giovedì 2 ottobre 2014

Cronache da Brescello






«Mi dispiace. Siamo con il sindaco. La risposta? L'ha data la piazza». E se a dirlo è il figlio del boss di Brescello c'è da crederci. La parola d'onore, verrebbe da dire, che blinda la posizione del primo cittadino del comune in provincia di Reggio Emilia che in un'intervista ha definito «educato, gentile e composto» Francesco Grande Aracri , condannato per mafia e ritenuto dagli inquirenti al vertice dell'omonimo clan. Il rampollo di famiglia era in prima fila tra gli oltre 250 cittadini che ieri sera hanno riempito la piazza di Brescello per solidarizzare con il sindaco Marcello Coffrini che resterà al suo posto nonostante il partito gli abbia chiesto di dimettersi spiegandogli con una nota durissima che «i sindaci democratici non stringono la mano ai mafiosi». (Fonte: L'Epresso)

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