"Noi abbiamo scelto altri strumenti perché crediamo che per uscire dalla crisi non serva fermare il Paese per un giorno. Occorre invece una mobilitazione continua sulle proposte, ed e' quello che stiamo facendo", commenta William Ballotta, segretario provinciale Cisl Ballotta, che così critica nuovamente la scelta di proclamare lo sciopero generale, presa dagli altri due sindacati confederati. Nel frattempo la gestione di Marchionne spinge il Cavallino a spostare la sede all'estero, più precisamente a Londra, dove le tasse sulle imprese sono in media il 10% più basse di quelle italiane. Tranquillo William, ci pensa Marpionne a fermare le imprese in Italia.
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