lunedì 30 aprile 2012
domenica 29 aprile 2012
La mia razza arcobaleno
Il killer, 77 morti complessivi nelle due stragi del 22 luglio scorso, una settimana fa in aula disse ai giudici che si tratta di “un ottimo esempio d’infiltrazione marxista nella scena culturale”, e di un “tipico caso del lavaggio del cervello imposto agli scolari norvegesi”. L’autore ha respinto con fermezza una tale interpretazione: “Di fatto la canzone parla non delle persone, ma della protezione ambientale”, ha spiegato.
Poi, con l’aiuto di due volontari, ha lanciato su Internet una campagna per promuovere la manifestazione, battezzata “Riappropriamocene”, che si è tenuta in una piazza non lontana dal Palazzo di Giustizia, e alla quale hanno partecipato in 40mila. Tra gli altri, lo stesso Nilsen e i ministri della Cultura dell’intera Scandinavia: dalla stessa Norvegioa alla Svezia, dalla Finlandia alla Danimarca, fino all’Islanda.
sabato 28 aprile 2012
venerdì 27 aprile 2012
giovedì 26 aprile 2012
mercoledì 25 aprile 2012
La Resistenza continua...
Mi sembrava giusto riproporla, proprio nel giorno della Liberazione, poichè allora fu premonitrice, o no?
martedì 24 aprile 2012
lunedì 23 aprile 2012
domenica 22 aprile 2012
sabato 21 aprile 2012
venerdì 20 aprile 2012
Ho visto un Re...
Ho visto un re
Dai, dai cúnta sú, ah beh, sì beh, dai cúnta sú, ah beh, sì beh...Ho vist’ un rè.Se l’ha vist cus’è?Ho visto un rè!Ah beh, sì beh, ah beh, sì beh...
Un re che piangeva seduto sulla sella, piangeva tante lacrime...ma tante che bagnava anche il cavallo ! Povero re!...e povero anche il cavallo!Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
È l’imperatore che gli ha portato via un bel castello,Porca malò!di trentadue che lui ce n’ha.Povero re!...e povero anche il cavallo! Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
Ho vist’ un vè...Se l’ha vist cus’è?...Ho visto un vescovo!Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
Anche lui, lui piangeva, faceva un gran baccano,mordeva anche una mano...la mano di chi?la mano del sacrestano. Povero vè...scovo!...e povero anche il sacrista!Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
È il cardinale che gli ha portato via un’abbazia... oh! pover Crist!di trentadue che lui ce n’ha!Povero vè...scovo!...e povero anche il sacrista! Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
Ho vist’ un ric. Se l’ha vist cus’è?Ho visto un ricco! Un sciur...Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
Il tapino lacrimava su un calice di vino ed ogni go... ed ogni goccia andavaderent’al vin...’sì che tutto l’annacquava.Pover tapin!...e povero anche il vin!Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
Il vescovo, il re, l’imperatore l’han’ mezzo rovinato,gli han’ portato via tre case e un caseggiato di trentadue che lui ce n’ha. Pover tapin!...e povero anche il vin!Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
Vist’ un vilan.Se l’ha vist cus’è? Un contadino! Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
Il vescovo, il re, il ricco, l’imperatore, perfino il cardinale l’han’ mezzo rovinato, gli han’ portato via:la casa, il cascinale, la mucca, il violino, la scatola di cachi,la radio a transistor, i dischi di Little Tony, la moglie.e pö cus’è?...un figlio militare! Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
...gli hanno ammazzato anche il maiale!Pover purscel!...nel senso del maiale! Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh...
Ma lui no, lui non piangeva, anzi, ridacchiava.Ma sa l’è? Matt?No! Il fatto è, che noi vilan...noi vilan...
ehh sempre allegri bisogna stare, ché il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam.Ah beh!
giovedì 19 aprile 2012
mercoledì 18 aprile 2012
ESM: mal... Trattato
Oggi entra nella Costituzione il pareggio di bilancio, conseguente all'accordo dell'11 Luglio dello scorso anno quando abbiamo firmato l'ESM (European Stability Mechanism)", praticamente abbiamo delegato ad una istituzione intergovernativa finanziaria la gestione dei fondi "salva-stati", l'ESM appunto. Così facendo abbiamo perso un po' di sovranità.
