domenica 31 maggio 2015
sabato 30 maggio 2015
venerdì 29 maggio 2015
giovedì 28 maggio 2015
mercoledì 27 maggio 2015
martedì 26 maggio 2015
lunedì 25 maggio 2015
Cariatidi
Questo balletto tra Troika e Grecia è sempre più surreale!
Comunque è vero che la Grecia è entrata nell'Euro truccando i bilanci, ma credo che , alla fine, sara' fatto invece un accordo in extremis, probabilmente sottobanco, in cui gli usurai (si, avete letto bene!) della Troika concederanno un rinvio dei pagamenti per evitare l'effetto valanga che un default greco provocherebbe in tutta Europa.
Prima bisogna ancora spremere e "grecizzare" tanti altri paesi PIIGS, Italia in testa, o no?
1915-2015
Cento anni fa come oggi, l’Italia è entrata nella Grande Guerra, quella “strage inutile”.
E l’impero germanico dell’export si presenterà al mondo dei grandi mercati del domani (Brasile, Cina, India, Est asiatico) con prodotti a prezzi competitivi.
E così, ironia della storia, trionfale dominio sarà quello teutonico, proprio là dove il Kaiser fallì, o no?
domenica 24 maggio 2015
T'amo, pio Giovanardi...oggi su Prima Pagina di Modena
Allora, nella cattolicissima Irlanda vince il sì al referendum sui matrimoni egualitari: piaccia oppure no, l'amore resta in sé sempre il medesimo, che sia omosessuale o meno, comunque "dono del Signore" (Tim Cook). E se da noi il Pd non legifera in merito, nascondendosi dietro prudenze di vario tipo, è solo ed esclusivamente per una specifica volontà politica: quella del “non fare” quel tipo di legge! O no?
sabato 23 maggio 2015
venerdì 22 maggio 2015
giovedì 21 maggio 2015
martedì 19 maggio 2015
Piove su... dimmi Claudio
lunedì 18 maggio 2015
domenica 17 maggio 2015
Dèjolà - vu!
Finisce nel nulla, per prescrizione, il procedimento contro Claudio Scajola indagato a Bologna per cooperazione colposa in omicidio colposo in relazione alla mancata concessione della scorta a Marco Biagi, il giuslavorista ucciso nel capoluogo emiliano dalle Brigate rosse il 19 marzo 2002.
venerdì 15 maggio 2015
La caduta...di stile!
Che sia chiaro: morto un cialtrone se ne fa un altro perché in Italia funziona così.
E così il potere rimane sempre in mano a questa classe dirigente miope, divorata da lotte intestine per la spartizione del potere e insensibile al dramma sociale che si sta consumando nel paese. E così mentre milioni di persone attendono risposte ai problemi sempre più pressanti, ci si preoccupa del maquillage dei partiti, oltre a quello finanziario smisurato e portando i soldi nei paradisi fiscali
Comunque è stata vinta una battaglia, ma la guerra è ancora lunga.
giovedì 14 maggio 2015
martedì 12 maggio 2015
Burka ban
La notizia della decisione di Belgio e Francia di vietare velo integrale. Credo che in un paese civile, i valori laici sono basilari e non equivalgono al laissez-faire. Uno può vestirsi come si vuole basta che osservi le leggi del Paese che lo ospita. Penso non ci sia altro da aggiungere.
lunedì 11 maggio 2015
domenica 10 maggio 2015
venerdì 8 maggio 2015
giovedì 7 maggio 2015
mercoledì 6 maggio 2015
Tutto bene
Presentato oggi presso la sala stampa del Ricci “Tutto bene”, il libro con il quale il difensore nero-verde Francesco Acerbi racconta la sua storia, a cui va il mio grande in bocca al lupo
Vignetta del 27/10/2014 contenuta sul mio volume “Vignette d'Autore – Puglia Paride, Sassuolo calcio Aprile 2013- Ottobre 2014
Di tutta l'Acerbo, un fascio
Ci siamo, dunque, è fatta: l'Italicum è legge.
Credo che se l'avesse varata il governo del più grande pedo-pregiudicato degli ultimi 150 anni, sarebbe scoppiata la rivoluzione! Invece per gli amici ex-compagni e per la stragrande maggioranza degli italioti, non cambia niente, e questo la dice lunga sulle capacità mimetiche delle nuove dittature. Non so voi, ma ho come la sensazione che il treno corre troppo veloce per fermalo con una mano sola (cit:). In bocca al lupo.
martedì 5 maggio 2015
Grigio
Otto sconfitte nelle ultime dodici partite.
Forse il tecnico non ha saputo infondere ai suoi la giusta determinazione nel difendere quanto conquistato, oppure giocatori chiave (sopravvalutati) come Zaza con la testa da un'altra parte, chissà. Sta di fatto che ci ritroviamo con un brutto finale di campionato che, gioco forza, le dichiarazioni del mister non migliora la situazione, anzi.
