giovedì 7 luglio 2011

Avvoltoi



Pubblicato da alle

4 commenti:

  1. christian7 luglio 2011 alle ore 12:03

    il presodente del consiglio dive che i mammoni o bambccioni come è di moda chiamarli adesso estinguono la razza ma a me mi va benissimo che la nostra razza di merde si estingua...comunque il presidente del consiglio dovrebbe fare karakiri per lo schifo in cui ha mandato il paese e se la gente a 40 o 50 anni sta in casa con la mamma è perchè non c'è niente da incassare e si spendono quelli che la mamma e la nonna hanno messo via durante altri governi meno distruttivi per l'economia
    yo!!!

    RispondiElimina
  2. christian7 luglio 2011 alle ore 12:09

    dai berlusca
    fai karakiri
    fallo per noi
    qua sotto alla croce
    delle tue malefatte
    speriamo che alfano
    ti stringa la mano
    veleno che sgorga
    dalla mano ritorta
    delfinus girgenti
    con quanti fetenti
    ha stretto rapporti
    pensando che ai torti
    sono aperti i porti
    a francesco saviano
    cugino di alfano
    preghiam che la morte
    vi porti per mano

    RispondiElimina
  3. christian7 luglio 2011 alle ore 12:16

    cioè perchè la gente crede che saviano non abbia colpa di tutto sto schifo...ma per esempio andate a vedere chi gestisce il circuito di imola e con che soldi è stato demolito e ricostruito? coi soldi dell'aquila coglioni! e hanno gestito tutto dei siciliani che adesso gestiscono anche l'autodromo e gli eventi collegati...grazie berlusca che mi hai portato la sicilia a casa che invece stavo così bene quando ci andavo per 15 giorni e poi tornavo a casa

    RispondiElimina
  4. christian7 luglio 2011 alle ore 13:40

    ne voglio dire un'altra:
    cioè dunque facendo un po' la sintesi deglli ultimi circa 15 anni dell'italia si vede come simao diventati un paese del terzo mondo nel senso che una minima parte della popolazione imparentata con i membri del governo si spartisce la ricchezza totale del paese sia soldi pubblici che privati e il resto va sempre più in merda e dopo il martirio di marco biagi il lavoro è diventato mobile e i contratti sempre più a favore della libertà di licenziamento (non essendo contrtti di lavoro ma robe più che altro simili a quelli hce si fanno per le stars della tv programma per programma) e dunque il favore anche dei sindacati...ricordiamo cofferati ceh ha fatto tutto quel polverone poi alla fine si è fatto come diceva il prgetto di biagi (il martire del lavoro postmoderno)...per cui adesso i lavoratori italiain sono messi allo stesso modo dei lavoratori di un qualsiasi stato africano (per esmpio) dove non esiste lo sciopero perchè non esiste il contratto e ognuno va a lavorare quando qualcuno lo chiama e se per caso questo un giorno per un qualsiasi motivo non può (anche se per caso sta male) viene sostituito con la probabilit di non essere più richiamato...è per questo che dio che la gente che lavora dovrebbe riappropriarsi di quello che si è lasciata sottrarre col lascismo sindacale degli ultimi 20 anni...è vero chej la tv è potente e i modelli che propone non sono molto conpatibili con quello del leader sindacale onesto o semplicemente del trascinatore di compagni per la lotta per illavoro e i suoi diritti...cioè per me siamo al punto che se vogliamo ancora sentirci un popolo civile dobbiamo fare qualcosa ognuno di noi "nel suo piccolo" e prendere coscienza che se uomini e donne si sono fatte ammazzare dal potere nel corso degli anni di lotte per il lavoro e i suoi diritti non si può sputare così sulle loro vite e il loro sacrificio...cioè se il governo ha sfruttato la morte di marco biagi per farci digerire la riforma col suo nome noi dobbiamo ricordare i nostri morti per rifiutarla e farla ritirare tornando a un sistema più normale di lavoro e se le aziende non vogliono si sta a casa...e se le aziende vengono vendute e spostate altrove l'economia italiana crollerà imponendo un cambiamento per cui le aziende dismesse dai vecchi proprietari ce le prenderemo noi e pordurremo quel che ci parrà
    yo!!!

    RispondiElimina

Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)