«Mi dispiace. Siamo con il sindaco. La risposta? L'ha data la piazza». E se a dirlo è il figlio del boss di Brescello c'è da crederci. La parola d'onore, verrebbe da dire, che blinda la posizione del primo cittadino del comune in provincia di Reggio Emilia che in un'intervista ha definito «educato, gentile e composto» Francesco GrandeAracri , condannato per mafia e ritenuto dagli inquirenti al vertice dell'omonimo clan. Il rampollo di famiglia era in prima fila tra gli oltre 250 cittadini che ieri sera hanno riempito la piazza di Brescello per solidarizzare con il sindaco Marcello Coffrini che resterà al suo posto nonostante il partito gli abbia chiesto di dimettersi spiegandogli con una nota durissima che «i sindaci democratici non stringono la mano ai mafiosi». (Fonte: L'Epresso)
Sono venuto al mondo con un grave handicap che mi contrassegnerà per tutta la vita: sono un reggiano e a causa di questo la materia grigia continua inesorabilmente a depositarsi negli angoli. Nonostante ciò, dopo aver conseguito il diploma di geometra, alla fine degli anni ottanta inizio a pubblicare sulla Gazzetta di Reggio.Poi perdo il vizio del disegno umoristico per vili questioni economiche. Nel'94 ripresi a disegnare, prima collaborando con i "Picadores", inserto satirico de L'Informazione di Reggio Emilia, poi dal 2007al 2009 ho collaboratoo con "M", l'inserto satirico di Sergi Staino per l'Unità. Da lì è un susseguirsi di collaborazioni con "L'Asino" di Ro Marcenaro, "ilVernacoliere" di Livorno, "il Foglio", al Corsera, il 'Misfatto' del Fatto Quotidiano, il Male di Vincenzo Sparagna, "Yanez" l'inserto satirico di "Pubblico" di Luca Telese e Prima Pagina di Modena. Ho avuto numerosi riconoscimenti in concorsi nazionali e all'estero, ho pubblicato due raccolte di vignette sul Sassuolo Calcio e una sulla https://www.lapressa.it/ , dove collaboro attualmente: che da una testa quadra come il sottoscritto, è tutto un dire, o no?
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