Sessant'anni fa, quando ero ancora un ragazzo, c'era una canzone che diceva "Ma cos'è questa crisi? ... " e dava una spiegazione un po' pazza, un po' grottesca. Oggi se lo chiedono tutti quanti: ma cos'è questa crisi? Da dove viene? Chi è stato? Siamo colpevoli noi? Abbiamo fatto qualcosa di sbagliato? Abbiamo esagerato con il nostro pensiero? Abbiamo sognato troppo e forse questo è deleterio? Ho dei libri con attenzione, con difficoltà, con fatica e ho trovato qualcosa di veramente interessante. Lo scrive un americano del quale non ricordo il nome.Questo libro racconta che niente è stato casuale, non c'è stato nessun errore da parte di chi ha determinato questa crisi. Ma che questa crisi è stata voluta scientemente con una tecnica straordinaria, con una pulizia scientifica meravigliosa, veramente degna di essere premiata, applaudita. Tutto quello che è accaduto, è accaduto per la volontà di gruppi - i politici dicono di "potere" -, di organizzazioni straordinarie che hanno in mano i movimenti bancari, che hanno i prestiti, i grossi affari, l'andamento, il ritmo di tutta la vita, non soltanto di una nazione, perché non c'è soltanto l'America, ma ci sono parecchie nazioni che hanno concorso. Naturalmente gli Stati Uniti, essendo la nazione più importante dal punto din vista degli affari, è al centro di queste situazioni e qualcuno ha urlato: sono dei delinquenti, fare tutti questi giochi di finzioni, di moduli che non hanno nessun valore, falso denaro, entrare a piedi giunti, scommettere su quello che è il disastro, anzi giocare esclusivamente sul disastro per avere gli utili, gli utili che provocano disastro. Sembra una battuta, tanto per fare una cosa che sorprenda e stupisca la gente, invece è proprio così: noi ci troviamo davanti a una situazione che se ci fosse una giustizia vera, fatta da giudici di un certo valore, e ci fossero degli uomini politici che ascoltassero l'importanza di punire coloro che hanno messo in piedi tutto questo, ci sarebbe molta gente che finirebbe in carcere. Ma sono ancora, un'altra volta, paradossi! Fatto sta che come tutti dicono, soprattutto i giovani, questa è la più grossa truffa che potevate farci. Perché con questa truffa ci avete tolto la serenità, i sogni, la voglia di agire, il piacere di lavorare, il piacere di vivere. Oggi si sta sopravvivendo, si tira a campare e si spera che succeda qualcosa che cambi la situazione. Ma quello che ci promettono, che ci indicano non viene a galla. Per anni ci hanno detto che non c'era da preoccuparsi, che l'Italia si trovava benissimo, che c'erano i risparmiatori, una forza bancaria incredibile grazie ai nostri risparmi. Poi qualcuno ha riso, gridando: ma dove, quando? Ed è arrivato il crollo totale del berlusconismo. Berlusconi che si ritira "per il bene d'Italia". Quasi quasi lo dobbiamo anche ringraziare per la sua generosità. Pensa un po': perde il potere per fare un piacere a noi, una cosa veramente da baciarlo, dobbiamo fare le danze per lui, dargli un Premio Nobel come minimo! Il discorso diventa ancora più cinico quando ci accorgiamo che la crisi, che è programmata, porta alla disperazione, al disastro i più poveri, quelli che non hanno nessuna difesa. E dall'altra parte ci sono i ricchi, i ricchi sfondati, i ricchissimi, quelli che hanno in mano il potere definitivo, quelli che veramente hanno avuto dei vantaggi incredibili, incalcolabili. iIn Italia c'era gente che ha creduto a certe favole e che pensava di arrivare alla pensione serena, di avere una famiglia con i nipoti vicino. Ora hanno messo da parte la possibilità di essere tranquilli, di studiare, di avere un bel lavoro, ben retribuito. Niente, è tutta una favola!
