venerdì 13 maggio 2016
Sgomberi a sinistra...oggi su Prima Pagina di Modena
Ogni volta che vado a Modena, ma anche a Reggio Emilia, così come a Parma ecc., insomma, non riesco a non accorgermi dei numerosissimi appartamenti sfitti in centro storico. Poi uno s'informa. Sarà l’aumento dell’aliquota Ici, sarà la crisi, di fatto l’ultimo rapporto del Comune di Modena, parla di più di 5000 case sfitte in città. Tante. Per i sindacati degli inquilini e per l’opposizione in consiglio comunale, l’emergenza abitativa dilagante in città dovrebbe spingere l’amministrazione a mettere in campo politiche più aggressive, per incentivare l’ingresso delle case sul mercato e combattere l’emigrazione dal capoluogo verso l’hinterland. Contrari, guarda caso, i rappresentanti dei proprietari, secondo i quali invece la tassazione sarebbe da limitare alle case messe a rendita. Cmq vedo appartamenti in rovina, forse perché i proprietari non hanno i soldi per recuperarli, oppure, peggio, li affittano in nero. O magari le case le “nascondono” allo scopo di far lievitare i prezzi, chissà? Il ruolo dell’amministrazione comunale, secondo me, dovrebbe essere decisivo sulle politiche per la casa. Invece il punto è che troppo spesso si fa il gioco dei proprietari, alcuni senza scrupoli, i quali in consiglio comunale sono ben rappresentati e difesi. I prezzi degli alloggi sono cresciuti da quando la città ha smesso di costruire case popolari, nonostante i finanziamenti regionali (7 milioni 800 mila euro, ndr) e così oggi la città ha prezzi equivalenti a quelli di città come Milano o Roma, pur non avendo, i modenesi, la stessa capacità reddituale. O no?
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