giovedì 27 novembre 2025

La Mezzaluna di Sassuolo

A Sassuolo la guerra sulla "moschea dei Quadrati" non è religiosa, ma bensì è elettorale: ammettiamolo, su! Ecco che da un lato abbiamo il sindaco Mesini, che tra un sorrisetto e un tappeto di preghiera finto ricorda all’opposizione che solo un anno fa si commuoveva davanti agli stessi fedeli: dall’altro Vandelli e Caselli, folgorati sulla via di via Damasco: allora integrazione, oggi 'invasione', o no? Tragicomico? No, signori miei, tutto ciò è tipicamente italiano, altroché! Perché la vera destinazione d’uso in gioco non è quella del capannone, ma quella delle idee: sempre in saldo al banco della propaganda, sic! As-salāmu ʿalaykum" (la pace sia su di voi).

domenica 23 novembre 2025

C’è chi parla di “famiglia alternativa”...

...di ritorno alla natura. addirittura di libertà! Sic! Poi scopri che per “natura” intendono un secchio pieno di merda da compostare nel bosco e per "libertà" una casa senza acqua, senza luce e senza muri sicuri! Ma il problema, dicono, è lo 'Stato cattivo' che osa disturbare tanta felicità... 'compostata'! È la solita favola italiana: quando c’è miseria, la si chiama "stile di vita", quando quando c’è incuria, diventa "scelta consapevole", infine quando interviene un giudice, allora sì, tutti a difendere la "famiglia tradizionale e felice del bosco". Signori miei, in verità in verità vi dico che, ahimé la storia è più semplice e molto meno poetica, ergo del resto, ammettiamolo: chi di noi farebbe vivere i propri figli piccoli in condizioni che non augureremmo neppure a un cane randagio? E che mentre i cinni giocavano tra mosche e secchi pieni di merda, papà e mamma filosofeggiavano sulla 'purezza della vita selvaggia'! Ma, vedete, noi italiani abbiamo un talento speciale: riusciamo a trasformare una (passatemi il termine) 'tragedia igienica' in un dibattito morale, un compost toilet in un eremo spirituale e un rudere (pericolante: il certificato di idoneità statica, è di lunedì scorso!) un manifesto contro il "sistema". Peccato che sempre il "sistema", alla fine, abbia salvato solo i bambini, poiché del resto, tra vivere "liberi" in una latrina ecologica e sedersi su un cesso vero, la scelta, in pratica l’hanno fatta loro. O no?

venerdì 21 novembre 2025

Libertà di censura preventiva

Da una parte c’è Sergei V. Lavrov, uno che, nel bene o nel male, gira il mondo da decenni: manda segnali, minaccia, negozia e, soprattutto parla. Dall’altra c’è il Corsera, che personalmente da' l’idea di informazione prefabbricata, montata in serie, fragile, fatta di pezzi che si incastrano solo se segui le istruzioni del padrone. Ed ecco il miracolo del giornalismo italico: un’intervista che esiste, ma ahinoi non si può pubblicare, perché? Semplice: "Non ci piacevano due risposte...". E così il Corriere, con una dignità da ministero della verità versione discount, decide che il lettore va "protetto": protetto da chi? Da Lavrov? No: dalla possibilità di farsi un’opinione, altroché! Ma in fondo è giusto così: nella nuova era del giornalismo italiano, l’intervista non serve a far emergere la realtà, ma a far confermare la nostra realtà, ergo quella preconfezionata, sterilizzata, autorizzata dal 'blocco atlantico' e servita tiepida in homepage. E al diavolo la libertà di stampa: oggi conta solo la libertà di censura preventiva. Amen.

