sabato 2 maggio 2015

Fardelli d'Italia, ...che Renzi chiamò!




Che il senso di appartenenza non è certo dato da un inno. E se non c'è non c'è. Eppure in quel 'siam pronti alla morte' c'era qualcosa di profondo e, per quantooggi iperbolico e caricaturale, condiviso. Di più. Sentito anche a livello personale. Che magari (oggi) era solo a parole e ipocrita perché poi bisogna trovarcisi. Eppure... Va beh. Ecco. A mare anche quello. Un bel, cerimonioso e ossequioso (con tanto di bimbi in camicia bianca che scimmiottano l'inizio del discorsino retorico di Renzi all'apertura dell'expo) 'siam pronti alla vita' e via. Siam pronti alla vita... Una contraddizione in se', un inutile e stucchevole ottimismo che per di più tradisce quel senso di 'offerta' per un ideale alla quale richiamava l'inno di mameli. Ma va bene così. Siam tutti pronti alla vita. Camicia bianca o nera che sia. Alla faccia dei 'signori che dicono non ce la faremo'. Che basta l'ottimismo e tutto si risolve. E al diavolo la morte! Perché non c'è più niente per cui sacrificarsi. Siamo pronti alla vita! Io no.


Giuseppe Leonelli, direttore de La Nuova Prima Pagina di Modena

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