della satira italiana
non rimane proprio niente
e nemmeno un deficiente
non s'accorge del malanno
della nostra civiltà
non c'è niente da ridere
non cì'è niente da dire
e nemmeno da rìdire
è già stato detto tutto
la repubblica del lutto
deriva da un difetto
delle scarpe di un nanetto
sulla tomba di maometto
poi un giorno fu un calzetto
propinato da un tg
specie striscia la notizia
l'organo di stampa
del potere nazionale
cosa vuoi satireggiare
se ti battono in partenza
senza neanche la decenza
di combattere ad armi pari
il loro san televisore
li protegge dai soprusi
e talvolta dagli abusi
della nostra tracotanza
e trasformare maggioranza
ogni inutile vignetta
sempre fatta di gran fretta
e ne ritrovi solo una fetta
ogni dì al telegiornale
a allungare il funerale
della nostra civiltà
che è ormai l'aldilà
hanno anche le veline
e son sempre le prime
con le mosse a demolire
ogni inutil tentativo
di fare opposizione
e la satira si sa
la controllano da là
- Christian Rizzi dal Quotidiano della Satira n°65
mi pare di ricordare che il qs non me la mise su...mi pare di ricordare così ma forse mi sbaglio perchè era un momento di gloria (a sentire chi la faceva) della satira italiana e c'erano 1000 persone che facevano vignette (logicamente molte di più di quelle che le guardavano come per la poesia che c'è bertoni il responsabile del centro di poesia unibo che dice che siamo in 3milioni di persone a scrivere in versi in italia e non le legge nessuno cioè tutti scrivono e nessuno legge ma allora perchè si fanno poesie e vignette? si spera di fare gli stessi numeri della televisione e forse se tutti sccrivono vuol dire che la televisione lascia degli spazi vuoti che la gente deve riempirsi)..mah! chissà? comunque io le scrivo veramente e bertoni invece le scrive per forza e non è mai stato buono...per fora è cattolico come fa a scrivere poesie uno cattolico dopo il 2000? che poesia potrà mai avre nel cuore o nel cervello un cattolico dopo il 2000?
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