giovedì 20 novembre 2025

Lo scossone

Signori miei di pseudo-sx e, soprattutto di pseudo-dx, non so se ve ne siete accorti, ma in Italia c’è talmente tanta fame di notizie che, pur di non guardare l’economia che crolla, vi siete messi a discutere dello 'scossone proverbiale' del consigliere del Quirinale, sic! Il Paese trema? Macché: sarà stato il consigliere Garofani, appunto, che ha starnutito! E mentre la stampa si eccita per il... “quasigolpe” istituzionale, qui l’unico vero golpe lo fa il carrello della spesa, o no? Che ti svuota il portafoglio meglio di qualsiasi lista civica nazionale: altro che manovre istituzionali, ergo qui basta comprare il pane per far cadere qualunque governo! Così Meloni e Bignami tremano, sì, ma non per il PD o per l'ex-PD Garofani, il Quirinale o la Russia: tremano perché sotto i loro piedi l’Italia dà colpi, come un inquilino esasperato che batte, col martello pneumatico sul soffitto: è il Paese che bussa, è la realtà che chiede udienza; ed è molto più spaventosa di qualunque retroscena. Perché alla fine, lo scossone non lo darà Garofani, ma il conto del supermercato. O no?

martedì 18 novembre 2025

Salta che ti passa

L’Italia è stesa a terra come un fosse un tappetino. Sopra, Meloni e Tajani, in versione canguri isterici, le saltano in testa gridando slogan da stadio, convinti di guidare una nazione mentre fanno a pezzi ciò che resta. Ogni rimbalzo è un colpo e ogni colpo è un pezzo d’Italia che cede, sic! E loro ridono, si divertono: ridono sempre, perché chi sta sopra non sente le ...'ossa che si rompono sotto', o no? Destra, sinistra, rimangono degli ideali: a ben vedere roba oramai estinta. La politica ormai è solo un circo di 'animali ammaestrati' dal solito turbocapitalismo predatore che applaude dal fondo, perché gli conviene che l’Italia resti schiacciata: così non può rialzarsi. O no? Signori miei, sappiate che questa non è più una democrazia: è un 'materasso umano' per i saltelli del potere, sic! Benvenuti nel Paese dove chi governa rimbalza, e chi vive… si 'spezza in due'! Amen.

sabato 15 novembre 2025

Il fumo del popolo a processo

A Modena non puoi più accendere la stufa, ma puoi ancora accendere un mutuo per pagare la bolletta. O no? Così il barbecue è diventato un 'atto criminale', la carbonella una 'minaccia per la democrazia climatica'. E mentre i camini dei poveri vengono messi al bando, quelli delle industrie continuano a sputare scuse e merda a cielo aperto. Signori, ecco a voi la nuova giustizia ambientale: tu magari congeli per il bene comune, invece loro bruciano per il PIL: il bello è che la chiamano “transizione ecologica”, sic! Sapete' Al vecchio vignettaro pare solo transizione, sì, ma di colpa: dal potere al cittadino, dal comignolo alla pentola. Così è se vi pare. Amen.

martedì 11 novembre 2025

Sanità: a Modena meno esami, più eternità!

No, non bastavano le liste d’attesa da calendario maya, i punti nascita chiusi, i medici di montagna estinti e i ticket su ogni respiro, non bastava proprio: adesso l’Ausl di Modena premia i medici di base che.. prescrivono meno esami! SIC! Quindi, chi diagnostica poco, guadagna e chi si ammala,... costa troppo! Se questo non + il mondo al contrario, è sicuramente la nuova frontiera dell’eccellenza: morire sì, ma in economia: il paziente come voce di bilancio, la malattia come errore contabile. Punto. E mentre la sanità affonda tra le delibere, i direttori restano al timone, ben pagati per risparmiare sulla vita altrui: in fondo, hanno ragione loro, ergo più tagli, meno malati. Solo che i guariti non c’entrano niente! Amen

sabato 8 novembre 2025

Lapide di Stato: gli Estensi si rifanno il look patriottico

Anche a Modena, in Piazza Roma, si inaugura una nuova disciplina accademica: l’educazione alla contraddizione, sic! Il professore? Be', Carlo Giovanardi in cattedra — o meglio, sulla scaletta intento ad avvitare al Palazzo Ducale una lapide che recita: "Quello degli Estensi, uno degli antichi Stati che diedero vita all’Unità d’Italia...", traduzione: chi ci impiccava per ribellione, in realtà ci stava unendo, SIC! Insomma, avete capito bene, la storia al contrario, ma versione deluxe: i duchi diventano patrioti, e i patrioti diventano disturbatori dell’ordine costituito! Amen. Prosegue, quindi, il nuovo corso del revisionismo di governo: non serve più censurare la verità, basta seppellirla con una targa elegante e, a ben vedere l’operazione è riuscita: Menotti è morto due volte, la prima per mano del duca, la seconda per mano del... trapano! In fondo, è questa la missione civica del presente: imparare a credere a due verità opposte senza sputare in faccia al marmo: è la libertà d’Italia, ma con il manuale delle istruzioni rovesciato. Purtroppo.

