Cari amici, queste ultime vignette grondano morte, ma non è colpa nostra. La colpa è di chi non vuole capire che " morto " vuol dire: privato della vita, degli affetti, di un minimo di prospettiva per sé e per gli altri. Che ogni volta che uno muore per la mano omicida di un suo fratello è una risorsa in meno per tutta l'umanità. Siamo perfettamente consapevoli che questa nostra azione si perderà nel mare dell'indifferenza, ma se anche solo servisse a aprire la coscienza di uno solo di noi, il nostro impegno non sarebbe stato vano. (tratto dal blog satirico L'Asino di Ro Marcenaro)
lunedì 28 marzo 2016
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