lunedì 12 giugno 2017

N°5000...


...vignette prodotte! Un bel traguardo, non c'è che dire. Ho imparato, da questo mestiere, che è il processo creativo che conta. Non il successo. Come spesso sono stato indotto a credere. Perché mi sono accorto che il successo cancellava la mia fragilità. E ciò mi dava fastidio. Perché il senso della vita è il compimento. E il compimento è un processo che conosce lotte, cadute (molte) battute d'arresto (moltissime). Pertanto avevo deciso di smettere. Che 5000 vigne prodotte dal sottoscritto in dieci anni di attività satirica, bastavano. E avanzavano. Ma come sa ogni scultore, che nella materia  trova la resistenza necessaria a dare vita all'intuizione, così il nel disegno il sottoscritto ha scoperto l'eccesso della speranza. E che solo il tempo mostra la grandezza di un amore, di un opera. E spero, di un uomo. Ma questa è un'altra storia.  5000 vignette; chi l'avrebbe mai detto?   

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