro paride è solo logica!...e se te vai a vedere il cosiddetto "delirio di massa" o la "pazzia cololettiva" dei tedeschi del tempo dei nazisti (ma basta anche che vai in qualche bar di periferia con su gli stemmi del duce e le aquile e le svastiche di qualche coglione nostalgico) per renderti conto che la massa è come le pecore e ascolta solo la campana più rumorosa
RispondiEliminayo!!!
...appunto, caro Riz! Il comico-capo dei 5 Stelle che bela e tuona, è uno dei volti del Potere e tragicamente funzionale a un sistema in decadenza, caotico. A conferma di ciò, mi ricordo che in alcuni spettacoli citava spesso e volentieri George Orwell, che lo stesso comico-capo continua ad abusarne in modo ridicolo e banale. Orwell era un vero anarchico, dissidente verso lo stesso movimento anarchico nelle cui file aveva combattuto nella Guerra di Spagna. Invece Grillo è un buon cabarettista che va di moda, un comico da lauti cachet, un manipolatore in pensione, un milionario in pantofole che utilizza la Rete come strumento di propaganda politica, la cui ambizione è quella di entrare in Parlamento (forse non lui personalmente, ma i suoi fan). Ma davvero Grillo pensa di essere, per dirla con Orwell, “l’unico custode di verità e di senno in un mondo di bugie”? In una cosa il leader del M5S ha sicuramente ragione: è una vittima, però finta, una maschera, affetto da quello che Orwell definisce “bispensiero”, cioè la capacità di sostenere un’idea e il suo opposto. Come spiegare altrimenti la contraddizione di denunciare il "complotto" dei media e politici per farlo uccidere, e la sua personale campagna a base di insulti e minacce (Berlusconi “psiconano”, Bersani “Gargamella”, Napolitano “salma”, Ferrara “contenitore di m… liquida”) con appelli ai processi in piazza e alle Norimberga (finite con le impiccagioni) e l’apocalittico “vi seppelliremo vivi” o, la citazione fascista, "siete circondati"? Dopo tutto, fa impressione che il comico capo (fascista) Grillo si presenti come il paladino di un nuovo fair play politico e di quanti finora non hanno avuto né cattedre, né seggi, né cachet. Le sue sparate ricordano le “chiamate alle armi” di Bossi versione anni ruggenti, ma sanno più di vecchio, di più inquietante.
RispondiEliminaLa visione del mondo di Grillo è lontana anni luce dal futuro e
soprattutto dai giovani.
Pensaci: Norimberga, la Guerra Fredda, gli Anni di Piombo… chincaglierie di un comico triste e livoroso.
è sempre solo logica e io per fortuna posso fregiarmi del fatto di non aver mai cagato beppe grillo e anche quando era alla tv non mi faceva ridere e cambiavo canale...ma del resto mi pare che le sue prediche di oggi nelle piazze siano le stesse che gli ho sentito fare n tv le ultime volte no?
RispondiEliminadunque allora siccome la politica reale è come lo share della tv grillo fa e dice le stesse cose che gli regalavano standing ovation all'ariston...che mi pare ci sia stato grillo a san remo no nei suoi anni d'oro in tv?
Certo che Grillo partecipò a Sanremo,... nonostante la condanna definitiva,nell' '85, per omicidio colposo a quattordici mesi di reclusione con il beneficio della condizionale. L'unica differenza con Mussolini è che quest'ultimo si dichiarò reo confesso dell'omicidio Matteotti, ma non fu mai processato.
RispondiEliminabè il duce aveva tutt'un'altra classe:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=mZcP3roN_-k
Va là che sei forte, Riz! Stammi bene!
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