Con la crisi e i sacrifici richiesti ai cittadini dal governo, si allargano le critiche a fronte delle spese militari che , al contrario, non hanno subito tagli.
Infatti è la notizia dell'acquisizione di 131 F-35 prodotti dalla statunitense Lockheed Martin dal costo previsto di 15 miliardi di euro, oltre ad una portaerei del valore di un miliardo e mezzo, per un totale sedici miliardi e mezzo di euro, in pratica il valore di una finanziaria.
Ora, è sempre vero che l'acquisto è stato siglato alcuni mesi fa dal governo Berlusconi nella persona dell'ex ministro della difesa Ignazio La Russa, in base ad accordi internazionali in quanto l'Italia è paese membro della NATO...epperò è pur sempre vero che Israele, ad esempio, che della guerra si deve preoccupare davvero, ha sospeso l'ordinazione, come è altrettanto vero che tagliando le spese militari si troverebbero ad esempio dei fondi per sostenere migliaia di giovani precari oltre a dare l'impulso per lo sviluppo e la ricerca...
martedì 3 gennaio 2012
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