giovedì 6 novembre 2025

L'Islam a Manhattan

Se qualcuno 24 anni fa mi avesse detto mi avesse detto che New York avrebbe avuto un sindaco musulmano, gli avrei dato del matto! Invece è successo, con l’Occident (dem) che applaude, il progressismo si commuove, appunto e magari Wall Street ora si infilerà la kefiah per farsi selfie con la tolleranza, sic! Cosa volete che vi dica? I tempi cambiano: da “musulmano sospetto di terrorismo” a “musulmano testimonial di inclusione (e forse del gay pride?)”: a ben vedere è bastato un secolo di bombardamenti, un paio di guerre per la democrazia e una manciata di spot della Coca-Cola (mi vien da ridere)! Oggi l’America si inginocchia… ma davanti ai simboli: un musulmano sindaco di New York è perfetto, ergo ricorda l’11 settembre e lo cancella nello stesso istante; incredibile! Signori, è o non è il capitalismo che si traveste da multiculturalismo? Tu puoi pregare chi vuoi, epperò basta che la tua fede accetti la... pubblicità! In fondo, è la parabola perfetta del mondo libero, no? Prima ti bombarda la casa, poi ti offre un mutuo per ricostruirla! Boh...

mercoledì 5 novembre 2025

Dio premia i 'buoni' e bruciai liberi?

Il maestro Giorgio Forattini è morto. È volato in paradiso, epperò quello con la moquette pulita, la poltrona Frau e il whisky d’annata. Dio lo accoglieo con un sorriso: “Benvenuto, qui puoi prendere in giro tutti, ma senza esagerare.”, ergo il paradiso delle vignette che fanno ridere senza far pensare. Forattini lo seguivo fin da subito, cioè fin da quando lavorava per la Repubblica di Eugenio Scalfari: anche se, satiricamente parlando, non c'era confronto col il Male di Pino Zac, poiché diciamolo: Forattini è stato il campione della satira... 'perbene', ergo 'elegante', 'intelligente', ma 'addomesticata'in ogni dove, ergo la satira che si fa perdonare subito dopo aver punto appena-appena, quella che critica il potere solo per ricordargli quanto è simpatico. Lui. Sotto, all’inferno, Charb e Cabu ridono ancora, anneriti e felici. Loro non avevano la poltrona, solo matite e bestemmie. E mentre Forattini brinda con Dio, loro ridono di noi, che ci accontentiamo di satira con il fiocco. Il potere non teme le vignette che fanno ridere: teme quelle che fanno male. E allora sapete che vi dico? Dio può tenersi i suoi Forattini, i suoi santi della satira moderata, i suoi comici da salotto: io resto giù, tra le fiamme, con Charb e Cabu: del resto, si sa, je suis Charlie!

domenica 2 novembre 2025

2/11/1975 - 2/11/2025

Cinquant’anni dopo l’Idroscalo, Dio ha finalmente capito di aver sbagliato. No, non a creare il mondo, ma a lasciarlo in mano agli... 'sviluppatori'! E così il Verbo si è fatto algoritmo, il desiderio si misura in visualizzazioni e la solitudine, che Pasolini invocava, è diventata un 'difetto di connessione'. Dio non parla più per parabole, ma per pop-up. E Pasolini, da qualche parte nel cielo del disincanto, cammina ancora, fratello dei cani, ultimo uomo che non ha mai chiesto e non chiede perdono, nemmeno a Dio, quando Dio finalmente si scusa: anche se è troppo tardi!