giovedì 22 marzo 2018
Renza o Di Maia....
Io non voglio comportarmi bene, me ne infischio del criterio della "buona creanza" e mi diverto molto nel disegnare vignette di pessimo gusto. Per queste definizioni come "buon gusto", appunto, sono sempre state le gabbie con cui i censori hanno imprigionato la cultura, il pensiero non omologato. Non voglio fare la fine di quel pittore che al tempo dei Papi mi è passato col l'epiteto di "Braghettone".
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