fu un lavoro di merda (per me e narduzzi)
fu un lavoro di merda
a ammazzare mio padre
gli orari i solventi
e le puzze dei fumi
e poi i turni
c’impongon disprezzo
del nostrorganismo
che vorrebbe dormire
e ritrovare nel sonno
tutto quello che ha perso
per quello da giovane
non volli mai lavorare
non farò mai quello sbaglio
di dar la mia vita
a un lavoro di merda
ma poi la misera
che è il bisogno dei soldi
provai a suonare
ma era meglio cantare
perchè lo strumento
diventa un lavoro
e nel tempo trasforma
anche te in quella forma
yo!!!
Christian Rizzi
http://albertonarduzzi.blogspot.it/2010/11/lettera-aperta-giovanni-minoli-e-alla.html
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