Forse il tecnico non ha saputo infondere ai suoi la giusta determinazione nel difendere quanto conquistato, oppure giocatori chiave (sopravvalutati) come Zaza con la testa da un'altra parte, chissà. Sta di fatto che ci ritroviamo con un brutto finale di campionato che, gioco forza, le dichiarazioni del mister non migliora la situazione, anzi.
lunedì 4 maggio 2015
domenica 3 maggio 2015
sabato 2 maggio 2015
Fardelli d'Italia, ...che Renzi chiamò!
Che il senso di appartenenza non è certo dato da un inno. E se non c'è non c'è. Eppure in quel 'siam pronti alla morte' c'era qualcosa di profondo e, per quantooggi iperbolico e caricaturale, condiviso. Di più. Sentito anche a livello personale. Che magari (oggi) era solo a parole e ipocrita perché poi bisogna trovarcisi. Eppure... Va beh. Ecco. A mare anche quello. Un bel, cerimonioso e ossequioso (con tanto di bimbi in camicia bianca che scimmiottano l'inizio del discorsino retorico di Renzi all'apertura dell'expo) 'siam pronti alla vita' e via. Siam pronti alla vita... Una contraddizione in se', un inutile e stucchevole ottimismo che per di più tradisce quel senso di 'offerta' per un ideale alla quale richiamava l'inno di mameli. Ma va bene così. Siam tutti pronti alla vita. Camicia bianca o nera che sia. Alla faccia dei 'signori che dicono non ce la faremo'. Che basta l'ottimismo e tutto si risolve. E al diavolo la morte! Perché non c'è più niente per cui sacrificarsi. Siamo pronti alla vita! Io no.
Giuseppe Leonelli, direttore de La Nuova Prima Pagina di Modena
venerdì 1 maggio 2015
Che fare?...oggi su Prima Pagina di Modena
Il Primo Maggio è un giorno di festa, un giorno dove gli operai "indossano così come facevano i nostri nonni, il vestito buono anche se non dimenticano i problemi e le difficoltà".
I dati Istat sulla disoccupazione nel mese di febbraio sono negativi. Presto per giudicare l’efficacia del Jobs act. Un conto sono le cessazioni di rapporti di lavoro, un altro i neoassunti dalle aziende. In attesa di capirne di più, bene che il Governo eviti comunicati trionfalistici.
Che fare?
I dati Istat sulla disoccupazione nel mese di febbraio sono negativi. Presto per giudicare l’efficacia del Jobs act. Un conto sono le cessazioni di rapporti di lavoro, un altro i neoassunti dalle aziende. In attesa di capirne di più, bene che il Governo eviti comunicati trionfalistici.
Che fare?
L'Italia è stata a lungo un laboratorio politico, in qualche modo all'avanguardia nella rivolta contro i poteri forti come il fascismo delle origini, coi braccianti di Ferrara e i reduci della grande guerra decisi a non tornare sotto le burocrazie torinesi, massoniche, parassitarie e incapaci.
Ora non più.
Perché la "sinistra" dei miliardari speculatori parassiti ha dalla sua la "sinistra" degli asserviti, dai piccoli statali ai pensionati paleocomunisti ipnotizzati dai simboli estinti: la bandiera rossa, i braccianti siciliani…
Questo popolino statale dovrebbe riuscire a capire che oggi, a celebrare il primo maggio come festa loro, sono i latifondisti, i neo-latifondisti che risucchiano le casse dei tributi, che ci impongono prelievi del 65%, che ci portano immigrati pieni di figli a pesare sul nostro sistema sanitario clientelare e che non basta nemmeno per noi: i neo-latifondisti sono loro, e il loro latifondo è il denaro pubblico.
Loro sono i non-produttivi ricchi, loro si sono sottratti alla concorrenza globale, in cui hanno spinto noi.
Solo quando la sinistra popolare capirà questo, sarà possibile liberarci dagli sfruttatori.
Ora non più.
Perché la "sinistra" dei miliardari speculatori parassiti ha dalla sua la "sinistra" degli asserviti, dai piccoli statali ai pensionati paleocomunisti ipnotizzati dai simboli estinti: la bandiera rossa, i braccianti siciliani…
Questo popolino statale dovrebbe riuscire a capire che oggi, a celebrare il primo maggio come festa loro, sono i latifondisti, i neo-latifondisti che risucchiano le casse dei tributi, che ci impongono prelievi del 65%, che ci portano immigrati pieni di figli a pesare sul nostro sistema sanitario clientelare e che non basta nemmeno per noi: i neo-latifondisti sono loro, e il loro latifondo è il denaro pubblico.
Loro sono i non-produttivi ricchi, loro si sono sottratti alla concorrenza globale, in cui hanno spinto noi.
Solo quando la sinistra popolare capirà questo, sarà possibile liberarci dagli sfruttatori.
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