lunedì 11 marzo 2019
Buon compleanno
Salvini è un fascista. Ora qualcuno salterà su a spiegarci che tecnicamente non è proprio così, che il fascismo è un fenomeno che ha una sua precisa connotazione storica e ideologica, che il populismo (anche quello più becero) è un’altra cosa. Sì, è vero. Scusate. Ma nell’anima, nel profondo del significato che viene trasmesso, nell’intenzione, nella sua ottusa malvagità, il messaggio che ogni giorno Salvini invia agli italiani è un messaggio fascista. Non diverso, se non per il grado di impudenza, da quello mandato da quel tipaccio che intervistato alla tv diceva che certo, hanno fatto bene a sparare alla bambina rom e peccato che si trattava di pallini e non di proiettili veri (a proposito: l’apologia di reato non viene più perseguita?). Salvini è un problema per la democrazia. Né il pericolo che rappresenta è minimamente bilanciato dal fatto che non sia al governo da solo. I contrasti tra la Lega e i Cinquestelle sono molti e molto duri, ma la democrazia parlamentare, il principio della rappresentanza, è indigesto agli uni e agli altri. E insieme stanno lavorando per eroderlo, per distruggerlo dall’interno. Sulle rovine prospera la barbarie.
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