lunedì 16 aprile 2012
Disponibilità
Lo scopo inconfessato della riforma del lavoro
DI ALBERTO BAGNAI
La letteratura economica fornisce una semplice spiegazione di quanto sta accadendo oggi in Italia. L’economia ci dice che lo scopo (inconfessato) della riforma del mercato del lavoro deve essere quello di causare un incremento della disoccupazione. Un (ulteriore) incremento del tasso di disoccupazione si rende necessario per un motivo molto semplice: la curva di Phillips. La curva di Phillips stabilisce che la crescita dei salari è in relazione inversa rispetto al tasso di disoccupazione, una relazione individuata da A.W. Phillips nel 1958.Questa relazione non è mai stata posta seriamente in discussione nella letteratura empirica, come ci ricorda Jeffrey Fuhrer. Non sorprende quindi che gli economisti ne facciano tuttora uso per prevedere l’inflazione (Fendel, Lis e Rulke), ed è assolutamente evidente che il governo italiano sta facendo altrettanto.
In tutta evidenza, i fautori della riforma si aspettano che un innalzamento del tasso di disoccupazione moderi la crescita dei salari e quindi il tasso di inflazione. Ciò contribuirebbe a ristabilire la competitività di prezzo dei prodotti italiani e quindi a riequilibrare gli sbilanci esterni che sono alla radice della crisi dell’eurozona, come spiega ad esempio Martin Wolf. Tra l’altro, questo è uno dei motivi per i quali i mercati finanziari, che credono in questo meccanismo (come ci ricordano Fendel et al. in un altro lavoro), potrebbero accogliere con favore un innalzamento della disoccupazione in Italia.
L’unico piccolo problema con questo approccio è di natura politica, non economica. Il ragionamento del governo è impeccabile da un punto di vista economico. Il suo unico (trascurabile?) difetto è che nessun membro del governo sta dicendo la verità, ovvero che lo scopo immediato e inconfessabile di una riforma altrimenti insensata è quello di far aumentare la disoccupazione.(indubbiamente pensare in inglese aiuta a essere lapidari)Alberto BagnaiFonte: http://goofynomics.blogspot.it
domenica 15 aprile 2012
sabato 14 aprile 2012
venerdì 13 aprile 2012
giovedì 12 aprile 2012
mercoledì 11 aprile 2012
martedì 10 aprile 2012
lunedì 9 aprile 2012
domenica 8 aprile 2012
venerdì 6 aprile 2012
giovedì 5 aprile 2012
In questo mondo di ladri
Eh, in questo mondo di ladri c'è ancora un gruppo di amici che non si arrendono mai. Eh, in questo mondo di santi il nostro cuore è rapito da mille profeti e da quattro cantanti. Noi, noi stiamo bene tra noi e ci fidiamo di noi. In questo mondo di ladri, in questo mondo di eroi, non siamo molto importanti ma puoi venire con noi. Eh, in questo mondo di debiti viviamo solo di scandali e ci sposiamo le vergini. Eh, e disprezziamo i politici, e ci arrabbiamo, preghiamo, gridiamo, piangiamo e poi leggiamo gli oroscopi. Voi, vi divertite con noi e vi rubate tra voi. In questo mondo di ladri, in questo mondo di eroi, Voi siete molto importanti ma questa festa per noi. Eh, ma questo mondo di santi se il nostro cuore è rapito da mille profeti e da quattro cantanti. Noi, noi stiamo bene tra noi e ci fidiamo di noi. In questo mondo... in questo mondo di ladri... In questo mondo... in questo mondo di ladri... In questo mondo... in questo mondo di ladri...
Antonello Venditti